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L’ on. Brambilla presenta una proposta di legge per la sensibilizzazione degli alunni sul tema degli animali

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ROMA – “Gli animali selvatici, che per la legge italiana sono patrimonio di tutti, sono diventati animali di nessuno, letteralmente “assediati” dalla presenza umana”. Parola dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambientee rappresentante del collegio di Gela che, in occasione della giornata mondiale della fauna selvatica (il 3 marzo), presenta una proposta di legge (AC 593) finalizzata alla promozione, attraverso l’educazione nelle scuole di ogni ordine e grado, della cultura del rispetto degli animali e della biodiversità, per la difesa e la valorizzazione del patrimonio naturalistico nazionale. “Un’adeguata conoscenza e un atteggiamento corretto verso gli altri esseri senzienti – sottolinea la deputata – sono premesse indispensabili alla costruzione di una virtuosa relazione uomo-animale e si recepiscono fin da bambini: lo Stato, attraverso le istituzioni scolastiche, ha il dovere di favorirne la diffusione”.

La proposta di legge è ispirata dall’indicazione valoriale del nuovo art.9 della Costituzione, riformato l’anno scorso, che attribuisce alla Repubblica anche il compito di tutelare l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi e stabilisce una riserva di legge statale per la tutela degli animali. L’AC 593 rende “obbligatoria”, e non più solo “facoltativa”, l’integrazione dei programmi didattici di scuole e istituti di ogni ordine e grado con l’insegnamento di materie e lo svolgimento di attività, anche in collaborazione con le associazioni animaliste riconosciute e le associazioni dei veterinari, per assicurare agli alunni “un’effettiva educazione” al rispetto degli animali e alla conoscenza delle loro esigenze etologiche. Per quanto riguarda l’ “educazione civica”, il testo vi ricomprende specificamente anche “l’educazione alla tutela degli ecosistemi e della biodiversità e al rispetto degli animali”. Il sottosegretario Frassinetti conferma l’impegno del governo in questa direzione. “Sarà un mondo migliore – afferma – quello in cui i bambini e i ragazzi apprenderanno direttamente sui banchi di scuola il rispetto per l’ambiente, la biodiversità e gli animali”.

La giornata mondiale della fauna selvatica, istituita dalle Nazioni unite nel 2013, segna quest’anno anche il 50.o anniversario della convenzione di Washington (CITES), il più importante strumento di diritto internazionale per la difesa e la conservazione della biodiversità. “La ricorrenza – afferma la presidente dell’Intergruppo – ci dà l’opportunità di riflettere sulla gravità di una crisi per la quale non possiamo incolpare un asteroide o una glaciazione, ma solo noi stessi”. Secondo l’ultimo rapporto dell’IPBES (organizzazione intergovernativa indipendente cui parteci pano 130 paesi) il 25% della fauna e della flora mondiale è minacciata e circa un milione di specie rischia attualmente l’estinzione. Anche nel nostro Paese, che da questo punto di vista è il più ricco d’Europa, si registra un notevolissimo declino della biodiversità: sono in stato di conservazione sfavorevole il 54% della flora e il 53% della fauna terrestre e l’89% degli habitat terrestri (fonte: Ispra). Non c’è da stupirsene: il consumo di suolo è tornato a salire nel 2021, con 70 chilometri quadrati di nuove coperture artificiali all’anno. Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale, quasi quattro volte la Liguria (Ispra). Nel 2021, l’Italia è stato il primo paese in Europa e il secondo paese al mondo per numero di incendi registrati, 1.422, per un totale di 160.000 ettari di superficie bruciati (Università cattolica di Milano). Ci sono chiari segni di desertificazione sul 28 per cento del territorio italiano (Global Land Outlook). Con queste premesse è evidente che la “competizione” tra uomini e animali selvatici per il territorio si è fatta più dura. “In realtà – sottolinea l’on. Brambilla – non c’è partita: quando l’uomo e i suoi interessi si scontrano con gli animali e le loro esigenze è sempre l’animale che perde”.

Il rischio di compromettere definitivamente un patrimonio di inestimabile valore è altissimo. “Di qui – conclude l’on. Brambilla – l’esigenza non solo di sensibilizzare l’opinione pubblica, come fanno puntualmente le istituzioni scientifiche internazionali, ma anche di formare i giovani perché evitino di ripetere gli errori delle generazioni precedenti. A questo deve pensare soprattutto la scuola”.

