Seguici su:

Rubriche

Il Quintetto Plettro di scena stasera alle Mura Federiciane

Pubblicato

il

Il Quintetto Plettro di scena stasera alle Mura Federiciane. Continua con successo la ricca rassegna musicale dell 89° Stagione concertistica 2023 organizzata dall’Associazione Amici della Musica con il patrocinio del Miur, della Regione Sicilia e del Comune di Gela.

Sul palco il Quintetto Plettro ‘Giovanni Gioviale’ di Taormina, fa parte dell’Orchestra Mandolinistica Gioviale ,un complesso strumentale formato da mandolini, mandole, mandoloncelli, chitarre, contrabbasso, flauto, oboe, corno, clarinetto, fagotto e percussioni.

L’eredità degli strumenti a plettro a Taormina ha una storia bicentenaria, risalendo a quando gli artigiani si riunivano nel dopolavoro nelle botteghe, ed insieme organizzavano dei piccoli ensemble dove si studiavano e si eseguivano piccoli concerti di musica tradizionale. Da qui gli strumentisti più eruditi organizzarono le prime scuole mandolinistiche, atte a formare piccole orchestre o complessi. In Sicilia il massimo sviluppo del mandolino si ha ad inizio del novecento con musicisti di spicco tra i quali il Maestro Giovanni Gioviale, a cui viene dedicato il nome dell’orchestra.

Il concerto di questa sera propone un viaggio attraverso le colonne sonore dei capolavori del cinema mondiale di ogni tempo da Morricone, Astor Piazzolla, Cavalleria Rusticana, Magic Worlds, De Curtis, Vincenzo Bellini e suite di brani tradizionali siciliani.

Ecco i musicisti:

Maesrro Davide D’Amore con laurea di 2° Livello in Chitarra – Indirizzo Interpretativo e compositivo- conseguita presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini” di Caltanissetta, sotto la guida del Maestro Giovanni Puddu.

Maestro Debora Intilisano, soprano, laureata in canto lirico con 110 e lode, presso il conservatorio Vincenzo Bellini di Catania. Si è laureata nel 2013 al triennio presso l’università di Catania in Scienze per la Comunicazione Internazionale e nel 2016 ha conseguito la laurea magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo con il massimo del voti. Ha intrapreso gli studi di canto lirico nel 2017.

Maestro Caterina Mazzei, soprano, laureata in canto lirico presso il conservatorio Vincenzo Bellini di Catania. Ha intrapreso lo studio della musica nel 2009 studiando canto, pianoforte presso l’istituto Pietro Vinci di Caltagirone con i Maestro Giuseppe Garra e il Maestro Francesca Scaini. Nel novembre 2019 è stata ammessa presso il Conservatorio Bellini di Catania, dove è attualmente iscritta al biennio di canto lirico e studia con il docente Maestro Pizzolato. La sua carriera inizia percorrendo la strada della musica pop non abbandonando mai il mondo della lirica.

Dario Panebianco, allievo del Maestro Alessandro Russo, ha iniziato lo studio del mandolino all’età di 11 anni. Attualmente suona come primo mandolino nell’Orchestra Mandolinistica Gioviale e nel quintetto Giovanni Gioviale, con i quali ha partecipato a numerosi concerti. È stato vincitore di vari premi ai concorsi internazionali di musica, con l’orchestra Giovanile.

Maestro Alessandro Russo, laurea in mandolino nel 2007 (primo laureato in Sicilia) sotto la guida del Maestro Mauro Squillante, presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari con il massimo dei voti e in canto lirico nel 2022 presso il conservatorio di Catania sotto la guida del Maestro Filippo Piccolo con il massimo dei voti e lode. Dal 2000 svolge un’intensa attività concertistica come primo mandolino e solista presso l’ “Orchestra a plettro Città di Taormina”.

       

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Rubriche

Zecchino del sole 2024: al via i casting

Pubblicato

il

Licata – Al via i casting per lo Zeccino del sole 2024. Si tiene in Sicilia la prima selezione dove si cercano ragazzi e ragazze dai 6 ai 12 anni abili nel canto o nella comicità.

Ecco i dettagli.

In Sicilia il primo casting dal vivo per la prima edizione de “Lo Zecchino del Sole”.

