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Cronaca

Le campagne a secco: incontro col Prefetto

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Ancora un incontro con il Prefetto Chiara Armenia per tornare a parlare della gravissima emergenza idrica che sta togliendo ossigeno alle campagne gelesi. Senza acqua, molte aziende arrancano e le colture sono destinate a morire. Un problema gravissimo, sul quale il Sindaco Lucio Greco e l’assessore Cristian Malluzzo avevano già acceso i riflettori in inverno, avviando un’interlocuzione con il dipartimento regionale preposto e il suo dirigente, l’ing. Calogero Foti, per ovviare a decenni di mancata manutenzione (ordinaria e straordinaria), negligenza e trascuratezza degli invasi e non farsi trovare impreparati nella bella stagione. 

All’incontro, oltre al Prefetto e agli amministratori gelesi, hanno preso parte il Consorzio di Bonifica, i Sindaci e gli assessori dei comuni di Mazzarino, Niscemi e Butera

“E’ una ingiustizia inaccettabile. Il territorio della Piana di Gela è ricco di invasi: Cimia e Disueri, che vanno collegate subito, Dirillo, Comunelli, Lago Biviere. Potremmo avere riserve idriche immense, – affermano il Sindaco e l’assessore – invece, poiché sono tutti ridotti malissimo, nei momenti di piena siamo addirittura costretti a sversare l’acqua in mare per evitare che cedano. E’ da maggio, inoltre, che da Palermo chiedono al Consorzio di Bonifica di erogare sempre meno acqua, perchè le riserve idriche si stanno esaurendo. E’ un vero paradosso. Mi auguro che la Regione accolga il nostro grido di aiuto e dia le prime risposte al mondo agricolo, per consentirgli di rialzarsi e di iniziare la nuova annata agraria con il piede giusto, guardando al futuro con maggiore serenità. Da quando è cominciata la fase post industriale, è l’agricoltura che dà lavoro alla stragrande maggioranza delle nostre famiglie, ed è impensabile andare avanti in questo modo”. 

I Sindaci, dunque, chiedono aiuto al Prefetto, affinchè funga da mediatore con la Regione, e la dr.ssa Chiara Armenia, al termine della riunione odierna, ha chiesto un documento congiunto, sottoscritto dagli amministratori di Gela, Butera, Mazzarino e Niscemi, che le conferisca ufficialmente questo mandato. “A febbraio – aggiuge il Sindaco Greco – avevamo inviato all’assessorato regionale all’Energia una relazione che si potrebbe riprendere e far siglare a tutti, per accorciare i tempi. La situazione sta diventando ingestibile, e, se non si interviene nell’immediato, con l’allaccio di Cimia e Disueri a garantire un minimo di distribuzione, gli agricoltori giustamente alzeranno la voce. Urgono quegli interventi di ripristino previsti da diversi anni, ma, di contro, assistiamo ad un costante depotenziamento del Consorzio di Bonifica. Naturalmente, – conclude – ho approfittato della visita dell’assessore regionale Daniela Baglieri per sottoporle direttamemente la delicatissima questione”.

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Cronaca

Brambilla: “Cosa sarebbe accaduto se avessero imposto a bambini musulmani di inginocchiarsi in chiesa?”

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 Un gruppo di bambini di un asilo parrocchiale inginocchiati sui tappeti di una moschea, mentre pregano con l’Imam, rivolti verso la Mecca. Un’iniziativa di dialogo interreligioso, a favore “della pace”, che ha scatenato la polemica. In primis da parte della Lega.

