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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

La Scienza come Religione: il punto di vita dello psichiatra dott. Franco Lauria

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La nuova religione del postcapitalismo, dopo la morte di Dio annunciata da Nietzsche nella Gaia Scienza a fine 800, è la scienza. Cos’è la Scienza? Razionalità. La razionalità esclude l’ affettività e l’irrazionalità che invece costituiscono la specificità della razza umana. Senza emozioni e senza un pizzico di irrazionalità, l’uomo si ammala e muore. Si estingue. Non è più Uomo, ma un malato infelice. Eppure c’è ancora chi dice: più scienza, più ragione. No! Io dico meno Scienza e più sentimento. Meno scienza e più irrazionalità. La felicità è irrazionale, la gioia è irrazionale.

Nessuna scienza mai ci potrà dare felicità e gioia. Forse la Religione si. Le religioni tradizionali avevano capito questa verità e la applicavano. Oggi in assenza di Dio, l’uomo si aggrappa disperatamente alla sua scienza, cioè a se stesso, alla sua logica aristotelica, ai suoi ragionamenti, alla sua Tecnica. Non gli rimane altro. Invece dobbiamo recuperare tutto il mondo dell’irrazionalità che è creatività, follia, trasformazione, crescita, arricchimento spirituale. Senza questo legame fra i due mondi, la ragione si  inaridisce, si ammala. E l’uomo diventa infelice, debole, fragile e muore. Senza le relazioni umane, senza il contatto fisico, senza sentimenti, senza sensi( olfatto, gusto, tatto, vista) cosa rimane dell’uomo moderno? Solo la ragione.

Ma la ragione si appoggia sulla non-ragione. Cresce solo se si mantiene in contatto prolifico con l’irrazionale. Si mantiene in salute solo dialogando con il suo contrario, l’irrazionalità. Ed insieme fanno l’uomo. Ora l’uomo moderno ha la pretesa di estirpare dalla propria natura sentimento e irrazionalità, affidandosi totalmente alla ragione-scienza-tecnica. Niente di più sbagliato. La razionalità da sola mai ci potrà dare quello che ci dà l’irrazionalità, la poesia, la letteratura, il canto, il ballo, la musica, la pittura, il teatro. Questo è il mondo umanistico che valorizzava l’irrazionalità, la spiritualità. Questo mondo oggi è sotto attacco da parte della razionalità apatica ed abulica che ci sta inducendo all’angoscia esistenziale provocata dal vuoto lasciato dopo la morte di Dio e dei valori tradizionali. 

Cosi l’uomo moderno non disponendo più di strumenti antiangoscia si aggrappa alla Scienza come ultimo e definitivo salvataggio. E la scienza gli fornisce gli psicofarmaci al posto della Fede, al posto di Dio. E la scienza gli fornisce la droga al posto di Dio. E la scienza gli fornisce la ludopatia al posto di Dio. Non mi sembra un buon affare. Ed allora? Allora più religione e più sentimento. Più affetto e più relazioni umane. Più poesia e più musica, più danza e più letteratura.

Dott. Franco Lauria 

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Cafà:”basta con i comunicati polemici, lavoriamo insieme per il bene collettivo”

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Dall’avv.Paolo Cafà riceviamo e pubblichiamo:

Tutti i cittadini di Gela, politici o apolitici, di destra, di centro o di sinistra, sono fortemente preoccupati del destino della sanità gelese che rischia di subire un ulteriore depotenziamento e la perdita di 16 posti letto. La nostra città non merita una sanità così deficitaria, anzi, essendo riconosciuta come territorio ad alto rischio ambientale e industriale, merita più di quanto il presidio sanitario offra attualmente. Negli anni la nostra comunità è stata falcidiata da 9 mila morti per neoplasie e malattie cardiocircolatorie nel periodo che va dal 2006 al 2013, come verificato dall’Istituto Superiore della Sanità. Un aumento di patologie nefaste rispetto alla media nazionale di oltre il 60%. Ancora oggi molti bambini nascono con malformazioni urogenitali. Il quadro è preoccupante. In un contesto simile, sulla base di studi epidemiologici, a Gela dovrebbe esserci un presidio ospedaliero importante in grado di potere rispondere alle esigenze dei cittadini, costretti invece a fare i viaggi della speranza lontano dal luogo in cui sono nati e si sono ammalati. Il Sindaco Terenziano Di Stefano, il Consiglio Comunale, le organizzazioni e associazioni categoriali sanitarie, i sindacati stanno portando avanti una vertenza importante e decisiva per salvare la sanità a Gela e potenziarla, chiedendo alla Regione Siciliana, attraverso le sue istituzioni, di non tagliare alcun posto letto dei 16 previsti nel Piano Sanitario Regionale e di applicare la pianta organica del 2019. In questi giorni è stato predisposto un tavolo permanente di politici, di cittadini, di sindacalisti che sta lavorando nell’unità per scongiurare i tagli e il depotenziamento. Il Sindaco, l’amministrazione, il Consiglio Comunale, la Deputazione Regionale e Nazionale sono forti di un mandato collettivo conferito da tutta la città, in forza del quale la regione si deve fare carico delle rivendicazioni legittime del territorio in materia sanitaria, che sono state partecipate formalmente ed informalmente alle istituzioni regionali.