Il prossimo 13 luglio, alle 18.30, a Licata, si terranno le selezioni dei primi 4 protagonisti del nuovo evento per bambini (dai 6 ai 12 anni) che mette insieme musica e risate. Sono infatti 4 le categorie in cui potersi cimentare:

– canto popolare siciliano

– ⁠canto internazionale

– ⁠sketch comico

– ⁠barzelletta

La partecipazione è gratuita, previa preselezione che avverrà tramite video-provino da trasmettere via e-mail a lozecchinodelsole@gmail.com entro il 13 giugno 2024. Una giuria di esperti selezionerà un massimo di 4 partecipanti per ciascuna categoria. Solo i candidati AMMESSI all’audizione del 13 luglio riceveranno e-mail con i dettagli per la partecipazione.

Tutti gli altri potrebbero essere ricontattati per le prossime tappe del casting tour. La mail per partecipare deve contenere un video dell’esibizione scelta dei partecipanti. Sono ammessi partecipanti da ogni provincia, regione e nazione, senza alcuna discriminazione.

La produzione non copre i costi per raggiungere la sede dove avrà luogo l’audizione dal vivo. Non è richiesta nessuna foto e nessuna liberatoria nella mail di candidatura, perché il materiale sarà ad esclusivo uso interno.

Eventuale liberatoria sarà rilasciata in sede di audizione dal vivo a tutti i partecipanti.

Continua a leggere

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

La promozione dei valori della democrazia

Pubblicato

il

Dal prof.Nuccio Mulè riceviamo e pubblichiamo

La constatazione negli ultimi decenni di vedere manifestazioni pubbliche commemorative non sentite e sempre più disertate, appannaggio solo delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, sembra dimostrare che la nostra città è di fronte ad un’arretratezza culturale in cui la storia nazionale e, peggio ancora, quella locale pagano lo scotto di un disinteresse atavico delle istituzioni con la Scuola in primo piano che, soprattutto come sistema formativo, ha fatto e fa poco e niente per divulgare e far conoscere ai giovani la storia locale ma anche quella nazionale riferita in particolare alla Seconda Guerra Mondiale. 

Scuola che, al di là di rari casi nell’ambito delle direttive ministeriali, secondo il parere dello scrivente, ha fatto poco per promuovere i valori della democrazia, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’educazione ambientale. E la recente reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole ne è una dimostrazione, si spera solo che non faccia la stessa fine di quella che c’era prima, considerata spesso opzionale.

La scuola, oltre alla famiglia, nella sua azione formativa dovrebbe considerare primario il compito di formare il cittadino secondo i fondamenti di una civile convivenza e secondo i dettami della Costituzione i cui valori purtroppo oggi risultano sconosciuti e dimenticati dai più, docenti compresi.

La Costituzione, nata dalla Resistenza, al di là della contiguità temporale, ha avuto un sedimento culturale che è maturato grazie alle diverse esperienze di tre generazioni, oltre al fatto che essa deve la sua struttura e il suo spirito alle diverse matrici ideologiche dell’antifascismo. Antifascismo che, visti i rigurgiti fascisti di oggi, sarebbe opportuno rafforzare e rivivificare in tutte le sue componenti.

Una situazione poco studiata se non trascurata dalla storiografia ufficiale, è quella relativa all’attività dei Comitati di Liberazione Nazionale nel territorio siciliano, alla pari degli altri operanti nella Penisola, che ebbero una proficua operosità sia a Palermo che in tutti i centri dell’Isola, Gela compresa, con un notevole contributo alla rinascita della democrazia. 

Quindi, sarebbe opportuno ed efficace che quanto accaduto a Gela in quel periodo diventasse oggetto di studio e di ricerca, non fosse altro per avere un quadro storico più ampio sul contributo della città alla causa nazionale della Liberazione.

Negli archivi degli istituti storici presenti in molte regioni d’Italia si riscontrano centinaia di migliaia di nominativi che parteciparono alla Resistenza a partire dagli anni Quaranta, in particolare in quello dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in Piemonte con una lista di quasi centomila nominativi.  

