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Politica

La prima dichiarazione del candidato presidente del M5S

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“Abbiamo fatto il possibile e ce l’abbiamo messa veramente tutta per salvare l’alleanza, pur in un quadro nazionale mutato e quasi impossibile, ma il Pd, arrogante, è rimasto arroccato sulle sue posizioni. Il partito democratico siciliano si è mostrato tale e quale a quello nazionale, col quale era venuta completamente meno la fiducia. Con queste premesse continuare a portare avanti un’alleanza che giorno dopo giorno reggeva solo sulla carta era praticamente diventato impossibile. Se si creano tutte le condizioni per una rottura, poi si devono accettarne anche le inevitabili conseguenze. Giuseppe Conte ha solo tirato le somme”.
Lo afferma Nuccio Di Paola, referente per il M5S Sicilia e neo candidato in Sicilia alla presidenza della Regione per il M5S.
“Adesso, con forza – continua Di Paola – dobbiamo ripartire subito per dare una possibilità alla Sicilia. Correremo non da soli, ma con i siciliani, come abbiamo sempre fatto in passato con ottimi risultati, che arriveranno anche questa volta, consci come siamo che per l’ennesima volta saremo dalla parte giusta, quella del cittadino, che abbiamo messo sempre al centro della nostra azione politica. Ringrazio Conte per avermi scelto come candidato presidente. Darò il massimo per ripagarlo di questa fiducia”.

“Voglio puntualizzare – aggiunge Di Paola – che Giuseppe Conte non ha mai chiesto, né ha mai avuto sondaggi sugli scenari elettorali siciliani tra le mani: la notizia per cui il M5S ha rotto in Sicilia per vantaggio elettorale è falsa, usata probabilmente per distogliere l’attenzione dal tema degli impresentabili del Pd”.

“Ci dispiace – conclude Di Paola – per Caterina Chinnici, persona corretta, ma probabilmente anche lei vittima del comportamento arrogante del Pd”.

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Flash news

Di Stefano invia all’Antimafia i nomi dei candidati della lista Una buona idea

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Qualche giorno fa la Commissione Nazionale Antimafia, con una nota a firma dell’On. Chiara Colosimo, ha trasmesso una lettera al Comune chiedendo l’invio dei nominativi dei candidati al consiglio comunale ed alla carica di Sindaco .

Si tratta di un procedimento su base volontaria attivato al fine  di consentire un controllo sui nomi di chi andrà a ricoprire ruoli pubblici e inserita solo da poco nel nostro ordinamento .

Stamattina, alla richiesta formalizzata dalla Commissione, la prima lista della coalizione quella di Una Buona Idea ha risposto: presente!

‘Abbiamo appena inviato i nominativi dei 24 candidati alla carica di consigliere unitamente al mio nominativo e nei prossimi giorni tramerteremo quelli della mia coalizione.Ben vengano pratiche di controllo improntate alla legalità” – dice il candidato a sindaco Terenziano Di Stefano

Politica e moralità, non devono essere due mondi distanti.

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Flash news

Il caso Sammartino e la lista della Lega gelese

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A chi assegnerà il simbolo della Lega il partito regionale?

Da Palermo arrivano voci di una riflessione dei vertici siciliani rispetto a decisioni ufficializzate la settimana scorsa.

Durante la presentazione della candidata del centrodestra Grazia Cosentino non c’era il commissario provinciale Loreto Ognibene che si sarebbe dimesso due giorni dopo ma il responsabile regionale Enti locali Matteo Francilia che di fatto ha dato il via libera alla Lega nissena legata a Luca Sammartino indicando in Ennio Di Pietro la persona che avrebbe lavorato alle liste.

L’uscita di scena di Sammartino complica le cose e si attendono decisioni da Palermo. Il consigliere Alabiso rassicura che la lista della Lega ci sarà e lui è candidato.

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Politica

Schifani assume la delega all’agricoltura, il M5S non ci sta

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Palermo – “All’indomani della sospensione dai pubblici uffici del Vice Presidente della Regione Siciliana nonché Assessore dell’agricoltura, il risveglio per i siciliani è certamente amaro”. Lo dice Giuseppe Antoci del M5S.

“Una regione chiamata ad una crescita esponenziale, per allinearsi al resto d’Europa, non può continuare a pagare lo scotto di una classe politica troppo spesso invischiata in vicende poco chiare e che richiedono l’intervento della magistratura. Occorre agire in anticipo e creare i necessari anticorpi.

Il Presidente della Regione ha assunto la delega all’agricoltura, conseguentemente alle dimissioni dell’assessore. Ciò non basta. Occorre procedere prontamente alla nomina di un nuovo assessore per non paralizzare un comparto che versa in una condizione emergenziale e che sta affrontando, tra le altre cose, una crisi idrica senza precedenti.

In questi giorni l’agricoltura siciliana è stata colpita ben due volte. L’operazione di polizia condotta lunedì a Tortorici ha sgominato, ancora una volta, la mafia dei pascoli, pronta ad infiltrarsi e a drenare illecitamente i fondi europei per l’agricoltura a scapito degli agricoltori e delle imprese agricole oneste. Ieri, invece, il colpo arriva direttamente dal cuore delle istituzioni, in quello che pare essere l’ennesimo, angosciante, episodio di malapolitica.

L’agricoltura, così come la Sicilia, non può prescindere da una classe politica integerrima che operi esclusivamente nell’interesse del comparto agricolo e dei cittadini e da un governo regionale che affronti con decisione le questioni con la massima urgenza”.

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