Caltanissetta – È stata inaugurata in Questura “la stanza degli aquiloni”, una sala ascolto protetto per le vittime di violenza.
La stanza ricrea un ambiente riservato e familiare che accoglie e incoraggia le vittime nel delicato momento di formalizzare la denuncia alla Polizia di Stato.
Un ambiente favorevole per aiutare le donne vittime di violenza e incoraggiarle a descrivere agli agenti della Polizia di Stato l’esperienza subita. Nella questura di Caltanissetta, al secondo piano, dove ha sede la Squadra Mobile, con il sostegno della cooperativa sociale “Etnos” di Caltanissetta, è stata realizzata una sala ascolto protetto per le vittime di violenza denominata “la stanza degli aquiloni”.
A tagliare il nastro dell’inaugurazione, che si è tenuta stamattina, lunedì 22 novembre, alle ore 12.00, padre Onofrio Castelli, Vicario del Vescovo di Caltanissetta. Oltre al Questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari, che ha fatto gli onori di casa, erano presenti il Sindaco Roberto Gambino, il Presidente della Corte d’Appello Maria Grazia Vagliasindi, il Procuratore Generale Lia Sava, il presidente della Cooperativa Etnos Fabio Ruvolo, i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i responsabili dell’associazione antiviolenza e antistalking Galatea onlus e altre autorità civili e militari.
La stanza dedicata alle audizioni delle persone fragili è una sala accogliente e luminosa che ha lo scopo di fornire tranquillità e serenità, in modo che la vittima che ha trovato il coraggio di parlare delle violenze subite abbia un luogo esclusivo all’interno di un ambiente protetto.
La stanza ricrea un ambiente familiare che incoraggia le vittime nel delicato momento di formalizzare la denuncia. Per la sua realizzazione sono state seguite delle specifiche linee guida per l’arredamento, che tengono presente la psicologia dei colori e delle immagini
Mercoledì 16 ottobre presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Gela inizia il corso di accompagnamento alla nascita per gestanti. Il corso ha una durata di 8 incontri con cadenza settimanale. L’equipe è formata dal medico ginecologo, dalla ostetrica, dal pediatra, dallo specialista psicologo. La durata degli incontri è di circa due ore.
La metà del tempo previsto sarà occupata dagli specialisti elencati in precedenza. L’altra metà del tempo sarà riservata ad una speciale ed esclusiva preparazione con la Musicoterapia. Il prof. Grimaldi, esperto in materia, sarà presente in tutti gli incontri e preparerà le donne gravide con una speciale scaletta di brani esclusivi per rendere “dolce” il momento del travaglio e del parto.
L’intendimento è quello di offrire un servizio esclusivo per rendere piacevole partorire nella Divisione di Ostetricia del presidio ospedaliero di Gela e al contempo di preparare nel modo migliore le donne in gravidanza e i loro partner per quello che rappresenta uno dei momenti fondamentali nella vita della coppia. Il responsabile del corso è il dott. Rino Ferraro.
I componenti del comitato porto non esultano per i piccoli passi ottenuti dal progetto del porto perché ancora l’iter per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione per l’area portuale del porto di Gela , risulta in forte ritardo .
“Certo, qualche giorni fa è stata firmata la delibera di giunta per l’accordo attuativo sottoscritto nel 2016 , dove viene inserita nel protocollo l’autorità di sistema portuale (tale accordo firmato con un ritardo di un quasi due anni) , che aspettiamo di leggere. Ma ancora si attende il progetto da parte dell’autorità di sistema portuale che doveva essere presentato a fine settembre 2024 come riferitoci nell’ultimo incontro presso il comune di Gela , ancora rimaniamo in attesa di tale presentazione” – si legge in un comunicato del comitato
“A tal proposito – continua il comitato – chiediamo che tutti a partire dal sindaco, dai deputati regionali e nazionali che facciano la propria parte per essere da pungolo presso gli enti preposti , perché solo seguendo l’iter procedurale possiamo ottenere i risultati che la città chiede da anni , quello di aver un porto funzionale . Noi non molleremo, saremo sempre lì a vigilare e seguire l’iter perché la nostra città merita un porto degno come quelli delle altre città di mare della Sicilia”
Cosa crea il Diabete nel corpo umano e nella psiche? Come curarlo? Quali tecniche per essere preparati a gestire la malattia sociale. A questa ed a tante altre domande hanno risposto i professionisti che hanno partecipato al 16° Campo Scuola ADE per Diabetici che si è svolto dal 11 al 13/10/24, presso un Resort di Marina di Butera. Organizzato dall’Associazione Diabetici Eschilo (ADE), l’incontro ha registrato un’ampia partecipazione di specialisti e pazienti, offrendo una piattaforma di confronto e apprendimento.
L’evento ha coniugato formazione e sensibilizzazione sui numerosi temi del diabete, una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina; può danneggiare i nervi e causare problemi al senso del tatto; può danneggiare i vasi sanguigni e aumenta il rischio di infarto, ictus, malattia renale cronica e perdita della vista. La diagnosi si basa sulla misurazione dei livelli di zucchero nel sangue.
L’incontro è stato reso possibile grazie all’impegno del presidente Federico Albini e di tutto il direttivo ADE, il cui lavoro incessante ha permesso di realizzare un evento di grande utilità per la comunità. “Questi incontri sono cruciali non solo per sensibilizzare la popolazione, ma anche per coinvolgere le istituzioni nella lotta contro il diabete” – ha dichiarato Albini.
I lavori sono stati aperti dal presidente dell’Ade Federico Albini. Hanno partecipato l’assessore alla sanità Filippo Franzone, l’assessore alle politiche sociali Valeria Caci, il presidente della commissione sanità Floriana Cascio, il direttore sanitario dell’ospedale di Gela Alfonso Cirrone Cipolla, il direttore del Distretto sanitario Remo Minardi, il responsabile dell’Unitaà di diabetologia Franco Gruttadauria, il presidente dell’associazione Diabate 3 Gela Glenda Paci, il diabetologo Salvatore Ponticello, il presidente dell’Associazione volontari del soccorso Giuseppe Bruno, il diabetologo Rocco Gibilras, l’insegnante di scienze motorie Valter Miccichè, la psicoterapeuta Nuccia Morselli, gli otorinolaringoiatra Saverio Cordalonga e Fabio Lombardo.
Tra i tanti interventi, di particolare rilievo è stata la presenza di Valter Miccichè e Jlenia Cosenza, tecnici dell’associazione Gymnastics Club, che hanno guidato i partecipanti attraverso il Test di Cooper.
Questo test, volto a misurare la capacità aerobica, è stato accompagnato da una dettagliata spiegazione sull’importanza dell’attività motoria per i soggetti diabetici.
“L’attività fisica è fondamentale per il controllo del diabete, poiché migliora la sensibilità all’insulina e contribuisce al benessere generale,” – ha sottolineato il prof Miccichè.
Oltre all’intervento dei tecnici, il personale della protezione civile ha offerto una dimostrazione sulle manovre salva vita, aumentando la consapevolezza su come agire in situazioni di emergenza.
Il Campo Scuola ADE si è concluso con successo, lasciando i partecipanti più informati e motivati a prendersi cura della propria salute attraverso uno stile di vita attivo e consapevole.
In Italia, secondo l’Istat, sono circa 3,9 milioni le persone che nel 2022 hanno dichiarato di avere il diabete, ovvero il 6,6% della popolazione, e le proiezioni indicano che nel 2040 questa percentuale potrebbe arrivare al 10% se continuasse il trend osservato combinato con il rilevante impatto della dinamica demografica dei prossimi 20 anni.