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L’ on.Catania plaude al via libera del governo Schifani alla richiesta di calamità naturale nel Nisseno

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Il deputato regionale di FdI Giuseppe Catania fa un plauso al presidente Schifani e alla sua giunta, appena insediata, che ha subito prestato attenzione alle istanze che arrivano dal territorio ed ha dato il proprio via libera alla richiesta di dichiarazione di calamità naturale per i danni alle produzioni agricole causati dalla siccità, che ha colpito la provincia di Caltanissetta da gennaio ad agosto di quest’anno.
“Il governo regionale è risultato attento e sensibile  alle emergenze del territorio – dice- e, attraverso la delibera di queste ore, intende dare risposte immediate alla categoria degli agricoltori, quest’anno particolarmente colpita dalle scarse piogge nelle aree di Caltanissetta.La siccità, accoppiata a temperature particolarmente elevate, ha danneggiato nel nisseno soprattutto le produzioni di cereali, leguminose da granella, foraggere, frutteti, vifneti per uva da tavola e da vino, mandorleti e oliveti nei comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Viallarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba.La stima dei danni è calcolata in 74,5 milioni di euro, pari a quasi il 34% del valore della produzione ordinaria.Io stesso coadiuvato dal mio assessore all’agricoltura, Michele Spoto, con una mia nota inviata nei primi giorni del mese di ottobre al Direttore dell Ispettorato Agricoltura di Caltanissetta, dott. Calafiore (che ringrazio per la sua disponibilità e prontezza), avevo segnalato i gravi danni ai nostri raccolti ed alle imprese agricole del territorio della nostra provincia.
È  stato, dunque fatto un passo importante e adesso attendiamo la chiusura del percorso ed i primi provvedimenti necessari per il risarcimento.Esprimo dunque soddisfazione per questo primo ed immediato segnale di attenzione a beneficio del mondo produttivo agricolo”

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Attualità

Dichiarato stato di crisi ed emergenza per gli eventi franosi del 2024 a Caltanissetta

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Dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale per le conseguenze degli eventi franosi che si sono verificati a Caltanissetta lo scorso 10 dicembre 2024 e che hanno coinvolto diversi edifici di via Redentore, vicolo Scilla, corso Umberto I e, il giorno dopo, di via San Giovanni Bosco. Lo ha stabilito il governo regionale nel corso della riunione di giunta di questo pomeriggio, su proposta del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e del dipartimento della Protezione civile, guidato da Salvo Cocina. 

La decisione permetterà di stanziare e assegnare più rapidamente i fondi necessari per aiutare il Comune nelle spese legate all’accoglienza delle famiglie sgomberate, sostenere i proprietari nella ricerca di alloggi temporanei e per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza degli edifici nella zona interessata. Previsto anche il finanziamento di uno studio approfondito sulle cause e sulle possibili evoluzioni del fenomeno, da realizzare con il supporto delle università di Palermo e Catania e altri centri di ricerca scientifici.

Nominato commissario straordinario per l’emergenza, che avrà una durata di sei mesi, il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico, Duilio Alongi.

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Cronaca

Sorveglianza speciale a Genova per affiliato a Cosa Nostra nissena

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La Direzione Investigativa Antimafia di Genova ha eseguito un decreto di applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni nei confronti di un soggetto già condannato in via definitiva per associazione mafiosa. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Genova – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta della Procura Distrettuale e della Dia, con la collaborazione della Divisione Anticrimine della Questura.

L’uomo, attualmente agli arresti domiciliari, è considerato ancora oggi socialmente pericoloso. Sottoposto in passato anche alla confisca dei beni, vanta un lungo curriculum giudiziario a partire dagli anni ’90. Tra le condanne figurano il favoreggiamento continuato della prostituzione (1999) e, soprattutto, una pesante sentenza emessa nel 2004 per associazione mafiosa, riconducibile alla sua affiliazione alla cosca guidata da Salvatore Fiandaca, legata al boss Giuseppe “Piddu” Madonia, figura apicale di Cosa Nostra nella provincia di Caltanissetta.

Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe diretto una “decina” mafiosa nel capoluogo ligure, occupandosi di attività illecite come il gioco clandestino del lotto e del totocalcio, assieme ad altri affiliati originari della Sicilia.

A conferma della sua pericolosità, la Dia ricorda anche la recente condanna definitiva del marzo 2025 per reati commessi tra il 2012 e il 2017, tra cui interposizione fittizia di beni, favoreggiamento e falsità ideologica.

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Cronaca

Scontro con un’auto, parrucchiera gelese muore nel Ravennate

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Gela piange la scomparsa della parrucchiera Valentina Farruggia, vittima venerdì scorso di un incidente stradale che si è verificato lungo la strada che collega Lugo a Fusignano, nel Ravennate. 

Valentina era in sella allo scooter T-Max condotto dal marito, quando si è registrato lo scontro con una Chevrolet Spark guidata da una donna di 45 anni. Trasportata al trauma center dell’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena per la quarantaduenne gelese, che risiedeva a Fusignano,non c’è stato nulla da fare. I funerali si terranno oggi alle 16. 

foto Il Resto del Carlino

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