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Tempo di rimpastino in Giunta? Sembra di sì

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Rimpastino in vista nella Giunta Di Stefano? Potrebbe essere. Qualcosa bolle in pentola. La voce è tornata a circolare in questi giorni e non solo negli ambienti politici. C’entra invece la mancata organizzazione da parte dell’Assessorato alla cultura di un evento per le scuole dedicato alla Giornata del Ricordo che cade il 10 febbraio. Come per la Giornata della Memoria, anche per il ricordo del massacro delle foibe era in corso l’organizzazione di un incontro in collaborazione con il mondo dell’associazionismo. Ma l’iter non è andato avanti perchè – questa la voce circolata- potrebbero esserci novità nella Giunta che coinvolgerebbero l’assessore alla cultura Viviana Altamore. Dinissioni? Revoca delle deleghe? Non si sa. Tutto è nella sfera delle voci che circolano. La voce tornata in auge del rimpastino, non sorprende perché il sindaco ha fatto patti in campagna elettorale con vari gruppi politici, ha preso impegni che sono noti a tutti e che intende rispettare.Ma è lui che vuole dettare i tempi delle modifiche in Giunta. Voci insistenti dicono che sia imminente il tempo del rimpastino.

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Schifani parla dei rifiuti in Commissione Ecomafie e il sen.Lorefice dice che l’isola imploderà

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Partiamo da un antefatto da non sottovalutare: il Presidente Schifani ha rifiutato più volte l’invito a comparire in Commissione Ecomafie, ostacolandone i lavori, a causa di ‘singolari’ impossibilità oggettive che, però, sembravano sparire selettivamente quando si trattava di presenziare ad altri eventi anche in giro per l’Italia quali Assisi, Roma, etc.. Oggi, finalmente, ha concesso l’onore di una sua interazione con noi, ma solo da remoto.

Mi sembra chiaro che, di fronte a una Sicilia devastata dai crimini ambientali, Schifani non ritenga prioritario o necessario un confronto reale con le Istituzioni competenti. La sua assenza fisica non è solo indice di un evidente e irrispettoso menefreghismo istituzionale, ma solleva dubbi sul suo reale interesse e impegno nei confronti di una questione così delicata e dolorosa per i siciliani e non solo.

Nel corso di questa ‘concessione’, Schifani non si è fatto sfuggire l’occasione di un panegirico a Invitalia, esaltandola come fosse l’ente salvifico della Sicilia. Eppure, neanche una settimana fa chiedevo al Mimit se non fosse proprio Invitalia la causa della stasi delle aree di crisi industriale complesse, una situazione che notoriamente ormai lascia senza parole. La verità è che, senza un’adeguata e sinceramente interessata governance, senza enti di controllo realmente operativi, e senza una reale collaborazione tra Schifani le istituzioni competenti, la Regione Sicilia non si rialzerà. In tutto questo fumo, letteralmente, una sola cosa è chiara: l’emergenza rifiuti verrà gestita da Schifani con gli inceneritori che nella più ottimistica previsione avremo tra 4, 5 anni. E nel frattempo? La Sicilia aspetta e implode”.

Lo ha affermato Pietro Lorefice, Senatore M5S, Segretario di Presidenza del Senato e capogruppo M5S in Commissione bicamerale Ecomafie.

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“Per l’Utin una ‘battaglia’”: l’on. Burtone ed il Pd tracciano la linea sulla sanità: “Accelerare sul progetto del nuovo ospedale”

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L’attivazione dell’Utin, la definizione del progetto del nuovo ospedale, la “battaglia” per evitare la «sperequazione» di servizi tra nord e sud della provincia da parte di Asp, come ad esempio in merito alla mancata realizzazione dell’emodinamica al “Vittorio Emanuele”. In vista del consiglio comunale monotematico di lunedì prossimo sulla situazione sanitaria locale, il Pd gelese fa quadrato intorno al problema insieme all’on. Giovanni Burtone, esponente Dem e membro della commissione sanità dell’Ars, presente questa mattina a Palazzo di Città.

Burtone ha incontrato i vertici dell’amministrazione, c’erano il sindaco Terenziano Di Stefano ed il vicesindaco Viviana Altamore, ma anche tutti i rappresentati del Pd locale: dal commissario cittadino Giuseppe Arancio ai membri della struttura commissariale Franco Di Dio e Giovanni Ferro, dagli assessori Giuseppe Fava e Peppe Di Cristina fino ai consiglieri Gaetano Orlando, Maria Grazia Fasciana, Lorena Alabiso, Giovanni Moscato.

«Abbiamo iniziato la nostra battaglia con la vicenda dell’Utin – ha detto l’on. Burtone -, indispensabile dove ci sono reparti di ostetricia e ginecologia e sale parto. Ma bisogna anche accelerare sulla progettazione del nuovo ospedale», i cui fondi Fsc (130 milioni) esistono già ma manca il progetto.

Di Stefano ha invece sottolineato la necessità di un tavolo di raccordo tra Regione e Eni per la definizione della cessione dei terreni per il nuovo ospedale nell’area di Ponte Olivo, istanza presentata proprio al parlamentare Ars. Lunedì i consiglieri Pd consegneranno al management di Asp una relazione dettagliata di svariate pagine in cui sono elencati i vari disservizi sanitari che insistono sul territorio. 

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