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Politica

Ponte sullo stretto: per la Lega si deve fare

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ROMA – “Costa di più non fare il ponte sullo stretto che farlo.

Nel corso di questi cinque anni far partire il cantiere è uno dei miei obiettivi e creerebbe oltre 100mila posti di lavoro”.

Lo ha dichiarato durante una registrazione di Porta a Porta, che andrà in onda questa sera, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Matteo Salvini. “Il trasbordo via traghetto, oltre a inquinamento e perdita di tempo, in un anno costa a siciliani e calabresi più del ponte”, ha spiegato, sottolineando che “il ponte è solo una parte, perché serve l’alta velocità in Sicilia e la Salerno-Reggio Calabria.

“L’Ue ha parlato chiaro: se il Ponte sullo Stretto è una priorità per il Governo italiano, Bruxelles è pronta a cofinanziare l’opera. In commissione trasporti abbiamo ospitato Pat Cox, ex presidente del Parlamento europeo e attualmente coordinatore europeo del corridoio scandinavo mediterraneo TEN-T. – dice l’ europarlamentare della Lega, Annalisa Tardino –

Tra i temi che ho sollevato, tra cui la richiesta di un impegno sulla rapidità dei lavori per il Brennero e l’integrazione della dorsale adriatica, in aggiunta a quella tirrenica nella parte sud del corridoio, ho ricordato la volontà espressa dal nuovo governo italiano di realizzare il Ponte sullo stretto, chiedendo una posizione sul conseguente rafforzamento ferroviario che il ponte potrebbe offrire nel sud Italia e in Sicilia, utile poi per l’interezza della fruibilità del corridoio. La risposta del coordinatore Cox conferma che sebbene il progetto non sia attualmente presente negli allegati dei progetti prioritari, qualora diventasse una priorità del governo italiano si potrebbe ottenere un co-finanziamento al 50 per cento già per gli studi, nonché l’inserimento tra i progetti co-finanziabili a valere sui fondi Ue. Un’ottima notizia per lo sviluppo del nostro territorio. Insieme al governo e alla Lega, siamo pronti a collaborare per fare ripartire i cantieri e creare oltre 100.000 posti di lavoro”.

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Flash news

Franco Liardo segretario del laboratorio PeR

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Il direttivo del laboratorio PeR (progressisti e Rinnovatori ) fondato dall’ex deputato Miguel Donegani Miguel, nella riunione che si è tenuta oggi ha eletto la nuova segreteria.

Subito dopo la stessa ha proclamato come segretario Franco Liardo ex assessore ed ex presidente dell’Ato Ambiente Cl2 e come Presidente il giovane Giuliano Scrivano.

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Mozione di sfiducia: la decima firma stregata

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La decima firma stregata. La mozione di sfiducia a Greco torna ad arenarsi.

Nei giorni scorsi la nuova Dc aveva dichiarato la disponibilità del consigliere Enzo Cascino a firmare la mozione.

Ma dopo la seduta di lunedì in cui il Sindaco ha lanciato un appello ai responsabili a lavorare insieme per evitare default del Comune, Cascino ci ha ripensato. Vuole vedere i correttivi che la Giunta proporrà per salvare la città. Poi deciderà il da fare.

La firma che manca potrebbe apporla Giuseppe Caruso il consigliere di FdI che in aula si è visto solo il giorno del giuramento. Ma non lo fa

Vive in Veneto, va a lavorare, e non si capisce in che modo possa giustificare le assenze in aula. La maggioranza che è minoranza non solleva il caso e questo fa sentire più puzza di bruciato.

Tira e molla, gira e rigira e si è al punto di prima. Come un gioco che non finisce mai.

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Politica

Scuola. Di Paola (M5S): No a tagli e accorpamenti, la Regione intervenga in Corte Costituzionale

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Palermo – “Il governo Meloni continua a prospettare solo tagli ai servizi pubblici fondamentali per gli italiani. Dopo aver tagliato la sanità pubblica ci prova anche con la scuola pubblica. A pagarne le spese saranno soprattutto i siciliani dato che tagli e accorpamenti potrebbero interessare ben 109 scuole, soprattutto nelle aree interne. Ho già presentato una mozione a mia prima firma che impegna il governo regionale a porre in essere ogni iniziativa utile in primis in sede di Conferenza Stato-Regioni per scongiurare i tagli”. 


A dichiararlo è il deputato regionale e vice presidente dell’ARS Nuccio Di Paola che, con una mozione dello scorso febbraio, impegna il governo regionale ad intervenire prontamente per scongiurare la chiusura e l’accorpamento di diverse scuole, così come previsto dalla norma nazionale sul dimensionamento scolastico. 


“Già in tempi non sospetti – spiega Di Paola – avevo depositato questa mozione che oggi diventa assolutamente urgente. La scuola è l’istituzione che, insieme alla famiglia, svolge il compito di formare cittadini, non solo di erudirli. Ecco perché occorre tutelare l’istruzione pubblica, bandendo concorsi, mettendo alla sbarra il precariato e aumentando servizi e qualità, anziché smontare. Occorre quindi che il governo Schifani, intervenga subito in sede di Conferenza Stato-Regioni, per evidenziare l’inadeguatezza della previsione normativa nazionale e le gravi ripercussioni che la stessa produrrebbe sul territorio regionale e consistenti in minor organico, minori servizi essenziali e, dunque, una qualità dell’offerta formativa a ribasso”.

“Così come hanno fatto altre regioni, occorre che la Regione Siciliana intervenga ad esempio in sede di Corte Costituzionale, avverso la previsione normativa del governo Meloni, per proporre impugnazione, per la tutela e la difesa della parità di istruzione su tutto il territorio nazionale. Il Movimento 5 Stelle a tutti i livelli istituzionali si sta mobilitando per stoppare questo ennesimo scempio targato Meloni. L’istruzione è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione, non può diventare un privilegio per pochi” – conclude il vice presidente dell’ARS.

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