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Melfa’s Basket ultima…

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Nove e una dieci. Come otto e una nove e come sette ed una otto. Oramai non fa più tanta differenza. Semplicemente ad ogni partita basta assommare una unità al totale delle sconfitte consecutive incassate dalla Melfa’s Gela Basket. Un stillicidio. O, se preferite, un calvario agonistico.

La squadra cara al presidente Maurizio Melfa è ora ultima in classifica nel girone orientale del campionato regionale di serie C Silver di pallacanestro maschile. Dopo la sconfitta nell’anticipo di venerdì sera in casa dell’ex fanalino di coda, Orlandina Lab, anche questo traguardo negativo è stato raggiunto dal quintetto allenato da coach Salvatore Bernardo.

La formazione giovanile dell’Orlandina, dopo avere passeggiato nel match di andata al PalaLivatino (nel giorno della riapertura del palazzetto dello sport di proprietà della ex Provincia di Caltanissetta) si è regalata il bis, contro i gelesi, anche nella partita di ritorno giocata al PalaFantozzi di Capo d’Orlando. 73-63 il risultato finale con i giovanissimi paladini sempre avanti nel punteggio durante tutto il corso dei 40 minuti di gioco.

La Melfa’s Gela Basket ha ricalcato, sostanzialmente, il clichè oramai standard del suo rendimento. Ha, cioè, tenuto fino al tutto il terzo quarto, lasciando qualche chance aperta ad un insperato exploit, per poi crollare definitivamente nell’ultimo parziale di gara. Un problema fisico o un problema mentale?

Quale che sia il vero limite di questa squadra, tutto si può dire tranne che questo gruppo, costato anche tanto, fosse stato costruito per ritrovarsi, a tre giornate dal termine della regular-season, all’ultimo posto della graduatoria generale con ben dieci sconfitte consecutive sul groppone.

E adesso, obiettivamente, che qualcuno provi a fare qualche analisi più approfondita, e che esuli da arbitraggi infelici o assenze pesanti o, ancora, da sfortune varie, e che si traggano le opportune conseguenze per capire cosa è successo a questa squadra e a questa stagione che volge al termine, in casa Melfa’s Gela Basket, tra amarezze, delusioni e sconfitte a go-go arrivate come se grandinasse.
Franco Gallo

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Attualità

La musica di uno Stradivari del 1730 risuonerà al teatro Eschilo: “La cultura bene primario”

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Si avvicina un grande appuntamento culturale: venerdì 23 maggio alle 21 al teatro Eschilo si terrà il concerto “Armonie d’epoca”. La magia di un prezioso Stradivari per “l’incanto di un suono senza tempo”, per la prima volta a Gela. Si tratta di un pezzo unico, realizzato nella celebre liuteria di Cremona nel 1730. L’evento è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo di Città.

«La cultura è il bene primario ed essenziale – ha detto il regista ed ideatore dell’evento, Orazio Messina -. Un progetto che ho fortemente voluto realizzare a Gela, la prossima tappa a Napoli. Il prezioso violino Stradivari rappresenta un capolavoro di maestria e innovazione in tutto il mondo, ancora oggi. L’arte è un linguaggio universale di condivisione e crescita». Da remoto è intervenuto il presidente dell’Anlai Gualtiero Nicolini, uno degli esperti di liuteria più stimati a livello mondiale: «Si godrà della bellezza di uno strumento unico. La Sicilia con Catania è stata nell’Ottocento e nel Novecento uno dei centri della liuteria più importanti: tante botteghe costruivano strumenti che andavano in tutto il mondo».

L’amministrazione comunale patrocina l’evento. I biglietti sono disponibili gratuitamente al teatro tutti i giorni dalle 17 alle 20, sino ad esaurimento. L’organizzazione riserverà biglietti per gli studenti delle scuole e le associazioni. «Uno Stradivari a Gela è una grande opportunità culturale di livello assoluto – ha detto l’assessore ai beni culturali Romina Morselli -. Onorati come città di essere stati scelti per un’iniziativa di livello artistico».

Per la presidente del consiglio Paola Giudice ed il capogruppo del M5S Francesco Castellana il concerto rappresenta «un’occasione unica per ascoltare il suono e le armonie di questo meraviglioso strumento, tanto lontano ma tanto attuale. Siamo contenti di poter accogliere un evento di grandissimo spessore». È prevista a teatro una raccolta fondi per l’associazione “Ccsvi nella sclerosi multipla regione Sicilia”. 

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Una foto di gruppo, i sorrisi e lo slogan pro Terenziano:cosi il Pd cerca di nascondere i suoi malanni

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Una bella foto di gruppo dopo la riunione interna, i sorrisi e lo slogan “Tutti con Terenziano”: così il Pd tenta di disinnescare la bomba interna stentendo un velo sugli episodi degli ultimi giorni.

Gaetano Orlando non si sarebbe lamentato della guida della Ghelas e non avrebbe detto alla riunione dei capigruppo che il PD la convenzione della Ghelas la firma solo dopo che il sindaco nomina un nuovo amministratore

In sostanza i capigruppo di M5s e Una buona idea che erano presenti non hanno capito nulla.È la naturale deduzione che si fa di fronte al capogruppo Dem Orlando che invece nega ai suoi di aver fatto quelle considerazioni.Ma che Orlando non ha digerito ancora la mancata assegnazione della presidenza del consiglio, che poi ritiene che il PD debba esprimere la nuova guida della Ghelas è un dato che continua ad emergere.

Dopo gli stracci ( e non solo) volati tra esponenti della maggioranza, struttura commissariale, assessori e consiglieri confezionano con foto e sorrisi la versione del “tutto a posto, tutti con Terenziano”.La stessa di 4 giorni prima quando hanno chiesto un incontro con il sindaco che li ha ricevuti.Ma fino a quando i Dem riusciranno a non far scoppiare la pentola a pressione?

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Cronaca

La Cassazione:manca la prova della correlazione tra malformazioni e inquinamento prodotto dal petrolchimico

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La Cassazione con un’ordinanza depositata oggi ha respinto il ricorso presentato da un uomo ( e dai suoi familiari) che chiedeva alle società di Eni un risarcimento del danni patito per una malformazione congenita. I ricorrenti legavano la malformazione evidenziata alla nascita, nel 1992, all’inquinamento prodotto dalle attività industriali dell’allora petrolchimico nel sito di Gela.

Ma per la Cassazione manca la prova scientifica, ma anche solo statistica, di una correlazione tra l’inquinamento del petrolchimico di Gela la malformazione del ricorrente. Prima il tribunale di Gela (“mancato raggiungimento della prova”) e poi la Corte di appello di Caltanissetta avevano respinto le richieste di risarcimento. In particolare, il giudice di secondo grado, la cui motivazione oggi è stata oggi confermata dalla Suprema Corte, ha affermato che non vi è alcuna “certezza scientifica” che consente di correlare “la patologia sofferta dall’appellante alle sostanze nocive emesse dagli stabilimenti gelesi”, ma che è soltanto “possibile” collegare i due eventi.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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