Nell’archivio del DGA (Direzione Generale Archivi) del Ministero della Cultura, alla voce “I Partigiani d’Italia – Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza”, si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in tutte le regioni italiane a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda la Sicilia tali elenchi contengono 6.554 nominativi di partigiani ripartiti nelle nove province: Palermo con 1.619, Catania con 1.101, Messina con 1.082, Agrigento con 613, Caltanissetta con 419, Trapani con 542, Enna con 364, Siracusa con 466 e Ragusa con 348. Per il Comune di Gela compaiono 60 nominativi a cui se ne aggiungono altri 20 della ricerca dello scrivente, portando il numero totale, certamente non definitivo, a 80 partigiani gelesi di cui tre donne: Angela Crapanzano, Rosaria Felici e Angela Puzzo.

Infine, un capitolo a parte è rappresentato dai gelesi antifascisti che in diverso modo durante il regime operarono a Gela e in collegamento con diversi esponenti in altre città; il loro numero fino ad oggi arriva a 57, tra essi si citano oltre all’On. Salvatore Aldisio, il Prof. Vincenzo Giunta, l’anarchico Gaetano Di Bartolo Milana e gli insegnanti Giovanni Mangione, Rocco Tignino e Gina Pane.

Continua a leggere

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

25 Aprile, viva il Sud

Pubblicato

il

Dallo psichiatra Franco Lauria riceviamo e pubblichiamo

Garibaldi e i Savoia sono stati peggio dei Nazisti nel sud Italia. La resistenza partigiana contro i nazifascisti che è durata all’incirca un anno ha coinvolto soprattutto il Nord Italia. Nel sud c’è stata poca cosa. A Gela nulla.La devastazione, le stragi, le esecuzioni di massa, gli incendi, i furti dentro le case, gli omicidi, lo sterminio dei partigiani del Sud, per oltre 10 anni dal 1860 al 1870 sino alla definitiva distruzione del regno delle due Sicilie, ex Magna Grecia , ha dato inizio alla questione meridionale, alla povertà del Sud e all’emigrazione che dura tuttora. Ebbene non una parola, non una data dedicata alla commemorazione dei partigiani del Sud. Non c’è un 25 Aprile a ricordare gli eroi del Sud nella lotta contro il barbaro invasore Savoiardo. Oggi a causa loro noi siciliani e gente del Meridione siamo ridotti in miseria. Ed il Nord invece è decollato con i nostri soldi, con i soldi della Magna Grecia rubati da Garibaldi e dai Savoia nel Banco di Palermo e di Napoli, compreso tutto l’oro e le pietre preziose dei Borbone. E poi tasse obbligatorie che erano veri e propri pizzi mafiosi. E poi leva obbligatoria per 5 anni per tutti i giovani maschi del Sud costretti a arruolarsi nell’esercito piemontese per uccidere i propri fratelli partigiani del Sud. Ebbene, non c’è una data a ricordare i partigiani nostri, siciliani e meridionali contro i Savoia assassini e stupratori.E cosa c’è? C’è il 25 Aprile per ricordare i partigiani del Nord contro il nazifascismo.La loro resistenza è anche la nostra? Solo in parte. Noi non siamo stati ridotti alla miseria, noi terza potenza mondiale, non siamo stati assassinati, massacrati, devastati dai nazifascisti. La questione meridionale non è nata a causa del nazifascismo, ma dei Savoia, degli inglesi e dei francesi loro mandanti.Ebbene non c’è un 25 Aprile a ricordare l’origine della questione meridionale, di 160 anni di umiliazione, di emigrazione in America, di interi paesi bruciati. Noi siamo stati trattati peggio degli indiani d’America, peggio degli africani. I Savoia, un certo Cialdini, sono stati veri assassini e ladri. Ed invece?Invece il Sud e Gela sono pieni di strade intitolate a Garibaldi ed ai Savoia, compreso il Corso principale di Gela intestato a un Savoia. I vincitori hanno riscritto la Storia e noi meridionali siamo diventati una colonia del Nord senza memoria. E cosa festeggiamo, cosa ricordiamo? I partigiani antifascisti del Nord Italia dimenticandoci totalmente dei partigiani meridionali anti-Savoia. I Savoia hanno vinto due volte. Quando hanno devastato il Sud e quando hanno riscritto la Storia. Onore e Gloria perenne ai partigiani del Sud anti-Savoia. Il 25 Aprile, il nostro 25 Aprile, non può essere dedicato ai partigiani nordici antifascisti, ma ai partigiani meridionali anti-Savoia. Viva il Sud!

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852