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Le consigliere Ascia, Farruggia e Giudice non firmano la mozione di sfiducia

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Città alla deriva sociale ed economica, momento difficile: no alla mozione di sfiducia al buio.

Le tre consigliere d’opposizione Alessandra Ascia del movimento Rinnova, la pentastellata Virginia Farruggia e l’indipendente di sinistra  Paola  Giudice  continueranno a fare opposizione dura a Greco ma non apporranno la  loro firma alla mozione di sfiducia  accodandosi al centrodestra che sta all’opposizione.

Prima le forze di centrodestra che a Gela sono spaccate, a Palermo e Roma no, chiariscano la loro posizione. In una lunga nota le tre consigliere spiegano come sono andate le cose relativamente alla predisposizione della mozione.

<Per noi – dicono – la mozione di sfiducia è nata, circa due settimane fa, per contrastare un bilancio di previsione, predisposto e approvato dalla giunta Greco, che ha poi ricevuto un parere negativo da parte dei revisori dei conti. Bilancio per noi da bocciare. Le dimissioni del dirigente preposto proprio al bilancio, la proposta di correttivi inevitabili allo stesso, la crisi evidente di un’amministrazione che non sembra essere in grado di trovare strumenti per ovviare ad una crisi finanziaria comunale palese, ci dicono che noi, primi fautori di una possibile proposta di sfiducia basata proprio sulla non adeguatezza del bilancio, abbiamo ottenuto l’obiettivo di garantire che vi sia uno strumento legittimo, come appunto il bilancio, senza gravare ancora una volta sui cittadini, a causa delle scelte sbagliate del primo cittadino>.

. <Lo strumento della sfiducia – evidenziano – è una cosa seria e per questo chiediamo ai gruppi politici che l’hanno firmata  di fare chiarezza rispetto alla posizione politica dei loro referenti regionali e nazionali con l’amministrazione comunale, con la quale, ricordiamo, hanno condiviso e/o condividono la gestione di questa città>. Poi una feroce critica al Pd: <Non capiamo, poi, la posizione del PD, che firma la mozione di sfiducia, con la Lega e Fratelli d’Italia ad un sindaco che prima ha supportato in campagna elettorale, con il quale ha governato per i primi due anni e con il quale ha sempre cercato un punto di contatto, ma che dice di vedere un futuro politico con una coalizione progressista come la nostra, dimostrando ancora una volta una visione politica confusa come quella degli ultimi anni>.

Le tre consigliere annunciano che continueranno a fare un’opposizione intransigente di fronte ad atti, come l’ultimo bilancio, assolutamente lesivi per gli interessi della nostra comunità.  Non voteranno in aula questo bilancio che è fallimentare, come lo è è la gestione di questa amministrazione.

 <La mozione di sfiducia – concludono – è un atto che va ben misurato perché implica, poi, una scelta politica da parte della Regione sulla gestione commissariale Gestione di cui non si intravede una direzione chiara a vantaggio dei cittadini, vista, come in precedenza rilevato, l’assenza totale di una proiezione politica a medio e lungo termine di un centro destra spaccato a livello locale Chi afferma il contrario e punta ad una sfiducia al buio, nascondendo, probabilmente, dietro il sostegno a questa mozione alleanze già confezionate contro l’interesse dei cittadini>

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Elezioni provinciali:urne chiuse,in 14 non si sono presentati

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È calato il sipario sulle elezioni di secondo livello per la guida dell’ex Provincia di Caltanissetta. Domani l’ente sarà guidato da uno dei tre candidati alla carica di presidente: il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano e il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.Quest’ultimo in caso di elezione resterà in carica un anno e mezzo e si dimetterà dalla presidenza dell’Ati idrico.

Altissima la percentuale di votanti: su 314 aventi diritto non sono andati a votare in 14. Di questi si sa finora che 2 sono di San Caltaldo e 1 di Butera.In 300 hanno determinato la guida della provincia che ritorna ad essere politica dopo oltre 10 anni.

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Gelesi al voto al 100%

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I 24 consiglieri gelesi hanno votato tutti per il presidente e il consiglio provinciale. Si è raggiunta la percentuale del 100%. Il voto dei rappresentanti dei Comuni di Catanissetta e Gela ha il “massimo peso”.Hanno votato tutti per Di Stefano? In linea teorica il sindaco dovrebbe ricevere da Gela 6 voti dal Pd, 4 dal M 5S e 5 da Una buona idea ma se ne prevedono di più. Uno arriva da Italia viva e almeno altri due potrebbe raccoglierli dall’opposizione consiliare.

Ad un’ora dalla chiusura delle urne avevano votato 287 aventi diritto su 314. Con i politici al voto e con questo tipo di elezione in cui peraltro il voto è segreto ma si fa per dire, non ci sono e non ci possono essere casi di diserzione delle urne.

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L’arte che “inquieta”: inaugurata al Padiglione off la mostra “Deactivate / Disinnescare 2025” di Siracusa Orlando

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Tre stanze del Padiglione off del Civico 111 dedicate a “Deactivate / Disinnescare 2025”, mostra di Alfonso Siracusa Orlando artista di Siculiana che indaga temi come il complottismo, la manipolazione mediatica, la percezione della realtà.

Una rappresentazione della realtà che rivela linguaggi criptici e sottotesti della narrazione mainstream, destruttrando personaggi iconici della mediaticità come Trump, Musk e la regina Elisabetta. «Mi piacerebbe che lo spettatore – dice Alfonso Siracusa Orlando – venisse inquietato dalla visione della mostra, la realtà è molto più pesante della sua rappresentazione».

Curatore della mostra è Danilo Samuele Mendola: “Deactivate / Disinnescare 2025” fino al prossimo 8 giugno e visitabile nei giorni di giovedì, venerdì e sabato dalle 17.30 alle 20. Si arricchisce così di nuove opere e installazioni il Padiglione off della quadriennale transdisciplinare sulla Sicilia di Farm cultural park “Abbiamo tutto Manca il resto”.

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