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Malluzzo sulla Dad: “questo è un gioco al massacro; non ci stiamo più”

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Sulla vicenda Dad: “Siamo sempre stati a favore della collaborazione, della sinergia e del dialogo, ma che adesso l’ASP vada in radio a rispondere in maniera vaga sulle responsabilità inerenti la chiusura delle scuole, o addirittura a scaricare su di noi le colpe, non è accettabile. A questo gioco al massacro non ci stiamo più. La stragrande maggioranza della popolazione scolastica vuole la DAD, le aule sono comunque vuote, e noi amministratori già dal 15 aprile eravamo pronti ad attivare la didattica a distanza per tutti, ma ad oggi, 29 aprile, non abbiamo il parere favorevole dell’ASP, che è, lo ricordiamo, obbligatorio e preventivo.

Quando il Sindaco, finalmente, avrà sulla sua scrivania il documento con quel parere, emetterà l’ordinanza di chiusura, che spetta a lui, nessuno ha mai detto il contrario o ha messo in dubbio che fosse di competenza dell’ASP. Qualcuno ha volutamente creato una enorme confusione, quando sarebbe bastato che l’ASP ci mandasse una mail mettendo per iscritto che, analizzati i numeri, era il caso di chiudere le scuole. Invece, nonostante tre note inviate dal Sindaco dal 15 al 23 aprile, ci è stato ripetuto che la situazione era sotto controllo, che i dati erano certificati e attendibili e che non c’erano i numeri per chiudere. Affermazioni reiterate anche durante l’incontro del 27 aprile in Prefettura.

Quindi, l’ing. Caltagirone parli in modo chiaro. I loro ritardi nelle comunicazioni sono denunciati da una intera popolazione, non solo dal Sindaco e dai dirigenti scolastici. L’impressione è che, nonostante gli sforzi e il grande lavoro portato avanti da tutto il personale, manchi una cabina di regia capace di mettere i vari settori in comunicazione tra di loro. Il dipartimento di prevenzione, infatti, su indicazione dell’assessorato regionale alla sanità, è quello che materialmente deve monitorare l’andamento della situazione nelle scuole, e poi comunicarlo per le relative decisioni. Purtroppo, però, ci sono delle evidenti difficoltà, e sarebbe più apprezzabile se, invece di negarlo, ci dicessero che si sta lavorando per risolvere i problemi.

Il Sindaco sta cercando solo di fare il suo dovere in un labirinto fatto di leggi, ordinanze, delibere, circolari e regolamenti. Sulle competenze e sui passaggi istituzionali non si scherza, e l’amministrazione Greco ha sempre fatto tutto alla lettera. La si smetta, quindi, di alimentare tensioni sociali. Noi rispettiamo le norme, e lo testimoniano tutte le ordinanze emesse in questi mesi di emergenza sanitaria. Ogni parola è stata scritta dopo aver interloquito con Prefettura e ASP, e dimostrazione ne sono i pareri allegati. Ad oggi, quindi, siamo impossibilitati a chiudere le scuole in assenza del parere favorevole dell’ASP, e questo la città lo deve sapere in maniera chiara. Noi non abbiamo paura di prendere decisioni, ci assumiamo la paternità di ogni provvedimento, ma non siamo sceriffi: tutto dev’essere fatto a norma di legge.

Sottolineo, infine, che dal 3 maggio partirà una nuova, massiccia campagna di screening destinata alla popolazione scolastica. I calendari sono già stati predisposti e inviati ai dirigenti, e in quei 2-3 giorni di monitoraggio le scuole saranno chiuse, in modo da attendere l’esito dei tamponi e programmare un rientro sicuro per tutti.

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Attualità

Macchitella Lab vince un premio di Architettura ma l’edificio resta chiuso

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Macchitella Lab – Ex Casa Albergo, nel quartiere Macchitella a Gela, progetto degli architetti gelesi Vincenzo Castellana e Rosanna Zafarana, ha vinto il
premio IN/ARCHITETTURA Sicilia 2023
nella categoria “Riuso all’intervento”, con la committenza di ENI e l’esecuzione a
cura dell’impresa Russello spa.


L’iniziativa dei premi IN/ARCHITETTURA 2023 promossi da IN/Arch, Ance con Archilovers con il patrocinio di Anci, CNAPPC, si inserisce nella lunga tradizione dei Premi IN/Arch che hanno
come obiettivo prioritario quello di promuovere – con il coinvolgimento di una vasta gamma di interessi culturali, civili, professionali ed economici – il valore dell’opera costruita intesa come
esito della partecipazione di soggetti diversi: dal committente agli imprenditori, ai produttori di componenti, ai progettisti.


