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Le assemblee dei Testimoni di Geova on line

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A tutela della salute di tutti e interrompendo una consuetudine che dura da oltre un secolo, i Testimoni di Geova hanno deciso di organizzare per la seconda volta i loro congressi annuali in modalità virtuale. Così, i circa 6.000 congressi che si sarebbero dovuti tenere in presenza in 240 paesi sono stati annullati.

In Italia i Testimoni di Geova organizzano congressi dal 1925. Per diversi decenni anche in Sicilia sono stati tenuti molti congressi in strutture come lo stadio A. Massimino di Catania, il Velodromo P. Borsellino di Palermo, strutture a Siracusa, a Caltanissetta e così via, attirando negli hotel e nei ristoranti della città un gran numero di Testimoni. Nel 2020 la pandemia ha improvvisamente interrotto questa consuetudine.

Lo scorso anno in Italia circa mezzo milione di persone hanno assistito ai congressi estivi tenuti in modalità virtuale attraverso il sito www.jw.org.

In Sicilia i Testimoni di Geova sono più di 22,000, appartenenti a ben 15 lingue diverse (incluso l’italiano); di cui circa 1,500 nella sola provincia di Caltanissetta. Come per il congresso del 2020 tenutosi online, solo in Sicilia oltre 22,000 persone potranno visionare direttamente da casa il programma che verrà esposto, evitando così assembramenti e rischi di contagio da Covid-19.

“Fin da ragazzino cercai di vivere la vita a modo mio” racconta Salvatore, oggi cinquantenne.

“Sviluppai un carattere molto violento, ho imparato a utilizzare vari tipi di armi da fuoco e l’approccio a vari tipi di droga e alla criminalità organizzata mi stavano portando a situazioni sempre peggiori.

Mi trovavo davanti a un bivio tra la vita e la morte.

All’età di 23 anni capii che potevo danneggiare la mia vita e di chi mi stava vicino e iniziai a studiare la Bibbia con i Testimoni di Geova.

Mi battezzai e, dopo i dovuti cambiamenti, cominciai ad adoperarmi per aiutare anche persone di un’altra lingua a capire meglio la Bibbia e come ci si può avvicinare a Dio.

Mi sento un uomo diverso, un uomo che adesso odia la violenza e che, a differenza di prima, basa sull’amore di Dio e sull’amore del prossimo la propria vita”.

Il tema dell’evento che avrà luogo in tutto il mondo nel 2021 è “Potenti grazie alla fede”. I contenuti saranno trasmessi in oltre 500 lingue durante sei fine settimana tra luglio e agosto 2021. Vi assisteranno tra i 15 e i 20 milioni di persone. Il programma sarà suddiviso in sei parti.

“La fede ha aiutato molti Testimoni a perseverare durante la pandemia”, ha dichiarato Giuseppe Scuderi, portavoce dei Testimoni di Geova. “La fede ci permette di essere uniti per adorare Dio, anche in modalità virtuale. In tutto il mondo saranno milioni le persone che comodamente a casa propria potranno godersi questo straordinario evento”.

È possibile assistere al congresso accedendo al sito jw.org o scaricando la app gratuita JW Library, disponibile sia per iOS che per Android. L’evento è gratuito e accessibile a tutti. I contenuti del congresso saranno postati progressivamente nelle seguenti date: 28 giugno, 5 luglio, 19 luglio, 26 luglio, 9 agosto e 16 agosto.

Si possono ottenere ulteriori informazioni telefonando al numero 06872941 o contattando i testimoni di Geova della propria zona attraverso i recapiti disponibili sul sito jw.org nella sezione CHI SIAMO > Adunanze.

