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Malluzzo ha lavorato bene, il suo posto in Giunta non è in bilico

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L’ assessore Malluzzo ha lavorato bene.Il suo posto in giunta non è i  forse.Questa mattina si sono incontrati il Sindaco di Gela, Lucio Greco, e i neo coordinatori di Italia Viva, Rochelio Pizzardi e Nadia Di Francesco. Al centro del confronto i problemi  della città, ma anche la posizione dell’assessore Cristian Malluzzo, il quale, di recente, ha aderito al partito.Sindaco e vertici di Italia viva hanno diffuso una nota congiunta 
Eccone il contenuto: “Alla base di questa amministrazione c’è, da sempre, un progetto civico che ha tratto spunto dalle gravi e pesanti emergenze della città e che è nato per risolverle, attraverso un programma elettorale elaborato ad hoc. Chi lo ha condiviso e lo ha sposato ha messo al primo posto le problematiche di Gela, accantonando i colori politici e gli interessi partitici. I gruppi di PD e Forza Italia, vale la pena ricordarlo, si sono costituiti dopo le elezioni. Il fatto che l’assessore Cristian Malluzzo abbia aderito a Italia Viva riteniamo che non pregiudichi in alcun modo la sua permanenza in giunta, e chi obietta o fa polemica su questo forse dimentica che stiamo parlando di un movimento che non poteva appoggiare il Sindaco Greco, semplicemente perchè ancora non esisteva. L’assessore Malluzzo, semmai, può essere un valore aggiunto, perchè voce di un partito che vanta rappresentanti di alto livello sia nel Governo Centrale che tra la deputazione regionale. Non ci sono motivi ostativi, dunque, alla sua presenza nella squadra assessoriale, purchè si continui a lavorare per la risoluzione dei problemi e per il rilancio dell’immagine di Gela. D’altronde, in un momento di grave crisi come quello che stiamo vivendo, sarebbe inspiegabile e persino imperdonabile non accettare la collaborazione di chi si vuole spendere per il bene della collettività. E’ compito di un Sindaco utilizzare le migliori energie che possano contribuire alla rinascita della città”.

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Ok a debito con il canile e la lotta al randagismo resta all’anno zero

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Con 14 voti favorevoli e 2 astenuti il consiglio comunale ha approvato un debito fuori bilancio di circa 150 mila euro con il canile di San Cataldo per il ricovero dei cani randagi accalappiati nel territorio.

È stata l’occasione per parlare di randagismo e di come il problema viene affrontato. E come è noto è un problema irrisolto. Durante il dibattito è emerso che molti dei cani ricoverati sono stati abbandonati dai proprietari. Bisognerebbe controllare se i proprietari effettuano la microchippatura del cane entro i tre mesi e fare le multe. Ma i vigili che dovrebbero avere lo strumento per i controlli sono in numero insufficiente per fare anche questo.Il consigliere Pellegrino ha chiesto se sono stati individuati e multati i proprietari di cani con microchip ricoverati al canile. Ha auspicato i controlli e le multe perché toccare le tasche dei cittadini quando sbagliano funziona da educazione civica

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Domenica dei talenti gelesi: debutto di Ryan Greco al “Collegio”

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Domenica dominata dai giovani talenti gelesi in Tv. Nel pomeriggio l’ingresso di Francesco Guarneri in arte Holy Francisco nella classe di Amici di Maria   De Filippi. In serata un altro gelese il  quindicenne Ryan Greco ha debuttato nel programma “Il collegio “di Rai2.

Il  docu reality è alla sua  ottava edizione e si articolerà in sei puntate nel corso delle quali i 23  allievi ammessi della classe dovranno impegnarsi  per ottenere l’unica borsa di studio negli Stati Uniti. Il format sarà   ambientato nel 2001.

<Sono campione di karate e anche di stile> – ha detto di sé  Rocco Ryan Greco. Si è  definito un ragazzo egocentrico, un playboy che si distingue sempre dalla massa e ama vestirsi bene. In futuro sogna di entrare nelle forze armate.

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Attualità

In ricordo del Giudice Saetta e del figlio, assassinati dalla mafia

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Una rappresentanza della Polizia di Stato e dei Carabinieri ha partecipato oggi alla deposizione della corona d’alloro alla Stele eretta sul luogo dell’omicidio del Giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano.

Il Giudice, insieme con il figlio, fu assassinato da Cosa nostra intorno alla mezzanotte del 25 settembre 1988, sulla Strada Statale 640 Agrigento-Caltanissetta, all’altezza del viadotto Giulfo, nell’agro nisseno.

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