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Cronaca

Il sindaco di Gela proporrà aiuti alle famiglie per fronteggiare gli aumenti

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Il sindaco di Gela reagisce agli aumenti dei servizi essenziali per creare un fronte comune con l’Ance Sicilia che vada nella direzione degli aiuti concreti alle famiglie. “Apprendo dalla stampa nazionale di una stangata in arrivo per i contribuenti.- dice ilsindaco Greco – Bollette in aumento fino al 55% per l’elettricità e del 41,8% per il gas, alle quali si aggiungono i rincari nei prezzi di frutta, verdura e altri generi di prima necessità, nonchè della benzina. Tradotto, ciò vuol dire che già dal primo trimestre del 2022 le famiglie italiane, e anche quelle gelesi, saranno costrette a mettere mano al portafogli e a pagare molto più di quanto non abbiano fatto in passato per servizi essenziali, a fronte di una situazione occupazionale ed economica disastrosa. Anche se nel nostro Paese non è in atto un vero lockdown e le attività sono aperte, nulla è ancora tornato alla normalità. Molti sono quelli che hanno dovuto abbassare la saracinesca perché colpiti dal virus, altrettanti quelli che hanno preferito fermarsi per timore di contrarlo, ed è comprensibile visti i numeri.
Mi chiedo, in una fase così delicata, come si possano permettere aumenti così esosi. L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha fatto sapere che tali aumenti sono scattati malgrado gli interventi del Governo, perchè gli incrementi record delle materie prime avrebbero portato ad un aumento del 65% della bolletta dell’elettricità e del 59,2% di quella del gas. Io, però, credo che ai cittadini questo importi davvero poco, se poi a casa arriva una bolletta che non si può in alcun modo pagare, nonostante la buona volontà, perché le entrate stanno a zero.
Ho sostenuto le decisioni tanto del governo regionale quanto di quello nazionale quando le ritenevo giuste, ma adesso penso che sia il momento di fare una cosa diversa, ossia di sollecitare una presa di posizione e tutti gli interventi possibili per fermare questo massacro economico. Si metta un freno a questi rincari, o si faccia di tutto per andare incontro alle legittime esigenze dei contribuenti in difficoltà. E non parlo solo di rateizzazione, ma anche di aiuti concreti. Anche se, come detto, non siamo in lockdown, penso sia il caso che da Roma e da Palermo si comportino come se lo fossimo, elargendo contributi alle categorie maggiormente vessate.
Noi, come Comune, abbiamo fatto il possibile, con i buoni spesa, i buoni scuola, gli sgravi Tari e tutti i fondi a nostra disposizione, ma non possiamo essere lasciati soli. E’ più che mai necessario che chi sta, a livello istituzionale, al di sopra di noi, faccia altrettanto e immediatamente. Per quanto mi riguarda, intendo passare subito dalle parole ai fatti, confrontandomi con ANCI SICILIA sulla necessità di sensibilizzare e coinvolgere gli altri sindaci dell’Associazione, al fine di concertare e sostenere tutte le opportune iniziative, regionali e ministeriali, che vadano in questa direzione.

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Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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Cronaca

Blitz contro immigrazione clandestina, controlli anche a Gela e a Niscemi

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Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.

In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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