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Le criticità della Scuola Secondaria di Primo grado alla Verga

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Il dott. Filippo Ciancio, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Caltanissetta ed Enna, presso l’IC “G. Verga” di Gela, ha voluto avviare un’azione di aggiornamento sul tema dell’Orientamento nella transizione dalla Scuola Secondaria di Primo Grado al Secondo Grado. Essendo la scuola l’unica istituzione che, in base ad una precisa obbligazione con la società civile, deve assicurare a ‘tutti’ gli alunni il successo formativo.


L’incontro, rivolto ai Dirigenti Scolastici e ai docenti delle Scuole Secondarie di Primo Grado delle province di Caltanissetta ed Enna, è partito dalla analisi delle criticità della scuola secondaria di I grado (ex scuola media) come attualmente disegnata, precisando che una strada, non l’unica, per migliorarla è proprio l’impianto del nuovo orientamento introdotto col D.M. 328/22 – Adozione delle Linee guida per l’orientamento, relative alla riforma 1.4 “Riforma del sistema di orientamento”, nell’ambito della
Missione 4 – Componente 1- del PNRR. Con l’occasione è stata fatta un’analisi dell’incredibile mismatch tra domanda e offerta nel mondo del lavoro, dell’occupabilità dei diplomati in relazione ai titoli di studio acquisiti, dei fabbisogni di professionisti in Italia nel prossimo quinquennio. Il dott. Ciancio, statistiche alla mano, ha sottolineato la triste evidenza che l’Italia è sostanzialmente fanalino di coda tra
le nazioni europee riguardo il tasso di disoccupazione dei giovani che pur hanno acquisito un diploma, il che prova l’inefficienza dell’attuale sistema di orientamento scolastico.


L’evento è stato un intenso momento di riflessione su come funziona ancora oggi la “scuola media” e su come deve cambiare per migliorarne la qualità degli apprendimenti per accrescere le competenze
culturali di base degli alunni, nella prospettiva del pieno sviluppo della persona, al fine di assicurare a ‘tutti’ gli studenti un concreto futuro.

” I recenti Rapporti su questo segmento scolastico della Fondazione Agnelli, che si basano
sull’osservazione delle competenze degli studenti, sull’analisi dei loro risultati scolastici e come questi siano influenzati dai divari sociali territoriali e di genere – ha spiegato il Dirigente dell’Ufficio VI, Dott.Filippo Ciancio – e su come i ragazzi vivono la scuola e sul loro benessere, ha evidenziato come la qualità degli apprendimenti dopo la scuola primaria diminuisce
in modo significativo durante i tre anni successivi, mentre aumentano anche le diverse forme di
diseguaglianza nei risultati in base all’origine socio-culturale degli studenti. Il dato più preoccupante è che dal 2011 al 2021, a distanza di un decennio, le criticità appaiono peggiorate. In particolare, il divario è particolarmente evidente per gli studenti figli di genitori con un titolo di studio di licenza elementare e/o media e per chi vive nel nostro mezzogiorno. Anche le analisi internazionali confermano peraltro
questo andamento.


Alla luce di questo, durante l’incontro i dirigenti si sono interrogati su come doverosamente intervenire per migliorare l’efficacia formativa di questo segmento scolastico, nell’ottica di far acquisire ai discenti la consapevolezza delle proprie capacità ed inclinazioni, ed orientarli verso le scuole secondarie di II grado,
tutte di pari dignità, che rispondano maggiormente alle loro naturali inclinazioni.


Le nuove ricerche sulla scuola media suggeriscono di avviare un profondo rinnovamento, elevando la
qualità della didattica, riducendo l’attività frontale a favore dei compiti di gruppo laboratoriali, più
coerenti con l’evoluzione cognitiva degli adolescenti, estendendo il tempo scuola per favorire lo sviluppo delle competenze trasversali e strutturare percorsi di orientamento ad hoc in raccordo con le scuole secondarie di II grado.

Per migliorare in generale la qualità degli apprendimenti occorre però, innanzi
tutto, ridurre le disuguaglianze, curando i soggetti più fragili, orientandoli a scelte più consapevoli.
Dal dibattito è emerso che un adeguato orientamento scolastico, per gli studenti di tutti gli ordini e gradi di scuola, per i docenti, per le famiglie e i diversi attori istituzionali e sociali con i quali lo studente interagisce, sin dalla più giovane età, può rappresentare la chiave di volta.