1 Commento

1 Commento

  1. Gaia

    27 Agosto 2021 at 17:30

    Spett.le REDAZIONE

    Sono per ringraziarvi nell’esservi messi in gioco su un argomento(convegni online dei Testimoni di Geova nell’estate 2021,del 13/07/21) per molti, di poco valore mediatico, e questo per dare un’informazione corretta e professionale, che lascia al lettore, sulla base dell’informazione fornita, la facoltà di scegliere e farsi una propria idea su quanto esposto, giudizio scevro da pressioni mediatiche o, alle volte nel nostro caso, popolari. Ho apprezzato in particolar modo i riferimenti storici all’inizio dei nostri congressi in Italia, la descrizione del modo in cui ognuno può anche assistere a questi congressi online indicando il nostro sito.
    Molti dicono di noi cose assurde, quindi vedere che alcuni mezzi d’informazione invece si prendono il tempo di dare informazioni su di noi che non contengono vox populi, ma un’informazione corretta e affidabile, fa veramente piacere.
    La Vera informazione, in un periodo pieno di fake news!
    Grazie per la vostra professionalità
    Cordialmente

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Sanità:no all’ennesima umiliazione per Gela.Di Stefano e Franzone insorgono

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Il sindaco Terenziano Di Stefano e l’assessore Filippo Franzone esprimono assoluta contrarietà verso la nuova proposta di rimodulazione della rete ospedaliera nella provincia di Caltanissetta redatta dall’assessorato regionale alla Salute.

Ancora una volta, la città di Gela viene pesantemente penalizzata – evidenziano- con un taglio di 18 posti letto presso l’Ospedale “Vittorio Emanuele”. Mentre altri presidi della provincia registrano modifiche minime, Gela paga – come sempre – il prezzo più alto. È una scelta inaccettabile, offensiva e discriminatoria, frutto di una logica che continua a mortificare il nostro territorio e i suoi cittadini”.

Di Stefano e Franzone aggiungono: “Ricordiamo a tutti – a partire da chi oggi prende decisioni dietro le scrivanie – che Gela è una città di oltre 75.000 abitanti e tra le più grandi della Sicilia.Un territorio che ospita importanti realtà produttive, agricole e industriali, tra cui una bioraffineria di rilievo nazionale e numerose imprese che ogni giorno generano lavoro e ricchezza per l’intera Regione. È inconcepibile che un’area così strategica venga privata, ancora una volta, di servizi essenziali per la salute pubblica”

“Avevamo ricevuto rassicurazioni da parte della Direzione Strategica che la dotazione dell’ospedale di Gela non sarebbe stata toccata. Oggi ci ritroviamo davanti all’ennesima beffa: una manovra che sa di accanimento, non di riorganizzazione.E come se non bastasse, si torna a parlare di una nuova UTIN (Unità di Terapia Intensiva Neonatale) da istituire a Caltanissetta, quando a Gela esiste già da decenni un reparto UTIN mai attivato.Una struttura completa, moderna, pronta, ma inspiegabilmente ignorata.Di fronte a tutto questo, la nostra risposta è netta, chiara e definitiva: NO.Come Sindaco di Gela, insieme all’Assessore alla Sanità Filippo Franzone, rigettiamo con forza questo piano scellerato e dichiariamo lo stato di mobilitazione della città.
Non permetteremo a nessuno di continuare a smantellare pezzo dopo pezzo la sanità pubblica gelese.Siamo pronti ad ogni azione istituzionale e popolare per difendere il nostro ospedale, i nostri cittadini, i nostri malati. Gela non può e non deve più essere considerata un territorio di serie B.Gela chiede rispetto. Gela chiede equità. Gela dice basta.

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Guasti alla rete idrica:Tesauro chiede alla Regione tavolo tecnico urgente con Siciliacque

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A fronte dei continui e ripetuti guasti alla rete idrica gestita da Siciliacque, che stanno causando gravi disagi alla popolazione per la prolungata interruzione dell’erogazione dell’acqua – bene essenziale e di primaria necessità – il sindaco di Caltanissetta e presidente del Libero Consorzio Comunale, avvocato Walter Tesauro, ha indirizzato una nota all’Assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, Francesco Colianni, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo tecnico con i vertici di Siciliacque.

«È necessario – si legge nella missiva – avviare un confronto immediato per individuare soluzioni efficaci e definitive che mettano fine a disservizi non più tollerabili per la cittadinanza».

Nel ribadire la centralità del diritto all’acqua e la necessità di garantire un servizio stabile e continuo, il sindaco Tesauro ha sottolineato come la richiesta non riguardi solo la città di Caltanissetta, ma coinvolga l’intero territorio provinciale. Per tale ragione, l’appello è stato formulato anche in qualità di presidente del Libero Consorzio, evidenziando l’urgenza di una risposta istituzionale che tenga conto delle esigenze di tutti i Comuni interessati.

