Otto interventi di trattamento sanitario obbligatorio in otto giorni a fronte di incidenze decisamente meno ravvicinate nel tempo. Il dato emerge dal Centro di salute mentale di Gela diretto dallo specialista Guseppe Arancio.
Non aiuta a stagione estiva che spinge il malato di mente ad uscire ed a mettersi a confronto col mondo che lo circonda. Ma il fenomeno che mette in allarme è che la stragrande maggioranza di questi pazienti soffre di una patologia indotta dall’ uso di stupefacenti.
“Constatiamo, guardando ai casi che approdano al servizio sanitario – spega il dott Arancio – pazienti agitati che hanno una storia costellata dall’ uso di sostanze stupefacenti , specialmente cocaina, che esercitano un effetto deleterio sul sistema neurologico. Questo determina nel paziente una conseguenza ulteriormente negativa: nella soministrazione dei farmarci, i recettori sono ugali alla cocaina quindi la terapia non ha l’effetto che invece si ottiene in altri pazienti affetti dalla malattia mentale pura e non inquinata dall’uso di stupefacenti”.
Di fatto otto casi in otto giorni sono davvero tanti, segno che il mercato della droga è fiorente ed ha creato grandi danni.
Troppo facili da trovare, troppo ‘democratiche’ per il loro basso costo, troppo difficili da identificare per il continuo mutamento delle formule che le compongono. Cocaina, cannabis ‘rafforzata’ e anfetamine, in tutte le loro varianti, sono sempre più un dramma tra la popolazione giovanile. E così le dimissioni ospedaliere dai dipartimenti di salute mentale con diagnosi di disturbi mentali associati a disturbi da uso di sostanze (‘doppia diagnosi’), hanno avuto un incremento di oltre il 2% negli ultimi quattro anni: circa 40 mila e con un aumento dei tassi di incidenza nella fascia di età più giovane, 15-24 anni, che si è portata allo stesso livello degli adulti di 25-44 anni.
Un trend costante e graduale dell’aumento di problematiche psichiche legate al consumo di stupefacenti, non solo nelle diagnosi principali, ma anche quelle correlate.
Per questo la psichiatria chiede aiuto e risorse per supportare le sempre maggiori richieste di emergenza e di aiuto nei più giovani, ma non solo, che giungono ai dipartimenti di salute mentale.
Dai dati è emerge che l’allarme è anche maggiore per i ricoveri di urgenza, con diagnosi principale o secondaria relativi a problemi di uso di droghe, con sempre la fascia d’età 15-24 anni che cresce più velocemente delle altre, in alcuni casi superando quella ‘dei grandi’. Più in generale il numero complessivo di accessi al Pronto Soccorso per motivi psichiatrici nel nostro ammonta a 585.087 casi, circa il 2% del numero totale di accessi al PS a livello nazionale. In questo ambito il 6,8 per cento (39.785 accessi) presenta diagnosi di alcolismo e tossicomanie. Questi dati trovano conferma anche ‘in piccolo’: uno studio sui 273 clienti di età compresa tra i 18 e i 30 anni, di cinque club privati getta benzina sul fuoco, dal momento che il 78% riportava pregresso utilizzo delle cosiddette “nuove sostanze psicoattive” (NPS), mentre l’89% riportava utilizzo corrente di cocaina
La III C del Liceo classico “Eschilo”, diplomatasi nel 1976, si riunisce dopo 49 anni. Una rimpatriata in una pizzeria del lungomare tra abbracci, sorrisi ed emozioni. Alunni di ieri, oggi genitori, nonni e professionisti che incontrandosi hanno ricordato i tempi spensierati della giovinezza, ripensando con nostalgia agli indimenticabili anni passati a scuola.
Ecco i loro nomi: Carmelo Angelone, Concetta Arancio, Carmelo Ascia, Lina Bennici, Grazio Burgio, Sara Burgio, Luigi Calaciura, Manuela Callea, Teresa Cannizzaro, Ninfa Cassarino, Maurizio Catania, Silvana Città, Giovanni Cocchiara, Mimmo Daunisi, Roberto Di Natale, Ida Faraci, Fioranna Garbeni, Daniela Gazzola, Giusi Gerboni, Alina Giordano, Damiano Lauretta, Giusi Liardo, Rosa Lionti, Anna Marino, Franco Navarra, Gabriella Nolasco, Giuseppe Spinello, Aldo Stimolo, Ida Toscano, Anna Verderame.
Visita istituzionale del Rettore Midiri a Caltanissetta: confronto con il Presidente Tesauro, il Prefetto Armenia e i sindaci del territorio. Al centro dell’incontro la sfida di trattenere i giovani in Sicilia e il valore formativo come leva di legalità e sviluppo
Mattinata intensa e ricca di contenuti istituzionali quella odierna presso la sede del Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta, dove il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Massimo Midiri, è stato accolto dal Presidente avv. Walter Tesauro, in occasione di una visita ufficiale nel cuore della Sicilia centrale.
