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Cronaca

Lettera dell’ opposizione al Presidente dell’Ars

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I rappresentanti delle forze di opposizione all’Ars Nuccio Di Paola (M5S), Giuseppe Lupo (Pd) e Claudio Fava (Cento Passi) hanno inviato una lettera al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè chiedendo che martedì 18 gennaio la seduta d’aula sia dedicata ad un dibattito d’aula, alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci, alla luce delle sue recenti dichiarazioni che hanno determinato una situazione di caos istituzionale e di incertezza politica in Sicilia.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA INVIATA AL PRESIDENTE DELL’ARS

​Egregio presidente,

a conclusione della seduta n. 313 del 12 gennaio, durante la quale si è proceduto all’elezione ed alla proclamazione dei delegati per l’elezione del presidente della Repubblica, il presidente della Regione Nello Musumeci ha chiesto la parola e la presidenza dell’Ars ha invece chiuso la seduta con l’assicurazione che l’avrebbe riaperta nel giro di pochi minuti, consentendo solo allora l’intervento del presidente della Regione. Ma alla riapertura dei lavori, di fatto, la seduta non si è mai svolta se non per comunicare il rinvio al 18 gennaio.

In quella stessa giornata il presidente della Regione, dopo aver ventilato in aula le proprie dimissioni, ha diffuso attraverso i social una comunicazione nella quale ha dichiarato l’intenzione di “azzerare la giunta”, riferendo inoltre di avere subito un “atto di intimidazione” da parte di alcuni deputati definiti “disertori e ricattatori”, e di avere respinto “pressioni e tentativi di condizionamento” dai contorni non chiariti.

È evidente come si sia determinata una situazione di caos istituzionale e di grave incertezza politica che pesa sul presente e sul futuro della Sicilia, già alle prese con una fase delicatissima dovuta alla pandemia.

Alla luce di ciò riteniamo imprescindibile che i lavori d’aula di martedì 18 gennaio riprendano con le comunicazioni del presidente della Regione sulla crisi di governo. Chiediamo inoltre che a seguire, nella stessa giornata di martedì, si svolga un dibattito d’aula

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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