La cerimonia pubblica per la consegna del Premio, che consiste in una targa all’opera, si è svolta ieri presso Radicepura (Giarre) a partire dalle 15.30.Hanno ritirato il premio l’architetto Vincenzo Castellana con Rosanna Zafarana, Fabrizio Russello per
l’impresa Russello spa e Claudia Di Marco per ENI.


Il progetto – Macchitella Lab
L’Ex casa albergo Eni nel quartiere Macchitella a Gela, nasce per ospitare il personale dell’expetrolchimico. Il progetto del MACCHITELLA LAB si inquadra nell’ambito degli interventi per lo
sviluppo sostenibile di rigenerazione urbana della città.Trasforma la struttura in spazio di coworking con laboratori, uffici, caffetteria e luoghi di.aggregazione, predisponendosi come un moderno incubatore di imprese e Startup.
Il progetto, di fatto, reinterpreta la tipologia ricorrente nella zona: residenze a blocchi (palazzine). La percezione, in tal modo, transita da edificio residenziale a tema architettonico
collettivo. L’attacco a terra dell’edificio viene ridisegnato attraverso l’eliminazione del primo ordine che.genera una doppia altezza e determina un alleggerimento del blocco, dando vita al sistema di
luci-ombre. Frutto di ricerca e attenzione è il sistema non complanare delle specchiature della doppia altezza che utilizza l’opportunità data dallo spessore della trave piatta dell’ordine intermedio eliminato per segmentare la frangia del prospetto delle vetrature restituendo ilgioco di riflessi sempre diversi tra loro.
L’involucro permeabile conferisce forte identità al blocco superiore e ridisegna l’archetipo dellacasa a faldina. Lo scheletro metallico modula i prospetti seguendone la struttura e avvolge l’edificio che, con Il fraseggio dei moduli compositivi di lamiera stirata, segue una partitura che vibra differentemente alla luce che vi permea. Tra i campi delle falde superiori trovano alloggio integrato i pannelli fotovoltaici. La preesistenza viene così recuperata nella sua immagine complessiva portando verso un concetto del non finito, attraverso l’uso di intonaci a vista. Contestualmente il sistema
trasparente ne ridisegna l’involucro e conferisce una inedita lettura.I setti del primo ordine che definiscono l’attacco a terra, compenetrano il rapporto interno esterno rimandando, così, all’apertura simbolica verso la città.

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Settimana nazionale della dislessia, ad ottobre due eventi in provincia: c’è anche Gela

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Sono due gli appuntamenti previsti in provincia di Caltanissetta in occasione della Settimana nazionale della dislessia, in programma dal 2 all’8 ottobre prossimi. Il 3 ottobre alle 15.10 primo evento nel capoluogo nisseno, presso il teatro Margherita. A Gela invece la seconda iniziativa, fissata per il 6 ottobre alle 15.30 all’istituto comprensivo “Romagnoli”.

L’obiettivo dei due convegni è fare il punto della situazione sulle criticità nell’attuazione della legge 170/2010 nelle scuole italiane, sugli aspetti emotivi e sui profili cognitivi dei soggetti con Dsa. Saranno inoltre approfondite le ultime notizie relative alla ricerca scientifica sui trattamenti abilitativi della lettura.

“Dsa: dalla parte degli alunni” il tema dei due incontri, che s’inseriscono nella grande area tematica dell’intera Settimana, denominata “Leggere libera tutti – Diritti verso l’apprendimento”.

Presidente della sezione Aid di Caltanissetta è Marco Maria Leonardi, mentre la responsabile del laboratorio specialistico di Gela è Mariangela Tandurella, presidente dell’associazione Studenti sorridenti.

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Scuola Solito:un passo avanti e la palla passa ai revisori

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 Con molta fatica e diversi incontri carichi di tensione, gli assessori Romina Morselli e Mariangela Faraci, hanno ottenuto il parere positivo del dirigente del bilancio a scavalco Pino Erba (che lascerà il Comune tra qualche giorno) alla variazione di bilancio per i lavori della scuola Solito.

Ma questo non significa automaticamente che il collegio dei revisori farà lo stesso. Non è detto che la delibera sulla scuola Solito arrivi in  consiglio con il parere favorevole dei   revisori. Ci sono i finanziamenti ma non sono stati a suo tempo agganciati al bilancio. Così un’opera finanziata ed appaltata resta al palo e si rischia di perdere tutto. L’assessore Morselli non smette  di credere  che quel progetto possa essere salvato

<Non abbiamo mai mollato perché siamo certi della correttezza del nostro operato – ha commentato Romina Morselli – per noi la scuola Solito è sempre stata una priorità ma ci siamo trovati davanti a vicende burocratiche assai complesse e paradossali. Intanto è stato fatto un altro piccolo passo avanti>

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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