“Sono assolutamente convinta delle buone intenzioni di chi ha incluso “un’esperienza in moschea” nella visita didattica proposta ai bambini di una scuola dell’infanzia paritaria, a quanto pare con l’assenso delle famiglie. D’accordo, voleva essere un’iniziativa di dialogo interreligioso e interculturale. Ma è stato un errore. Forse non si è riflettuto abbastanza su due aspetti: che il messaggio è stato indirizzato a bambini troppo piccoli per cogliere tutta la complessità e il chiaroscuro del rapporto tra cristianesimo e islam e che il dialogo funziona quando c’è reciprocità. Che cosa sarebbe accaduto se avessero imposto a bambini musulmani di inginocchiarsi in chiesa?” Prende la parola l’on. Michela Vittoria Brambilla (Nm), presidente della commissione parlamentare infanzia e adolescenza, commenta il caso della visita di un gruppo di alunni della scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale ‘Santa Maria delle Vittorie’ di Susegana, in provincia di Treviso, nella locale moschea lo scorso 30 aprile.

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Cronaca

Sosta selvaggia al lungomare, controlli della polizia

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Numerosi controlli sono stati eseguiti dalla Polizia, sul lungomare di Gela dove è abitudine fermare le auto anche in seconda fila e sui marciapiedi. Ad operare, oltre agli equipaggi del Commissariato, quelli della Polizia Stradale e della Polizia Locale. Il fenomeno della sosta selvaggia era stato segnalato da numerosi cittadini al Commissariato, evidenziando come era difficile per le persone fare anche una semplice passeggiata senza dover effettuare uno slalom tra le auto in sosta.

Le segnalazioni hanno riguardato principalmente le zone dove sono presenti alcuni locali frequentati da giovani che, incuranti delle regole, sono soliti lasciare le auto in qualsiasi modo. E’ bene ricordare che le conseguenze della violazione della quiete e dell’interesse pubblico possono essere imputate anche al gestore del locale frequentato da avventori che poi, in massa, stazionano davanti all’esercizio producendo schiamazzi e confusione anche a tarda ora, a discapito della quiete e dell’interesse pubblico. Gli obblighi in capo ai gestori dei locali, previsti dalle vigenti disposizioni in materia di orari, sono posti anche al fine di prevenire condizioni di disturbo alla quiete pubblica e, comunque, al fine di promuovere comportamenti atti a favorire il rispetto della convivenza civile e a migliorare la vivibilità nei centri urbani. Gli assembramenti di numerosi avventori all’esterno di uno o più locali agevolano al contrario comportamenti pregiudizievoli degli interessi pubblici tutelati. Tutto ciò può comportare provvedimenti amministrativi che possono prevedere anche la chiusura temporanea del locale all’esterno del quale si manifestino tali comportamenti. Le pattuglie intervenute hanno identificato 30 persone, controllato 25 mezzi ed elevato 31 contravvenzioni al codice della strada, principalmente per sosta negli attraversamenti pedonali e sui marciapiedi.

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Cronaca

Gela: la Polizia rastrella il lungomare senza regole

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Con la bella stagione il lungomare è preso d’assalto ed esplode il fenomeno della sosta senza regole.

Rastrellato dalla Polizia il lungomare di Gela. Battuto palmo a palmo la scorsa notte da uomini e mezzi del commissariato.

La stretta arriva dopo che lo scorso fine settimana il lungomare è stato teatro di una incontrollata sosta selvaggia denunciata dagli utenti del popolo social con decine di foto postate di mezzi posteggiati sui marciapiedi, nelle piazze, sulle strisce e da mezzi non autorizzati negli stalli riservati ai diversamente abili.

Un centinaio le infrazioni rilevate e le multe comminate. Un massiccio intervento da parte della polizia con l’obiettivo di ristabilire ordine e sicurezza. Sei le pattuglie del distaccamento di via Zucchetto e due i mezzi della Polizia Municipale impegnati nel controllo di veicoli, documenti e comportamenti alla guida.

Gli uomini del commissariato hanno accertato la presenza di parcheggi in doppia fila, sulle strisce pedonali e in prossimità degli accessi al mare riservati. L’intervento mira a scoraggiare comportamenti irresponsabili che mettono a rischio la sicurezza di residenti e pedoni. L’operazione ha ricevuto l’apprezzamento di molti cittadini a cui la presenza delle pattuglie non è passata inosservata.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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