Dal 4 al 6 novembre le Regioni Calabria e Sicilia sono protagoniste dell’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022” che ha l’obiettivo di testare la risposta operativa del Servizio Nazionale della protezione civile a un evento sismico, in un’area a elevata pericolosità.
Il coordinamento dell’esercitazione è a cura del Dipartimento della protezione civile, d’intesa con le Regioni coinvolte e le Prefetture – UTG di Reggio Calabria e Messina.
Hanno preso parte all’esercitazione i Volontari della Pubblica Assistenza Procivis OdV – Protezione Civile di Gela diretta da Luca Cattuti: Gaetano Golisano, Aurora Sola, Emanuele Marino, Patrizia Vella, Francesco Giudice, Anna Maria Iacono, Pasquale Schembri, Dina Ferrigno, Daniela Cassisi e Davide Casci.
Sono numerose le componenti e le strutture operative che partecipano al test, tra questi rivestono un ruolo fondamentale i centri di competenza del Dipartimento per la loro attività di supporto tecnico e scientifico alle attività.
L’evento storico di riferimento per lo scenario esercitativo è il terremoto che il 16 gennaio 1975, con epicentro nell’entroterra di Reggio Calabria, ha colpito l’area dello Stretto di Messina. Per rendere maggiormente significativa la risposta in termini di gestione dell’emergenza, nella simulazione è stata incrementata la magnitudo dell’evento (da ML=4.7 a ML= 6), capace di innescare anche frane e liquefazioni ed eventi di maremoto.
Negli scenari esercitativi sono coinvolti 37 comuni della Provincia di Reggio Calabria più Gioia Tauro, il cui porto è entry point per i soccorritori, e 19 comuni della Provincia di Messina.
L’esercitazione si compone di una parte reale di “test” che prevede l’effettivo impiego di risorse a livello nazionale e locale in tutta una serie di attività di protezione civile e di una parte di attività da effettuare per “posti di comando”, ovvero da remoto, come la verifica della comunicazione tra centri operativi attivati ai diversi livelli territoriali.
Osservatori speciali di queste attività sono i rappresentanti dei consolati stranieri in Italia in visita nei luoghi dell’esercitazione.
Durante “Sisma dello Stretto 2022” è prevista una nuova sperimentazione del sistema di allarme pubblico nazionale IT-alert per informare, tramite l’invio di notifiche istantanee sui cellulari, i cittadini che vivono, lavorano o transitano nei comuni costieri coinvolti nell’esercitazione rispetto al possibile arrivo di onde di maremoto per effetto del terremoto simulato.
Tra gli obiettivi generali dell’esercitazione, c’è la verifica del modello d’intervento nazionale previsto dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2014 sul “Programma Nazionale di Soccorso per il Rischio Sismico” (PNSRS). In particolare, il test riguarda l’operatività della struttura organizzativa nazionale per la gestione dell’emergenza, attraverso l’attività del Comitato operativo di protezione civile e l’istituzione a Reggio Calabria di una struttura di coordinamento nazionale Dicomac (Direzione di Comando e Controllo).
L’esercitazione è anche l’occasione per verificare lo stato di attuazione del PNSRS nelle Regioni Calabria e Sicilia, con particolare riguardo alle Province di Reggio Calabria e Messina.