Questa comune causa non è politica, non è di appartenenza, non è elettorale, non è pubblicitaria, ma è una battaglia legittima di civiltà per salvaguardare la salute di tutti. In questi giorni ed in queste ore, mancando poco tempo alla convocazione della Commissione Regionale Sanità, il cui parere è vincolante per decidere sulla rete sanitaria gelese, non possiamo permetterci tra i vari attori istituzionali divisioni e fraintendimenti, bensì unità tra tutte le forze politiche, a tutti i livelli, tra i rappresentanti delle istituzioni sindacali e categoriali, perché l’obiettivo è il bene assoluto della salute dei cittadini, i quali non ci capirebbero se si andasse divisi ed isolati nel confronto regionale. Allora diventa indispensabile ed utile sopire le polemiche che depotenziano la credibilità di una legittima rivendicazione della comunità gelese, con grave danno ai gelesi. È prioritario chiarirsi tra politici di diversa appartenenza per andare uniti a Palermo e sostenere una giusta causa, quella della dignità e della salute. Basta con i comunicati polemici e lavoriamo assieme per il bene collettivo.

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A proposito del 30%

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Dallo psichiatra Franco Lauria, riceviamo e pubblichiamo

Io non ne farei una questione di partiti politici.Se al posto della Meloni oggi ci fosse la Schlein sarebbe la stessa cosa.Il problema vero, quello della dipendenza dell’Italia dagli Stati Uniti, ha radici lontane.L’arrivo di Garibaldi, inviato dagli inglesi per allargare il mercato capitalista e per annettersi il Mediterraneo, facendo passare le loro navi attraverso lo stretto di Gibilterra e il canale di Suez che stavano per aprire. Evitando così di circumnavigare l’Africa e arrivare quindi in India e in Cina più velocemente, alias meno spese. I Borbone, terza potenza mondiale, furono sacrificati per questo motivo e il loro regno cioè noi meridionali consegnati agli squattrinati piemontesi che si papparono tutto quello che poterono papparsi con le buone e le cattive, alias arresti, stragi, incendi, fucilazione di massa, stupri, tasse, leva obbligatoria. Se tutti sanno cosa hanno combinato gli inglesi a danno degli indiani d’America anche per via dei films di seconda generazione post-John Wayne, pochissimi invece sanno il vero motivo dell’arrivo di Garibaldi, cosa successe durante e dopo. Il brigantaggio fra il 1860 ed il 1870, alias le lotte partigiane, fu la prima vera Resistenza al nemico piemontese da parte dei siciliani e degli ex soldati Borbone. Dopo, sconfitti, ai siciliani ormai ridotti alla fame, non rimase altro che espatriare in America per contribuire ad arricchire ulteriormente gli americani che stavano completando la rete ferroviaria che li avrebbe portati verso il West, avendo già sterminato i legittimi proprietari, cioè i nativi americani.

