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Politica

Il Tar dice no al raddoppio dei conferimenti nella discarica di Timpazzo

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Il Tar dice no al raddoppio dei conferimenti nella discarica di Timpazzo.

“Il no del Tar al decreto regionale che modifica l’Aia di Timpazzo e stoppa il raddoppio del conferimento dei rifiuti nella discarica è praticamente quello che diciamo da sempre. Il sistema delle mega discariche è fallimentare in quanto dispendioso e lascia le città sporche e invivibili con costi esorbitanti per i cittadini. Da sempre chiediamo ai governi che si sono succeduti di battere strade alternative, senza essere ascoltati. Ci dicano adesso dove verranno conferite le 500 tonnellate al giorno che arrivavano a Gela. A quale territorio siciliano verrà chiesto adesso il sacrificio?”

Lo afferma il deputato regionale 5 stelle e vicepresidente vicario dell’Ars Nuccio Di Paola, a commento della sentenza del Tribunale amministrativo regionale sull’impianto gelese.
“Sulla Sicilia tutta – afferma Di Paola – pesa anche la mancata realizzazione dell’impiantistica relativa al trattamento della differenziata, per questo siamo in perenne emergenza rifiuti, ma alla Regione continuano a dormire e a blaterare di inutili inceneritori che non sono certo la soluzione al problema, anche perché, e questo lo sanno pure le pietre, nella malaugurata ipotesi che si dovessero realizzare vedranno la luce solo fra anni, mentre l’emergenza è adesso. Qualcuno lo dica a Schifani”.

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Cuffariani uniti, la decima firma sulla mozione di sfiducia arriverà

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Nessuno strappo in casa Dc. I cuffariani tutti dal coordinatore Natino Giannone ai dirigenti, al consigliere comunale Enzo Cascino sono dell’idea di dare vita alla mozione di sfiducia a Greco ponendo nel testo la decima firma che manca.

Le ragioni saranno espresse nel dettaglio in un documento che sarà redatto dal partito la prossima settimana.

Sostanzialmente non si ha fiducia nella possibilità del sindaco e della sua Giunta di sanare la grave situazione finanziaria dell’ente.

La nuova Dc è proiettata verso la costruzione di un’alleanza di centrodestra capace di proporre un candidato a sindaco credibile ed un progetto di risanamento e rinascita che possa trovare consenso tra gli elettori.

A meno di sorprese dell’ultima ora Cascino dovrebbe firmare subito dopo la diffusione del documento di partito.

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Presentato il nuovo direttore Generale: “Ottimista sulle misure correttive da adottare”

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Questa mattina, presso la stanza del Sindaco è stato presentato il nuovo Segretario Generale, dott.ssa Carolina Ferro. Alla presenza del Sindaco Lucio Greco, dei componenti della sua giunta, il Presidente del Consiglio Salvatore Sammito e dei dirigenti comunali, il neo Segretario ha ricevuto il benvenuto nel giorno del suo insediamento.

Carolina Ferro, 54 anni, è  nata a Mirabella Imbaccari ed ha lavorato come segretario comunale in diversi Enti locali, come Piazza Armerina, Mazzarino, Barrafranca, Ragusa e negli ultimi 7 anni e mezzo Caltagirone.

Il Sindaco ha sottolineato come l’amministrazione farà il possibile per scongiurare il dissesto finanziario. “Da noi c’è stata sin qui massima trasparenza. Gli uffici lavoreranno se occorre anche nei giorni festivi per approntare i correttivi richiesti ma certi consiglieri la smettano con certi atteggiamenti che non aiutano la città”.

“Per me è una grande opportunità essere nominata titolare segretario – ha detto il neo Segretario –  Il Comune di Caltagirone è stata una mia sede per 7 anni e mezzo ma ho maturato esperienza significativa in comuni con pre dissesto e dissesto. Con un pizzico di orgoglio personale posso dire di aver ottenuto successi personali sul piano di equilibrio. Sono consapevole che la strada è in salita ma non mi scoraggio e motiverò gli altri amministratori”.

Sui tempi indicati dalla Corte dei Conti la dottoressa Ferro è apparsa ottimista. “Entro 10 giorni avremo un quadro più attendibile della contezza della passività complessiva e successivamente indicheremo le misure correttive più adatte”.

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Fratelli d’Italia fa suo il grido di allarme degli agricoltori

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Il gruppo politico di Fratelli d’Italia fa suo il grido di allarme degli agricoltori che sostengono che l’acqua della diga Disueri continua a finire in mare e l’inefficienza delle dighe del territorio .” E’ una questione seria – dice il coordinatore Cittadino Gela, Salvatore Scuvera – che rischia di trascinare con sè, così come accade di anno in anno, le produzioni ed i raccolti di innumerevoli agricoltori. Si fatica a reperire quelle qualità d’acqua necessarie a far fronte alle necessità delle produzioni in una stagione 2023 che si preannuncia non diversa rispetto a quella del recente passato che rischia di far vanificare gli sforzi fatti.

Le dighe e gli invasi del territorio gelese, Comunelli, Cimia e Disueri, potenzialmente potrebbero invasare più di 40 milioni di metri cubi di acqua ma per la mancata manutenzione e la mancanza di progetti per la loro messa in sicurezza, riducono al 20% la loro capacità. Una situazione non più tollerabile.

La crisi idrica appare evidente consultando i numeri degli invasi principali. Il dato che spicca maggiormente è quello della diga Comunelli è quasi totalmente piena di fango: su 10 milioni metri cubi di capacità, può essere utilizzata per circa due milioni, oltre questa soglia va svuotata per evitare che l’acqua tracimi e la diga Disueri che ha una capacità di 28 milioni metri cubi, è utilizzabile per meno della metà della sua capienza.

La situazione è difficile, la siccità minaccia diverse colture, il problema è destinato a peggiorare in estate, quando raggiungeremo temperature che ormai possiamo definire tropicali. Una carenza che si ripercuote in particolare sull’agricoltura. Il partito locale Fratelli d’Italia assieme al Deputato Regionale On. Giuseppe Catania, presenteranno una richiesta di audizione in commissione attività produttive del dipartimento regionale competente al fine di poter programmare misure urgenti e straordinarie sulla riqualificazione delle dighe ed il riutilizzo delle acque reflue per le coltivazioni”.

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