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Politica

L’Ars approva l’esercizio provvisorio: l’opposizione dice no

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PALERMO – L’Ars ha approvato, con 34 voti favorevoli, l’esercizio provvisorio per quattro mesi. Il governo Musumeci avrà tempo fino alla fine di aprile per depositare in Assemblea la manovra finanziaria 2022.

Il testo, appena varato da sala d’Ercole, ‘sblocca’ 100 milioni di euro, in variazione al bilancio 2021 e allinea il sistema contabile della Regione a quello nazionale. Con un emendamento aggiuntivo, presentato dall’assessore al Territorio Toto Cordaro, sono state recepite le osservazioni dello Stato sul bando per l’assunzione di 46 agenti nel Corpo forestale. Con altri aggiuntivi sono stati assegnati 133 mila euro a TaoArte, oltre un milione ai talassemici con un emendamento del governo, un milione per il personale dei Consorzi di bonifica che avevano chiuso i contenziosi.

“Il nostro voto contrario all’esercizio provvisorio, al di là del mero documento contabile, vuole esprimere il dissenso netto e la totale disapprovazione verso l’operato dell’esecutivo, che giudichiamo fallimentare”. Lo dichiara, al termine della seduta d’Aula di oggi, il capogruppo M5S all’Ars, Nuccio Di Paola. “Il presidente Musumeci – prosegue – al quale come abbiamo visto soprattutto in questi giorni è mancata l’umiltà ma non certo l’orgoglio, ha perso credibilità e ha stracciato quella dei suoi assessori. Sta cercando di ricucire gli strappi andando a mendicare attenzioni da parte dei big della sua presunta maggioranza. Tuttavia, non era necessario aggiungere queste scene impietose ad anni di agonia del governo, cronicamente sprovvisto di numeri in Parlamento (dove è stato quasi sempre assente), e incapace di una visione e di una programmazione per il futuro dei siciliani. I risultati, lo ribadiamo, sono sotto gli occhi di tutti: si è navigato a vista e male, con una Regione che in cinque anni di gestione Musumeci/Armao non ha mai avuto un bilancio approvato entro il 31 dicembre, una crisi pandemica gestita all’insegna dell’assoluta improvvisazione, nessun risultato concreto per dare sollievo all’emergenza economica che attanaglia la nostra terra di Sicilia e adesso persino una crisi politica, che esplode nel peggiore dei modi. L’esercizio provvisorio non modificherà le sorti nefaste di questa esperienza di governo, ormai agli sgoccioli e che speriamo non causi ulteriori, vistosi danni per i siciliani”, conclude Di Paola.

“Abbiamo votato contro l’esercizio provvisorio di un governo provvisorio, che si contraddistingue per precarietà politica ed incertezza finanziaria”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo del PD all’Ars a proposito dei lavori d’aula conclusi con l’approvazione del ddl di esercizio provvisorio: i deputati del Partito Democratico hanno espresso voto contrario.

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Nigrelli (FdI):”lavoriamo ad un’ampia coalizione con Vincenzo Casciana”

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La risposta di Fratelli d’Italia alle liste moderate che hanno proposto la candidatura di Grazia Cosentino è fredda. Il coordinatore provinciale dei meloniani Gianluca Nigrelli stamattina ha diffuso un comunicato per far sapere che “procedono a Gela le interlocuzioni con le varie forze politiche di centro destra e con diversi movimenti civici radicati nel territorio al fine di definire un accordo per le prossime amministrative comunali della città”.

Fratelli d’Italia resta ferma sul nome del suo candidato

“Auspichiamo e siamo fiduciosi- dice Nigrelli- di poter definire attorno al nostro candidato a Sindaco Vincenzo Casciana – capogruppo uscente di Fratelli d’Italia, stimato professionista e persona presente nel territorio – una ampia coalizione composta dai partiti del centro destra e da altri movimenti. E’ significativo evidenziare che abbiamo già registrato l’adesione di diversi di questi al proposta politica presentata da Fratelli d’Italia”

Ed aggiunge: “Nonostante le indiscrezioni girate sui giornali, non abbiamo alcun dubbio sulla lealtà dei partiti alleati con i quali, peraltro, condividiamo percorsi analoghi in altre città e che nessuno ha intenzione mettere in seria difficoltà.
Subito dopo Pasqua siamo certi che si troverà una sintesi in cui tutti i partiti e i movimenti che vorranno ancora aderire con pari dignità apportando il loro contributo di idee e uomini in grado di presentare alla città un progetto politico-amministrativo efficace ed in grado di rispondere alle tante e complesse criticità a cui è necessario mettere mano”

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Politica

Commissione UE dell’Ars, Giuseppe Bica (FdI) eletto vicepresidente

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Palermo – Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d’Italia all’Ars, è stato eletto all’unanimità vicepresidente della Commissione per l’esame delle attività dell’Unione Europea. Questo incarico gli è stato conferito grazie alla fiducia del Gruppo di FdI e al sostegno dei suoi colleghi all’interno della Commissione, che ha il compito di valutare i profili di compatibilità comunitaria dei disegni di legge assegnati per il parere.

«In questo ruolo mi impegnerò con determinazione- afferma Bica- L’Europa offre numerose opportunità per lo sviluppo economico, sociale e culturale delle nostre comunità. Sono consapevole dell’importanza di un’approfondita comprensione delle questioni europee e della necessità di una cooperazione stretta tra le istituzioni regionali e europee. Mi impegnerò quindi a collaborare con i miei colleghi della Commissione e con le autorità europee per garantire che le politiche europee siano coerenti con le esigenze e gli interessi della nostra regione”.

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Il sindaco Lucio Greco “bacchetta” sia Pizzardi che Inferrera

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Il sindaco bacchetta l’assessore Antonio Pizzardi e l’amministratore unico della Ghelas Pietro Inferrera.

Il primo ha contestato l’operato di Inferrera che non ha rispettato i tempi per consegnare convenzione e piano industriale della Ghelas alla Giunta e ne ha chiesto le dimissioni.Inferrera ha negato e ha chiesto che Pizzardi si dimetta dato che non ha un riferimento in consiglio comunale.

“Rispetto alla polemica scoppiata tra l’assessore Pizzardi e l’amministratore della Ghelas Inferrera – dice il sindaco- voglio invitare tutti quanti a non invadere campi di stretta ed esclusiva competenza del sindaco. Non spetta all’assessore Pizzardi chiedere le dimissioni dell’ingegnere Inferrera, così come non spetta all’ingegnere Inferrera chiede le dimissioni del dottore Pizzardi. Per il bene della città, sarebbe opportuno non uscire dai limiti delle proprie competenze. Democrazia è anche questo: il rispetto delle regole”.

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