Lo sbarco anglo-americano in Sicilia nel 1943.Non fu un atto d’amore e di generosità verso l’Italia, ma una sostituzione di occupanti, dai nazifascisti agli anglo-americani, i quali appunto già 80 anni prima avevano fatto il loro trionfale ingresso distruggendo i Borbone ed impadronendosi del Mar Mediterraneo..I piemontesi si allargarono di suo e fecero il resto, cioè la ridistribuzione della ricchezza da Sud a Nord. Cosa che gli inglesi non diressero, ma su cui chiusero un occhio. Poi i piemontesi riscrissero la Storia, da vincitori. Mandarono gli insegnanti, gli amministrativi, i docenti universitari affinché l’occupazione fosse totale, non solo militare, ma ideologica. Il patriottismo fu usato a questo scopo, dopo i fucili e i cannoni. Ma torniamo al 1943, anno in cui l’Italia intera questa volta cade sotto gli anglo-americani. Firmato l’armistizio l’Italia diventa una colonia e riceve subito dopo un pacchetto di finanziamenti, il piano Marshall, a scopo di sussistenza, che va a finire naturalmente al 90% al Nord, cioè Piemonte, vedi la Fiat, Lombardia, poi man mano verso il centro Italia. In Sicilia praticamente zero. Quindi il Nord Italia, dopo la conquista del Sud, 1860, e il trasferimento delle ricchezze dal Sud al Nord, si arricchisce ulteriormente con i soldi del piano Marshall, 1.200 milioni di dollari, 1947. La divisione della ricchezza e dello sviluppo fra Nord e Sud nasce in questo modo e continua tuttora. Se l’Italia è colonia Anglo-americana, la Sicilia è doppiamente colonia. È anche colonia piemontese. Ma è con il cinema di Hollywood , con la musica rock, con la radio e la TV che l’impero americano consolida la conquista culturale e domina indisturbata l’Italia intera. Il completamento finale avviene nel 1968 con l’arrivo del consumismo edonista e individualista che segna il passaggio da una fase arretrata dello sviluppo capitalista, la fase del controllo del corpo con il No, ad una fase più progredita, la fase del controllo delle menti attraverso il Si. E siamo ai nostri giorni. Tutti i partiti italiani sono filoamericani e filo inglesi se non per amore almeno per forza. Non c’è qui una destra e una sinistra. Anzi la sinistra è più filo americana della destra poiché ha assorbito la cultura post capitalista del consumismo edonista e individualista più della destra. Almeno la destra cerca di conservare valori, usi, costumi, lingua, religione, che invece la sinistra ha rinnegato totalmente appiattendosi sull’individualismo postmoderno che è ateo, amorale, edonista, narciso. Cosa farebbe oggi la Schlein se fosse al posto della Meloni? Nulla. La stessa cosa o peggio.

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La dura replica della consigliera Petitto al presidente Tesauro

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Dalla consigliera Annalisa Petitto riceviamo e pubblichiamo una replica alle dichiarazioni del presidente della Provincia Walter Tesauro

Avvalersi della facoltà di non rispondere, in questo caso, sarebbe stata la migliore strategia difensiva del Presidente della Provincia Tesauro. Ha scelto, lui o chi per lui, di rispondere facendo a sè stesso un drammatico ed imbarazzante autogol.

Contrariamente a quanto da lui sostenuto il consiglio provinciale aveva tre punti all’ordine del giorno

1) Variazione n. 01 al Bilancio di previsione finanziario 2025/2027 – esercizio 2025, ratifica della Determinazione Presidenziale n. 65 del 18/06/2025, adottata ai sensi dell’art. 175, co. 4, del D.Lgs. n. 267/2000.
2) Bilancio di previsione 2025-2027 – Variazione numero 02.
3) Modifica Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) 2025/2027 – Aggiornamento Sezione Operativa.

Di scuole, strade e interventi strategici, di cui nella narrazione fantastica di Tesauro alla stampa, neanche l’ombra. Le proposte di variazioni portate in aula, infatti, al netto di quella afferente al suo ufficio staff, altro non erano se non variazioni tecniche in cui bisognava appostare in bilancio somme ricevute dalla Regione e dal Ministero.

1 Variazione n. 01: incrementare le risorse assegnate dal Ministero dell’Interno per il finanziamento del Progetto SPRAR per un importo pari a € 523.475,03

1 Variazione n.02 contenete :
A) Variazione relativa a somme introitate dalla Regione per interventi effettuati per somme urgenze per un ammontare complessivo pari a € 752.827,04 prevedendo che la stessa somma sia destinata nella parte spesa;
B) Variazione alle previsioni di bilancio 2025, per finanziare – con oneri a totale carico della Regione siciliana – la maggiore spesa pari a € 65.520,89 – determinata dal caro materiali per l’intervento “Lavori di manutenzione straordinaria della SP n. 178 (dalla SP n. 7 alla SP n. 27) –
C) Variazioni al bilancio di previsione 2025-2027:

    prot. n. 9837 del 04-06-2025 Uffici a supporto della Presidenza;

    prot. n. 10256 del 10-06-2025 Integrazione Fondo comparto dipendenti;

    prot. n. 10915 del 18-06-2025_Piano del fabbisogno del personale;

    prot. n. 11098 del 20-06-2025_Programma Nazionale di Assistenza Tecnica Capacità per la Coesione 2021- 2027 (CapCoe) Priorità 1, Azione 1.1.2 – Assunzione di personale a tempo indeterminato;
    D) Variazione al bilancio a fronte del finanziamento per l’ Abilitazione al Cloud – Province e città metropolitane, per un importo complessivo di € 780.080,00.
    E) Variazione per finanziamento con D.R.S. n. 234 del 28/02/2025 della Regione Siciliana – Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente – Dipartimento Regionale dell’Ambiente, € 4.100,00.

