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Attualità

Insieme dopo 50 anni dalla maturità classica

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Hanno vissuto insieme gli anni della contestazione giovanile, un pò lontani dai centri propulsivi delle insurrezioni studentesche di Roma, Milano e Torino ma pur sempre in pieno clima di cambiamento: nel 1968 quando anche la moda travolse i costumi castigati di merletti e maxigonne, lasciando il posto agli schorts e agli stivaloni. Hanno trascorso insieme gli anni più belli della rinascita seguita al dopoguerra; gli anni delle innovazioni tecnologiche e dopo 50 anni si sono ritrovati, professionisti affermati, maturi all’anagrafe ma giovani dentro, ancora pieni di energia e con tanta voglia di festeggiare la vita. I protagonisti della terza liceo, anno scolastico 1971-72 non si erano persi mai di vista, hanno vissuto ed operato a Gela, sono riusciti a rintracciare chi ha scelto di vivere lontani ed eccoli qua: allegri e felici di esserci reincontrati dopo 50 anni. Una vita nella vita che li ha visti agire nel sociale, nella vita professionale ed oggi ancora pieni di voglia di continuare a dare il loro contributo.

Sono Emilio Granvillano, Carmelo Chimera, Antonio Brigadeci, Giovanni Sansone, Lillo Giardina, Rino Giardina, Saverio Scicolone, Ignazio Emmolo, Giovanna Incardona, Elia Raitano, Rita Tomasi, Gisella Lopes. Molti li conosciamo bene: sono avvocati, insegnanti, architetti, impiegati comunali che hanno fatto parte della vita di tanti e hanno voluto brindare alla gioia di essere ancora insieme nel corso di una piacevole rimpatriata a 50 anni dalla Maturità nel prestigioso Liceo ginnasio Eschilo che tanta cultura ha elargito nella Gela greca…

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Attualità

Impianto pubblicitario a rischio di crollo in via Crispi

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I vigili del fuoco sono intervenuti in via Crispi transennando l’area in cui insiste un impianto pubblicitario.

Venerdì durante la giornata dell’allerta meteo il vento ha compromesso la stabilità dell’impianto che rischia di crollare da un momento all’altro.

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Attualità

A Settefarine Festa di San Sebastiano tra musica, salsiccia arrosto, sport e cultura

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Le condizioni del tempo hanno consentito che il programma dei festeggiamenti in onore di San Sebastiano martire andasse avanti così come era stato elaborato.

Sabato sera grande festa di quartiere nel cortile della chiesa di Settefarine con tanta musica, carne arrostita sulla fornacella e tanta fraternità.

Oggi ha avuto grande successo il raduno delle auto d’epoca, un appuntamento giunto alla terza edizione. La festa che coinvolge il popoloso quartiere in vari momenti sacri e profani. Tra le altre iniziative la presentazione di libri e il tiro dell’arco per i bambini. Stasera la chiusura.Alle 18.30 la Santa Messa sarà celebrata dal vescovo di Piazza Armerina mons. Rosario Gisana

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Attualità

Cerimonia inaugurale per Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025

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Agrigento- Nonostante il freddo e il vento, la politica, i cittadini , le scuole hanno atteso e accolto festanti l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei rappresentanti delle altre istituzioni nazionali, regionali e comunali davanti al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia inaugurale di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025

“Una lezione di educazione civica all’aperto”, poche ma significative parole che riassumono il senso per le scuole della giornata inaugurale di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. Parole di una delle dirigenti scolastiche che stamattina insieme ai docenti e al Vicario dell’Ambito Territoriale di Agrigento Elvira De Felice, hanno accompagnato le centinaia di alunne e alunni di alcuni Istituti comprensivi del capoluogo e della provincia. Per la città di Agrigento erano presenti l’I.C. Esseneto, I.C. Quasimodo e I.C. Levi Montalcini, per Porto Empedocle l’I.C. Pirandello e I.C. Livatino, per Favara l’I.C. Camilleri e I.C. Falcone e Borsellino.

«Agrigento, con l’isola di Lampedusa e i Comuni della provincia, ha assunto come ispirazione, riferimento tematico e obiettivo di questo anno la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, ponendo come fulcro l’accoglienza e la mobilità. Il programma delle iniziative presentato a un pubblico nazionale e internazionale è di grande interesse. Partendo dalla straordinaria eredità culturale del territorio, infatti, valorizza una variegata offerta culturale, nella quale tradizione, intersezioni e contaminazioni culturali consentono di definire una dimensione innovativa che guarda con fiducia allo sviluppo socio-economico che, con fatica ma con determinazione, la Sicilia ha già avviato». Queste alcune delle riflessioni pronunciate dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella cerimonia di apertura di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, che si è svolta questa mattina al Teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, del sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, del commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Giovanni Bologna e di tutte le autorità locali.

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