«Confidiamo – conclude Tesauro – in un sollecito riscontro da parte dell’Assessorato regionale, nell’interesse della collettività e della tutela di un bene primario come l’acqua».

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Space economy:ci sono 1,6 miliardi per costruire una filiera di imprese in Sicilia

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Una “industria dell’aerospazio” in Sicilia è
possibile anche senza bisogno di costruire aerei, satelliti o razzi.
Infatti, le imprese siciliane hanno tutte le potenzialità e capacità per competere alla pari e conquistare una consistente fetta dei 983 milioni non ancora spesi del “Pnrr” destinati alla costruzione di filiere
specializzate nelle tecnologie satellitari e nei servizi a terra della space economy, cui si aggiungeranno una parte dei 615 milioni stanziati dalla Regione per le tecnologie e filiere Step e delle risorse che
saranno liberate entro l’anno dalla revisione di medio termine dei Fondi europei di Coesione.
Il “come farlo” sarà spiegato mercoledì prossimo, 9 luglio, dalle ore 10
alle ore 12, alle imprese dell’Isola nel webinar “Space economy: le opportunità per l’industria nazionale” organizzato da Unioncamere Sicilia e Uniontrasporti nell’ambito del programma “Infrastrutture”
finanziato dal fondo di perequazione 2023-2024 di Unioncamere nazionale.
Interverranno Santa Vaccaro, segretario generale di Unioncamere Sicilia;
Laura Summa, project manager di Uniontrasporti; e Silvia Ciccarelli,
responsabile settore Internazionalizzazione industriale e missioni Sistema Paese dell’Agenzia spaziale italiana. Sono previste
testimonianze delle imprese. Il link per registrarsi e partecipare è disponibile su www. .unioncameresicilia.it
La Sicilia è destinataria in totale di 11 miliardi del “Pnrr” per realizzare 20.416 progetti in sei missioni; di questi, 10,2 miliardi sono risorse di competenza esclusiva regionale per 20.164 iniziative e
759 milioni sono, invece, riservati a 252 progetti transregionali. All’interno della dotazione siciliana sono previsti  2,6 miliardi per finanziare 1.339 investimenti da parte di società per azioni e 449 milioni destinati a 67 azioni di srl.
Nel “Pnrr” nazionale, la Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione,
competitività e cultura, ha in budget 40,7 miliardi, di cui 1,5 miliardi
sono per la Sicilia.
All’interno di questa missione, l’obiettivo C2 – Tecnologie satellitari ed economie spaziali, stanzia 1,4 miliardi ripartiti su quattro sub-obiettivi: 797 milioni per l’Osservatorio della terra (fra cui un incubatore al Sud di applicazioni e servizi di osservazione, e il progetto “CyberItaly” di replica digitale del Paese); 300 milioni per la “In-Orbit economy”  (fra cui sensori a terra per il tracciamento di detriti spaziali e servizi dati a supporto del traffico aereo); 210 milioni per la “SatCom” (fra cui l’Internet of things tramite reti di piccoli satelliti e, a valle, un hub per servizi satcom); e 180 milioni per la “Space factory” (fra cui tecnologie verdi per la futuragenerazione di propulsori e lanciatori). A fine 2024 risultavano spesi
34,6 milioni per 4 progetti della “In-Orbit economy”, 60 milioni per unprogetto della “SatCom”, 340 milioni per un progetto dell’“Osservatoriodella terra” e 69 milioni per tre progetti della “Space factory”.
Il  “Pnrr” offre sia incentivi diretti a progetti delle imprese, sia fondi alle P.a. per pagare fornitori che sviluppano specifici
interventi.


“Lanciamo questa iniziativa – spiega Giuseppe Pace, presidente di
Unioncamere Sicilia – per stimolare le imprese siciliane a coglierequesta importante opportunità. La Campania ha saputo diventare un hub tecnologico per l’industria dell’aerospazio. Riteniamo che anche in Sicilia, regione che ospita importanti infrastrutture satellitari e di
osservazione dello spazio a servizio dell’area mediterranea e del mondo
intero, possa nascere una dinamica filiera di imprese con il supporto delle istituzioni nazionali come l’Asi e le università, e favorire sinergie con realtà internazionali”.

(nella foto Giuseppe Pace)

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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