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Politica

Ponte: la Sicilia esce dall’isolamento

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Bruxelles – Nessuno ci credeva e invece si va a grandi passi verso la concretizzazione di un sogno per la Sicilia. “La conversione in legge del decreto ‘Ponte’, che avviene nel giorno in cui Rfi ha aggiudicato la gara per l’elettrificazione della ferrovia Palermo-Trapani via Milo e pochi giorni dopo l’avvio del cantiere Anas-Regione della Ragusa-Catania, mostra al mondo intero una strategia dei trasporti per la Sicilia a 360 gradi, attuata dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, con il sostegno a Bruxelles della delegazione della Lega al Parlamento europeo, finalizzata a connettere velocemente l’intera Sicilia al Continente europeo facendola finalmente uscire dal suo storico isolamento”.


Lo dice Annalisa Tardino, eurodeputata siciliana e commissario regionale della Lega, che aggiunge: “La legge, infatti, oltre a sanare il vergognoso oltraggio alla Sicilia e all’Italia fatto dal governo Monti nel 2012, segna una svolta storica per il futuro sviluppo dell’Isola, in quanto conferma in modo ufficiale alla Commissione europea la volontà dell’Italia – finora espressa alla Commissaria europea ai Trasporti, Adina-Ioana Vălean, verbalmente dal ministro Salvini e formalmente con le modifiche al regolamento Ten-T proposte dalla Lega e approvate dall’Eurocamera – di realizzare questa infrastruttura strategica e unica al mondo come parte integrante e fondamentale della rete dei corridoi transeuropei (Ten-T) sull’asse scandinavo-mediterraneo e della nuova rete transmediterranea dei trasporti (Tmn-T) sull’asse Europa-Africa previsto dal Piano d’azione regionale dei Trasporti voluto dall’Unione dei Paesi del Mediterraneo, nell’ambito della strategia europea di investimenti ‘Global Gateway’ recentemente avviata con uno stanziamento iniziale di 300 miliardi di euro”.


“In questo senso – conclude Tardino – può adesso cominciare la trattativa formale del governo italiano per ottenere il cofinanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina da parte dell’Unione europea e delle istituzioni finanziarie collegate, come la Bei, che hanno già manifestato la loro disponibilità. Si tratta di un impegno mantenuto dalla Lega, che ora si concentrerà sulla realizzazione dei necessari interventi per la connessione dei vari territori della Sicilia al Ponte, a partire dalle aree interne e dal Sud dell’Isola tramite la Nord-Sud, la ferrovia Trapani-Pozzallo, i by-pass di Agrigento, Licata e Gela e l’ammodernamento della Statale 115″.

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La Lega ha deciso: niente sfiducia

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Conclusa la riunione politica della Lega, il coordinatore cittadino Raffaele Carfì ha reso noto che il partito farà in modo che la mozione di sfiducia al sindaco non venga trattata e decisa.

“Una decisione assunta con il coordinamento regionale e provinciale – dice Carfì – la mozione oggi non ha più senso per votare tra un anno. Piuttosto prepariamoci a costruire l’alternativa a Greco. Alla riunione c’erano vari simpatizzanti e ci stiamo organizzando per strutturare bene la Lega gelese”

Carfì non fa cenno alla diversità di posizione tra i due consiglieri Spata e Alabiso. Ma ne basta uno che ritiri la firma e la mozione crolla.

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Ufficiali le dimissioni di Giuseppe Caruso (FdI)

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“Il mio futuro e quello della mia famiglia è lontano da Gela. Le mie dimissioni sono arrivate tardi perchè non sapevo come presentarle in modo corretto essendo distante”: così il consigliere di Fratelli d’Italia Giuseppe Caruso si congeda dal consiglio. In aula è entrato una sola volta un anno fa per il giuramento. Perciò è diventato il “consigliere fantasma”.

Ora l’epilogo. Caruso fa posto al secondo dei non eletti, l’avvocato Ignazio Raniolo.

Nel gruppo dei meloniani si torna ad essere in quattro.

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Politica nel vicolo cieco

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Al punto di prima: il mese scorso c’era la proroga della Corte dei Conti. E perché negare (non a Greco ma alla città) questa opportunità? Perché rinunciare al tentativo?

Stavolta il rendiconto 2021 è stato approvato dalla Giunta. Perché non aspettare che arrivi in aula? Tra un perché e l’altro Greco ha trovato una nuova maggioranza. Poggia su basi di creta, è temporanea, non potrà usarla per ricandidarsi ma per stoppare la sfiducia che lunedi torna a fare capolinea dall’aula consiliare, si.

Si torna  in aula lunedi. A meno che entro domani non accada nulla di nuovo ed eclatante.

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