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L’Udc: “Ora bisogna affrontare tante sfide”

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Soddisfatta l’Udc per la chiusura della crisi politica. Ora è ritornato il sereno e si può pensare alle tante sfide da affrontare. In una nota il Coordinatore Regionale Decio Terrana, il Coordinatore Provinciale Silvio Scichilone e il Coordinatore Cittadino Salvatore Incardona esprimono apprezzamento per la ricomposizione della Giunta del Comune di Gela. Sostengono che ” il Sindaco Lucio Greco pur operando in un contesto di difficoltà oggettive, ha saputo ritrovare la compattezza della compagine di maggioranza, assicurando alla città di Gela un percorso di continuità amministrativa necessario a non vanificare l’importante lavoro svolto in questi anni. Il confronto in questo periodo di verifica è stato intenso, a tratti anche aspro ma certamente utile ad appianare divergenze e contrasti che nel corso degli ultimi mesi rischiavano di distogliere l’azione politica-amministrativa dalle reali esigenze della città”.

Ed ancora: il nostro Partito, in tutte le sue articolazioni, ha mantenuto una interlocuzione aperta, trasparente, dialogante ma anche ferma nel rivendicare i risultati raggiunti dall’Assessore Danilo Giordano e la linearità dimostrata costantemente dal Capogruppo Salvatore Incardona con la sua presenza propositiva in Consiglio Comunale.
Gela, grazie all’impegno e alla professionalità dell’Assessore Giordano, ha potuto avere un Bilancio di Previsione approvato i primi di agosto, rompendo così una tradizione negativa che ha visto, per decenni, la città disporre di questo fondamentale strumento contabile quasi sempre a fine anno.
In queste settimane di confronto serrato è stato prezioso il lavoro politico del Coordinatore regionale Decio Terrana, con impegno e pragmatismo ha esercitato un’azione di dialogo costante e convincente per la ricomposizione del quadro politico locale.
L’UDC continuerà a mantenere la sua linea collaborativa, di impegno e di continuo interesse per la città di Gela, oggi con maggior slancio e convinzione il Coordinatore Provinciale insieme all’On. Decio Terrana e al Capogruppo Salvatore Incardona cercherà di essere ancora più incisivo e disponibile per affrontare le tante necessità e richieste di Gela con il Governo Regionale e quello Nazionale attraverso i nostri rappresentanti Istituzionali.
Ci attendono sfide decisive per la Città – dal progetto ex Ciliegino alla candidatura di Gela a centro nazionale per l’Idrogeno, dalla questione rifiuti all’acqua per le campagne, dai progetti da finanziare all’area di crisi complessa, dagli investimenti ENI all’utilizzo della ZES solo per citarne alcuni – l’UDC con la sua rappresentanza assessoriale e consiliare insieme ai vertici del partito provinciale e regionale sarà a fianco di tutta l’Amministrazione Comunale per vincere queste fondamentali sfide per Gela.
Auguro al Sindaco e a tutti gli Assessori un buon e proficuo lavoro, certo che insieme al Consiglio Comunale e alle forze politiche di maggioranza riusciremo a dare una buona amministrazione ai Cittadini gelesi.

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Cronaca

La promozione dei valori della democrazia

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Dal prof.Nuccio Mulè riceviamo e pubblichiamo:

La constatazione negli ultimi decenni di vedere manifestazioni pubbliche commemorative non sentite e sempre più disertate, appannaggio solo delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, sembra dimostrare che la nostra città è di fronte ad un’arretratezza culturale in cui la storia nazionale e, peggio ancora, quella locale pagano lo scotto di un disinteresse atavico delle istituzioni con la Scuola in primo piano che, soprattutto come sistema formativo, ha fatto e fa poco e niente per divulgare e far conoscere ai giovani la storia locale ma anche quella nazionale riferita in particolare alla Seconda Guerra Mondiale. 

Scuola che, al di là di rari casi nell’ambito delle direttive ministeriali, secondo il parere dello scrivente, ha fatto poco per promuovere i valori della democrazia, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’educazione ambientale. E la recente reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole ne è una dimostrazione, si spera solo che non faccia la stessa fine di quella che c’era prima, considerata spesso opzionale.


La scuola, oltre alla famiglia, nella sua azione formativa dovrebbe considerare primario il compito di formare il cittadino secondo i fondamenti di una civile convivenza e secondo i dettami della Costituzione i cui valori purtroppo oggi risultano sconosciuti e dimenticati dai più, docenti compresi.



La Costituzione, nata dalla Resistenza, al di là della contiguità temporale, ha avuto un sedimento culturale che è maturato grazie alle diverse esperienze di tre generazioni, oltre al fatto che essa deve la sua struttura e il suo spirito alle diverse matrici ideologiche dell’antifascismo. Antifascismo che, visti i rigurgiti fascisti di oggi, sarebbe opportuno rafforzare e rivivificare in tutte le sue componenti.


Una situazione poco studiata se non trascurata dalla storiografia ufficiale, è quella relativa all’attività dei Comitati di Liberazione Nazionale nel territorio siciliano, alla pari degli altri operanti nella Penisola, che ebbero una proficua operosità sia a Palermo che in tutti i centri dell’Isola, Gela compresa, con un notevole contributo alla rinascita della democrazia. 
Quindi, sarebbe opportuno ed efficace che quanto accaduto a Gela in quel periodo diventasse oggetto di studio e di ricerca, non fosse altro per avere un quadro storico più ampio sul contributo della città alla causa nazionale della Liberazione.
Negli archivi degli istituti storici presenti in molte regioni d’Italia si riscontrano centinaia di migliaia di nominativi che parteciparono alla Resistenza a partire dagli anni Quaranta, in particolare in quello dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in Piemonte con una lista di quasi centomila nominativi.  

Nell’archivio del DGA (Direzione Generale Archivi) del Ministero della Cultura, alla voce “I Partigiani d’Italia - Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza”, si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in tutte le regioni italiane a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda la Sicilia tali elenchi contengono 6.554 nominativi di partigiani ripartiti nelle nove province: Palermo con 1.619, Catania con 1.101, Messina con 1.082, Agrigento con 613, Caltanissetta con 419, Trapani con 542, Enna con 364, Siracusa con 466 e Ragusa con 348. Per il Comune di Gela compaiono 60 nominativi a cui se ne aggiungono altri 20 della ricerca dello scrivente, portando il numero totale, certamente non definitivo, a 80 partigiani gelesi di cui tre donne: Angela Crapanzano, Rosaria Felici e Angela Puzzo.

Infine, un capitolo a parte è rappresentato dai gelesi antifascisti che in diverso modo durante il regime operarono a Gela e in collegamento con diversi esponenti in altre città; il loro numero fino ad oggi arriva a 57, tra essi si citano oltre all’On. Salvatore Aldisio, il Prof. Vincenzo Giunta, l’anarchico Gaetano Di Bartolo Milana e gli insegnanti Giovanni Mangione, Rocco Tignino e Gina Pane.

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