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Il sen. Lorefice contro il green pass rafforzato

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“Il green pass rafforzato sta letteralmente affossando le attività commerciali, i settori alberghiero, turistico e della ristorazione; cinema, teatri e musei sono in fortissima difficoltà, e le società sportive si dichiarano non più disponibili ad accettare restrizioni palesemente discriminatorie, peraltro per un ambito che genera salute e contribuisce a fare reale prevenzione”: così il parlamentare del Movimento 5 Stelle Pietro Lorefice.

“Manifesto tutta la mia perplessità e critica di fronte all’ultimo decreto-legge che inasprisce ulteriormente misure già non proporzionate rispetto all’attuale situazione. Penso agli appelli accorati del settore alberghiero, cruciale per l’economia del nostro Paese: il comparto lamenta perdite ingenti e crolli delle prenotazioni. Il governo se n’è accorto, ma ha scelto la via peggiore per reagire, prevedendo addirittura un trattamento di favore (l’ingresso anche col solo tampone) esclusivamente per i turisti stranieri, un trattamento “speciale” che riserva loro maggiori diritti rispetto ai cittadini italiani: una cosa mai vista prima. E’ una proposta assolutamente controproducente, poiché inasprisce gli animi e difficilmente servirà a aumentare il flusso di turisti dall’estero” proseguono i parlamentari pentastellati.

“Altro settore fortemente penalizzato è quello della cultura, di cui l’Italia ha sempre fatto vanto. Troppe e immotivate le restrizioni e troppo oppressivo il clima di paura che si è generato; la situazione ci chiama a dare di nuovo respiro a teatri, musei, circuiti culturali, eventi che sono deserti e chiedono sostegno. Rendiamo più libera la fruizione e cerchiamo di riportare i nostri cittadini a una più realistica e proporzionata percezione dell’effettiva condizione epidemiologica”.

“Riguardo alla scuola e allo sport giovanile, ribadisco con forza la mia posizione da parlamentare del M5S: no all’introduzione di discriminazioni tra vaccinati e non vaccinati, perché la scuola è il luogo dell’inclusione e non della discriminazione. Invece il governo, da quanto deciso nell’ultimo CDM, continua con misure divisive e di dubbia efficacia” prosegue il parlamentare.

“Intanto in Parlamento ci ritroviamo in questi giorni a convertire i decreti-legge di dicembre, che non sono più attuali. Ma invece di prenderne atto, il governo persegue scelte che non appaiono basate su una corretta valutazione del rapporto costi e benefici: ha poco senso imporre in maniera così pervasiva e impattante l’obbligo di green pass rafforzato, che oggi tocca anche ambiti cruciali quali quello del lavoro e delle attività produttive. Stiamo presentando come M5S emendamenti per chiedere fermamente al governo di retrocedere dalle sue posizioni più estreme e meno giustificate”.

“Il tasso di letalità sotto i 50 anni fra persone non fragili è molto basso, la patogenicità è più bassa rispetto alle altre varianti, perciò le misure per le fascia di età più giovani le restrizioni appaiono difficilmente giustificabili. Il governo italiano ha voluto introdurre misure restrittive più dure che in tutto il resto del mondo anche in quest’ultima fase, al prezzo di disagi e sofferenze per tanti cittadini e attività. Restrizioni esasperate che non hanno avuto effetto sulla circolazione della variante Omicron, che ha fatto il suo corso. Ora siamo nella fase calante dell’ondata, con meno criticità per gli ospedali. È ora di liberare le persone. Ognuno ha acquisito dimestichezza con le misure di sicurezza e le persone sapranno regolarsi da sole per difendersi, senza la necessità di un intervento da parte dello Stato Centrale”.

“Per tutte queste ragioni, come portavoce eletto del Movimento 5 Stelle ritengo assolutamente necessario eliminare il certificato rafforzato e ridurre drasticamente l’uso del green pass base a poche e proporzionate situazioni”.

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La consigliera Pasqualetto lascia la maggioranza

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Butera. Crepa nella Giunta del sindaco Zuccalà. Dopo un’attenta riflessione e una profonda valutazione delle dinamiche politiche locali, la consigliera Elisabetta Pasqualetto ha preso la decisione di ritirare il sostegno alla maggioranza attuale, comunicata nel Consiglio Comunale del 30 novembre.


“Butera è al centro del mio impegno pubblico, e la mia decisione di lasciare la maggioranza è stata guidata dalla mia responsabilità nei confronti della comunità.
Purtroppo – dice il consigliere- divergenze irrisolte con il Sindaco e con alcuni autorevoli componenti della maggioranza, su questioni cruciali mi hanno portato a prendere questa decisione per garantire la fedele rappresentanza degli interessi dei cittadini. Questa scelta è frutto di un processo ponderato e rispettoso delle istituzioni, motivato da divergenze di opinioni su questioni cruciali che riguardano il futuro e il benessere della nostra comunità, il ruolo di Consigliere Comunale continua ad essere il mio impegno principale, e continuerò a lavorare con maggiore impegno per rappresentare i cittadini con integrità e dedizione”.


“Purtroppo, nel gruppo “Il futuro è adesso” le parole guida Partecipazione, Trasparenza e soprattutto Cambiamento hanno perso di significato, dove il futuro non è ieri ma è diventato l’altro ieri.Continuerò a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale con dedizione e impegno, ora come rappresentante indipendente, rimanendo aperta alla collaborazione con tutti i membri del consiglio, indipendentemente dall’appartenenza politica, per lavorare insieme al bene della comunità buterese.
È un passo difficile, ma credo che sia necessario per mantenere la coerenza con gli ideali e gli obiettivi che mi sono prefissata al momento dell’elezione”.

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Migliorano le condizioni dei tre feriti nell’incidente a Manfria

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Stanno meglio e non sono in pericolo di vita i tre feriti nel terribile incidente stradale verificatosi ieri pomeriggio sulla Ss115 all’altezza di Manfria.

Un’autocisterna si è ribaltata e ha schiacciato un’Audi che viaggiava in direzione opposta con due persone a bordo. Il conducente dell’autocisterna – un licatese- e i due occupanti dell’auto – un licatese e un agrigentino – sono stati trasportati all’ospedale Vittorio Emanuele. Sono rimasti feriti per fortuna non gravemente nonostante l’impatto sia stato molto forte.

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Seggio di FdI all’Ars:si attende la sentenza

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Ora si tratta solo di attendere la sentenza: oggi al Tribunale civile di Palermo è stato discusso il ricorso sull’ineleggibilità come deputato all’Ars dell’on. Giuseppe Catania di Fratelli d’Italia promosso da un gruppo di cittadini gelesi vicini al coordinatore cittadino di FdI Totò Scuvera.

Quest’ultimo è il primo dei non eletti nella lista di FdI.

La sentenza potrebbe arrivare nel giro di qualche giorno.

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