Un orientamento scolastico che inizi sin dalla scuola dell’infanzia, quale sostegno alla fiducia, all’autostima, all’impegno, alle motivazioni, al riconoscimento dei talenti e delle attitudini, favorisce il superamento delle difficoltà
presenti nel processo di apprendimento

Come Soluzione il nuovo regolamento PNRR sull’orientamento prevede la realizzazione di “campus formativi”, attraverso reti di coordinamento fra istituzioni scolastiche e formative, che vedono compresenti tutti i percorsi secondari, al fine di ottimizzare le iniziative che facilitino l’accompagnamento personalizzato e i passaggi orizzontali fra percorsi formativi diversi. Per questo motivo è indispensabile che le scuole del 1° ciclo costituiscano reti con quelle di 2° ciclo, affinché gli alunni siano ampiamente informati sull’offerta formativa del territorio e sulle relative prospettive occupazionali a breve o lungo termine.


A Gela abbiamo un esempio virtuoso di scuole dei due cicli scolastici che hanno costituito una rete per l’orientamento. Sulla base delle buone pratiche sperimentate sia dalla rete di scuole del Comune di Gela che di altre scuole che hanno progettato efficaci percorsi di orientamento, l’Ambito Territoriale di Caltanissetta ed Enna si impegna a definire e proporre alle scuole protocolli operativi sull’orientamento che potranno essere adottati nelle due province.


Ovviamente il presupposto è che tutti gli insegnanti della scuola media conoscano in maniera approfondita l’offerta formativa presente nel territorio e i settori di maggiore richiesta di professionisti, per poter formulare il miglior consiglio orientativo che aiuti il singolo alunno nella scelta del suo futuro di cittadino consapevole. Consiglio basato su criteri oggettivi, basato sulle potenzialità e le inclinazioni
dello studente. La comunità educante, in particolare, deve avere una grande attenzione verso gli alunni più fragili, nei quali sviluppare un’adeguata consapevolezza delle proprie potenzialità.

Altrimenti “La scuola si comporterebbe come un ospedale che cura i sani anziché occuparsi dei malati” (Don Milani).
È facile seguire un ragazzo maturo e con le idee chiare, mentre il difficile compito del Docente è quello di aiutare quello studente che ancora non sa cosa deve fare nella sua vita, a trovare la sua strada, a capire le proprie tendenze, a scoprire attraverso le attività laboratoriali le sue capacità e i suoi interessi, quindi prendere una decisione consapevole per il suo futuro.
La scuola deve sapere offrire a tutti una quantità infinita di Esperienze Formative, che li guideranno nel loro itinerario formativo futuro

Per concludere, appare un obbligo indefettibile che la scuola media, al fine di trasformare gli alunni in
cittadini consapevoli, adotti tutte le più moderne strategie educative per migliorare la qualità degli
apprendimenti, orientando gli alunni, secondo le loro potenzialità e inclinazioni, alla scelta consapevole del successivo percorso scolastico di apprendimento. “

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“Maggio a Bitalemi”: cominciato il Mese Mariano

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Con il tradizionale pellegrinaggio notturno hanno preso il via le iniziative per il Mese Mariano 2025: “Maggio a Bitalemi” rappresenta ormai un momento molto sentito dalla comunità e da tanti fedeli che ogni giorno possono recarsi in preghiera alla cappella, che sarà aperta tutti i giorni del mese dalle 7 alle 21.

In particolare, saranno molto partecipati tre appuntamenti: il 13 maggio dedicato a Nostra Signora di Fatima, il 26 maggio giorno di Maria aiuto dei cristiani ed il 31 maggio la Visitazione della Vergine Maria. A darne notizia è il referente don Lino Di Dio, vicario foraneo.

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È morto Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore

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È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.

Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.

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Prosegue la pulizia delle aree verdi nelle aree archeologiche

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Prosegue la pulizia delle aree verdi della zone archeologiche cittadine. Grazie ad una convenzione che l’Amministrazione comunale ha attuato con la direzione del Parco Archeologico, sono riprese le attività di pulizia delle zone di maggiore attrazione turistica.

Particolare attenzione è stata rivolta all’Acropoli, ai Bagni Greci ed alle Mura Timoleontee. L’obiettivo è quello di rendere maggiormente fruibili i siti archeologici con un massiccio intervento di decoro urbano. “Non potevamo sottrarci – hanno detto gli assessori all’Ambiente Peppe Fava e al turismo Romina Morselli  – perché consci delle difficoltà del Parco Archeologico che non dispone di risorse sia umane che economiche adeguate.

Il Comune, benché in dissesto finanziario, sta facendo tutti gli sforzi possibili per mantenere il decoro dei nostri siti e grazie agli operatori Ghelas stiamo intervenendo in maniera imporante”.“Faccio appello ed auspico – conclude l’assessore Morselli – che la deputazione regionale di centrodestra si faccia promotore di interventi presso l’assessorato regionale ai Beni Culturali,  affinché il Parco possa disporre di maggiori risorse”

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