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L'occhio del bello

L’attentato all’Aias, segno di quel “brutto e violento” al quale ci siamo abituati 

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La settimana che si chiude ha fatto registrare uno degli eventi più gravi in assoluto degli ultimi anni in città. L’attentato incendiario ai danni dell’Aias non può essere considerato come uno degli innumerevoli attentati che, purtroppo, si continuano ancora a registrare nel territorio, ma rappresenta un vile vigliacco attacco ad una comunità che da sempre si dedica alla cura e protezione dei più deboli.

Mentre le indagini delle forze dell’ordine proseguono, in attesa che il colpevole (o i colpevoli) sia assicurato alla giustizia, resta evidente come oltre le dichiarazioni indignate di politici e istituzioni non ci sia stata un’indignazione altrettanto forte e corale dalla comunità cittadina. Un atteggiamento serafico, quasi passivo, come da inevitabile rassegnazione per un fatto grave, gravissimo, al quale però ormai in fondo ci si è abituati. Perché, in qualche modo, rappresenta la “normalità” da questa parti. E no, non è accettabile.

È quest’abitudine al brutto, se non addirittura al violento, che va scardinata agendo dalle fondamenta. È per questo che, anche attraverso il piccolo e modestissimo contributo di questa rubrica, non dobbiamo mai smettere di ricercare e promuovere la bellezza che ci circonda, quella dell’arte, della natura e della cultura. Unico e solo antidoto alle brutture e alle violenze, che non possono essere accolte (o accettate) con indifferenza.

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L'occhio del bello

Conclusa la Settimana dello scambio, esperienza di crescita grazie ad Intercultura 

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Si è conclusa ieri la Settimana dello scambio organizzata dal locale gruppo di Intercultura insieme all’istituto d’istruzione superiore “Luigi Sturzo” e al Liceo scientifico e linguistico “Elio Vittorini”. Sette giovani provenienti da Cile, Thailandia, Argentina, Colombia e Bolivia sono stati ospitati da altrettante famiglie gelesi, conoscendo e approfondendo usi, costumi e luoghi caratteristici di Gela e dei territori limitrofi.

«È stato uno scambio culturale sotto tutti i punti di vista – spiega la docente Sabrina Buscemi, che insieme alla prof. Daniela Mallia ha coordinato le attività -. I ragazzi ci hanno fatto conoscere la loro cultura sia raccontando aneddoti legati alla loro vita quotidiana sia ad esempio cucinando piatti tipici presso le famiglie ospitanti. Noi invece abbiamo presentato il nostro territorio attraverso la visita alle Mura Timoleontee, al lago Biviere e al Castelluccio».

Spazio poi alla comunicazione con linguaggi universali, come ad esempio la musica, grazie all’esibizione del coro e dell’orchestra del Liceo “Vittorini”, oppure il digitale con la realizzazione di un podcast e il laboratorio di intelligenza artificiale presso l’istituto alberghiero “Sturzo”. Giornate proficue di studio, confronto, dialogo e condivisione che segnano i momenti di un’esperienza di crescita importante per tutti i partecipanti. 

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“Piccoli passi – Aba cup”: lo sport strumento per affrontare la realtà dell’autismo

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Il Blue day per la consapevolezza sull’autismo del 2 aprile e la Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace del 6 aprile. Due date importanti per due momenti significativi, nella settimana appena trascorsa. Un messaggio preciso: lo sport può essere uno strumento straordinario per costituire reali opportunità di inclusione per ogni diversità.

Così ieri al Riviera Village, i mini tornei di calcio e basket hanno dato vita alla “Piccoli passi – Aba cup”, ideata dallo studio Piccoli Passi Aba e sostenuta da cooperativa Bic, Lions club del golfo di Gela, associazione Ama Filippo Aps, Gela calcio, Minibasket club e Banco digitale.

Tutti in campo, grandi e piccoli, senza distinzioni, senza barriere. Solo il gioco, lo stare insieme, i sorrisi. Perché il Blue day è solo una data, ma certe sfide si affrontano tutti i giorni. E solo affrontandole insieme, in modo strutturato, si possono vincere davvero.

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La Pasqua golosa della cooperativa Carpe Diem nel segno dell’inclusione sociale 

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Dopo il pandoro con la crema artigianale a Natale e i dolci a forma di cuore per San Valentino, anche quella di Pasqua è diventata una festa golosa per l’associazione Il Tempio di Apollo e la cooperativa sociale Carpe Diem.

Con il progetto “Diversamente Simili 2.0”, infatti proseguono le attività formative e lavorative condotte dal gruppo dei giovani adulti, che hanno continuato ad impegnarsi nella vendita solidale delle uova di Pasqua realizzate nel laboratorio di pasticceria condotto da Rosa Scudera.

In ogni confezione, una frase ideata da ciascuno dei ragazzi che prendono parte alle attività fin dalla scorsa estate, quando cominciò ufficialmente il progetto sostenuto dall’Asp di Caltanissetta. Tanti gli incontri per promuovere l’iniziativa con le realtà del territorio e altrettante le uova di Pasqua acquistate da cittadini sensibili al tema che hanno voluto dare il loro contributo.

Alle porte del Blue Day, un segno di continuità progettuale e attenzione agli aspetti inclusivi del mondo associativo che continua ad essere in prima linea per abbattere sia gli stereotipi sociali che le barriere culturali ancora esistenti.

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