    L’unica variazione “politica”, dunque, era quella del suo ufficio Staff, contenuta nella Variazione al bilancio n. 02 che, se la matematica non è un’opinione, nel testo della relazione alle modifiche del DUP delibera veniva così descritto:

    Non cinque componenti, presidente Tesauro, otto! Otto!

    Proseguendo con i numeri, attenendoci al prospetto contabile indicato negli allegati alla proposta di delibera e non alle cifre del narratore fantastico, è giusto consentire ai nisseni di leggere testualmente.<<Richiamata la Direttiva Presidenziale n. 1 del 27.05.2025 emanata ai sensi della lett. b) del 1° comma dell’art. 4 d.lgs. 165/2001 ove si specifica la necessità – punti 3), 4) e 5) – di assumere diverse figure a supporto all’Ufficio di Presidenza con la stipula di contratti a tempo determinato e pertanto è indispensabile procedere alla previsione della spesa per dette assunzioni secondo quanto appresso specificato. Alla luce dei sopra riportati passi degli atti e degli allegati che si sarebbero dovute discutere in aula, emerge chiaramente che chi mistifica la realtà provando a recuperare un minimo di decoro istituzionale e politico, è proprio il Presidente Tesauro che, vale la pena sottolinearlo, è proprio l’autore e sottoscrittore della Direttiva Presidenziale n. 1 del 27.05.2025 con cui manifesta la volontà politica di costituire nei modi e nei termini appena indicati il Suo Ufficio Staff. La sua prima direttiva è stata per esprimere tale volontà, legittima per carità, ma certamente sproporzionata e scandalosa.
    La giustificazione del normale esercizio della dialettica politica e della fisiologia delle riunioni politiche che ha portato il presidente in persona e ben cinque consiglieri di maggioranza a non entrare in aula consiliare né alla prima chiamata ( avvenuta peraltro due ore dopo l’orario fissato da convocazione) né alla seconda, due ore dopo, rappresenta infine l ’apoteosi dell’assurdo e conferma una preoccupante incapacità di Tesauro nel gestire tempi, luoghi e contenuti della politica e delle istituzioni.L’esercizio e le dinamiche di confronto politico della maggioranza di governo si esercitino legittimamente evitando che coincidano con i tempi e i luoghi della celebrazione del consiglio provinciale dove, il confronto, andrebbe piuttosto articolato, democraticamente, con le altre forze che compongono il consesso collegiale provinciale. Si chiama rispetto delle istituzioni.
    Tra le tante distorsioni della realtà, di cui le opposizioni vengono accusate da chi, in realtà ne è il reale protagonista, le magnificenze che il Presidente avrebbe fatto in questi due mesi e mezzo di guida della Provincia, elencate con foga alla stampa.Ebbene, per onore di verità ricordo al Presidente Tesauro che la procedura di stabilizzazione del funzionario esperto in rendicontazione e controllo è stata espletata e conclusa dal commissario straordinario ( vedi Det. Dirig. 472 del 11.04.2025) e l’assunzione degli 8 funzionari in forza del bando del Ministero della coesione è risalente al luglio 2024 (DPCM 23.07.2024), tempi ed epoche in cui al Libero Consorzio di Caltanissetta non c’era né il presidente Tesauro né il suo staff né i posti macchina riservati!!!
    La solita e ormai ridondante accusa di populismo, sistematicamente rivolta alle forze di opposizione ogni qualvolta manifestano pubblicamente il proprio dissenso ed esercitano il loro diritto di critica politica, è ormai acclarato essere il clichè comunicativo del Sindaco e presidente Tesauro tutte le volte che non ha cosa dire nel merito delle accuse politiche rivoltegli dalle opposizioni.Ormai fa pure tenerezza!!!A questo punto, il Presidente Tesauro, vista la sua fermezza nel difendere il provvedimento di costituzione del suo ufficio di staff lo ripresenti in aula serenamente e lo sottoponga alla discussione e poi al voto!Ci vorrebbe faccia, coraggio ma soprattutto i numeri dell’aula.

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    Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
    Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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