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Politica

Il sindaco si giustifica sui ritardi verso l’Ato idrico

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Il Sindaco di Gela, Lucio Greco, interviene a seguito delle dichiarazioni del presidente dell’ATI, Massimiliano Conti, il quale afferma che da Palazzo di Città non ha ancora ricevuto la relazione sui disservizi idrici dovuti a Caltaqua.

“Il presidente stia sereno, stiamo lavorando e non ci siamo mai fermati” rassicura Greco, che spiega che già in settimana si provvederà a mandare tutta la documentazione. “Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno in più – prosegue – perchè ho voluto personalmente confrontarmi per due volte, l’ultima ieri mattina, con i presidenti dei comitati di quartiere. Come si ricorderà, ho chiesto loro di farci avere, ognuno per la propria zona di competenza, tutte le osservazioni e le denunce relative ai disagi subiti dai cittadini a causa della mancanza di acqua, dell’erogazione di acqua di scarsa qualità e/o di manutenzioni non fatte o fatte male. Il report ci è stato consegnato ieri, e adesso provvederemo subito ad integrarlo nella esaustiva relazione predisposta dai due dirigenti comunali da me appositamente incaricati e che è già pronta. In settimana, quindi, provvederemo all’invio della documentazione all’ATI. Sono consapevole di essere stato quello che ha spinto maggiormente in questa direzione, e non mi tiro certo indietro, anzi. Vogliamo che l’ATI, dopo aver valutato tutto, proceda con eventuali sanzioni e che si ricominci a parlare di rimodulazione del contratto o di una sua risoluzione anticipata”.

Fin qui i chiarimenti, ma Greco tiene anche a sottolineare un altro aspetto, altrettanto importante. “Spiace apprendere dalla stampa che i rappresentanti dell’ Ati, in questi giorni, abbiano avuto un incontro, in remoto, con il nuovo assessore regionale all’energia Daniela Baglieri. Di questo confronto non sapevo nulla, non sono stato informato e non ho ricevuto alcun invito. Sarebbe forse il caso che il Presidente Conti fornisca chiarimenti in merito il prima possibile”.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Flash news

Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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