La giornata si è aperta con un incontro in Prefettura, dove il Rettore è stato accompagnato dal Presidente Tesauro per un colloquio con il Prefetto Chiara Armenia. Al centro dell’incontro, una riflessione congiunta sullo stato della formazione scolastica e universitaria in Sicilia, con particolare attenzione al fenomeno dell’emigrazione giovanile. È emersa la volontà comune di invertire la tendenza che spinge tanti ragazzi a lasciare l’Isola dopo la scuola, impoverendo il capitale umano siciliano a vantaggio di altri territori.
A seguire, nella sala consiliare del Libero Consorzio, si è svolto un partecipato incontro con i sindaci dei 22 comuni del territorio. Il Presidente Tesauro ha evidenziato l’importanza del rapporto istituzionale con l’Ateneo palermitano, costruito nel tempo attraverso diversi ruoli ricoperti: da Presidente del Consorzio Universitario, a Sindaco di Caltanissetta, fino all’attuale carica di guida dell’intero comprensorio. Una continuità istituzionale riconosciuta dallo stesso Rettore Midiri come un valore aggiunto per il territorio nisseno.
Nel cuore del dibattito, il tema cruciale della permanenza dei giovani in Sicilia: il prof. Midiri ha richiamato un dato previsionale allarmante, secondo il quale entro il 2050 circa 4 milioni di giovani siciliani potrebbero decidere di lasciare la regione. Una rotta che va invertita, ha affermato, attraverso un’azione sinergica tra università, istituzioni e territori. L’Ateneo palermitano è pronto ad accogliere tutte le proposte virtuose e si muove già da tempo in direzione di un’offerta formativa più diffusa e radicata, anche nelle aree interne.
In quest’ottica, è stato annunciato l’intendimento di arricchire l’offerta formativa delh Consorzio Universitario di Caltanissetta con l’attivazione di nuovi corsi di laurea, che possano rispondere ai bisogni del territorio e intercettare le aspirazioni dei giovani studenti. Un passo importante per rafforzare la presenza dell’Università di Palermo nella provincia e per offrire reali alternative formative senza costringere le nuove generazioni a spostarsi altrove.
Nel corso dell’incontro, ha portato i saluti anche la Guardia di Finanza, rappresentata dal tenente colonnello Beppe La Sala, comandante del Gruppo di Caltanissetta, intervenuto in rappresentanza del Comandante Provinciale col. Gesueli, assente per impegni istituzionali. L’ufficiale ha sottolineato come la formazione rappresenti anche un efficace strumento di prevenzione dell’illegalità: “Maggiore è il livello culturale e universitario dei nostri giovani, più forte sarà la consapevolezza di vivere in un sistema fondato sulla legalità. La formazione genera cittadini consapevoli e professionisti che operano nel rispetto delle regole, contribuendo alla crescita sana del territorio”.
La giornata odierna ha rappresentato anche per il Presidente Walter Tesauro un momento significativo sotto il profilo istituzionale e personale. In poche ore ha saputo incarnare il ruolo di mediatore tra istituzioni locali, autorità statali e mondo accademico, confermando la sua visione ampia e integrata del territorio. Un percorso coerente che, dalle esperienze precedenti alla guida del Consorzio Universitario e del Comune di Caltanissetta, oggi si esprime pienamente nella direzione del Libero Consorzio, in un’ottica di costruzione e sviluppo condiviso. La giornata ha restituito l’immagine di una classe dirigente unita nel costruire percorsi duraturi di formazione, sviluppo e legalità.
L’incontro si è concluso con l’impegno comune a rafforzare il dialogo tra istituzioni, università e comunità locali, con l’obiettivo concreto di potenziare l’offerta universitaria su Caltanissetta e costruire, attraverso la formazione, un futuro migliore per i giovani siciliani.
Il Comitato Porto del Golfo di Gela con il Presidente Massimo Livoti ha chiesto al sindaco di convocare la riunione per la verifica dell’iter progettuale di riqualificazione Porto Rifugio di Gela alla presenza dell’Autorità di Sistema Portuale di Palermo e di tutte le autorità competenti nonché gli operatori nautici e associazioni diportistiche, al fine di verificare lo stato dell’iter procedurale per la progettazione dei lavori di riqualificazione del porto rifugio di Gela, soprattutto a fronte dell’esito del parere positivo del VIA rilasciato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il 26 febbraio 2025.
“Ricordiamo che entro giugno / luglio 2025 – dice il presidente Li Voti – avrebbe dovuto essere definito l’esito delle ultime caratterizzazione delle sabbie effettuate in data Giugno/ Luglio 2022 necessarie per il prosieguo dell’iter al fine di effettuare i lavori di dragaggio dello specchio d’acqua all’interno dell’area portuale al fine di garantire la normale fruibilità della struttura portuale”.