Giudiziaria
Resistenza, lesioni e minacce: chiesto rinvio a giudizio di gelese manesco
Pubblicato
2 anni fail
La Procura della Repubblica di Gela ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio di un trentenne gelese per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, minacce e violazione di domicilio.Il 13 luglio scorso, durante la notifica di un atto a soggetti terzi, i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Gela furono aggrediti fisicamente dall’uomo riportando lesioni giudicate guaribili in 3 e 5 giorni.A distanza di qualche settimana, lo stesso soggetto innescava una discussione con altre persone coinvolte nello stesso procedimento. In quella circostanza, dopo aver proferito insulti, frasi minacciose e dopo essersi introdotto nell’abitazione delle vittime le aggredì causando lesioni personali.
Notizie simili
-
Charter night per il Lions club Butera e Terre Federiciane
-
Alla XVII Conferenza Internazionale Aispe a Roma ci sarà anche il contributo del prof Alessandro Morselli
-
Per la Vigor Gela domani il debutto in Promozione al “Presti” contro lo Scicli
-
‘Crepuscolo alle Mura’ per conoscere la storia
-
Bunker della Seconda Guerra Mondiale tinteggiato
-
Il “Fuori dal G7” per salvare l’agricoltura
Flash news
La Procura di Palermo chiede la condanna a sette anni per Rosario Crocetta
Pubblicato
4 giorni fail
10 Settembre 2024di
redazioneAvrebbe favorito la compagnia Ustica lines con un bando ad hoc per il servizio di collegamento marittimo con le isole minori in cambio di tangenti: con questa accusa oggi la Procura di Palermo ha chiesto la condanna dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta a 7 anni di reclusione, a 6 anni e 6 mesi invece , per l’armatore Ettore Morace e per l’allora collaboratore di Crocetta Massimo Finocchiaro.
La Procura ha chiesto anche una multa di 400 mila euro per la compagnia marittima Liberty Lines. La tesi sostenuta dall’accusa è che l’allora presidente della Regione in cambio di tangenti avrebbe creato il bando a misura per la compagnia marittima di Morace in modo che potesse mantenere il monopolio dei traghetti per le isole minori.
Nelle more arrivò la proroga del servizio nel 2017, favore ricambiato da Morace con un contributo elettorale di 5 mila euro destinato a il movimento politico dell’ex presidente della Regione. Il processo riprende tra un mese.
Giudiziaria
Resta in vigore il calendario venatorio stilato dalla Regione Siciliana per la stagione 2024/2025
Pubblicato
4 giorni fail
10 Settembre 2024di
redazionePalermo – Il Presidente del TAR-Palermo ha emesso un decreto con il quale ha rigettato la richiesta di misura cautelare proposta dal Legambiente Sicilia e da altre associazioni ambientaliste. Rimarrà in vigore il calendario venatorio stilato dalla Regione Siciliana per la stagione 2024/2025.
Nel 2024, le Associazioni ambientaliste Legambiente Sicilia, Associazione Italiana Per Il World Fund For Nature (Wwf Italia) Onlus e LIPU, l’Ente nazionale protezione animali (enpa) onlus, la LNDC Animal protection, Lega per l’Abolizione della Caccia lamentando l’asserito stato di emergenza e di crisi meteoclimatica, ambientale ed ecologica della Regione Siciliana hanno proposto un ricorso avanti al TAR-Palermo, onde ottenere l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione del D.A. n. 52.
Con il D.A. del 17 luglio 2024, l’Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea ha regolamentato l’esercizio del prelievo venatorio per la corrente stagione 2024-2025, prevedendo un calendario con cui ha autorizzato: l’apertura anticipata della stagione venatoria (c.d. “preapertura”) nei giorni 1,2,4,7,8 e 11 settembre 2024 alle specie Colombaccio e Tortora selvatica ; l’apertura generale della stagione venatoria a far data dal 15 settembre anziché dal 1° ottobre 2024; il prelievo per le specie Quaglia, Beccaccia e Cinghiale.
Avverso questa azione e al fine di intervenire in giudizio, si sono costituite le Associazioni: Unione Associazioni Venatorie Siciliane – UN.A.VE.S, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, LCS – Liberi Cacciatori Siciliani, l’A.N.CA. – Associazione Nazionale Cacciatori, l’Associazione Italcaccia Sicilia, Comitato Regionale Anuumigratoristi Sicilia, con il patrocinio dell’Avv. to Alfio Barbagallo, la Federazione Italiana della Caccia- Consiglio Regionale Sicilia e la Regione Sicilia- Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, difesa dall’Avvocatura dello Stato, che hanno eccepito l’infondatezza delle argomentazioni sostenute dalle associazioni ricorrenti, nonché la mancanza dei presupposti per l’adozione di una misura cautelare ex art. 56 cpa.
Gli Avv.ti Rubino e Valenza hanno eccepito come, contrariamente a quanto asserito dalle associazioni ambientaliste, la Regione Siciliana ha emanato un calendario venatorio, in relazione ai periodi ed alle specie cacciabili, pienamente rispettoso di quanto tassativamente previsto dall’art. 18 comma 1 L. 157/1992, recepito dalla L.R. n. 33/97., ovvero anche nel rispetto del principio di precauzione e di piena conservazione del patrimonio faunistico.
Inoltre, i difensori hanno rilevato l’infondatezza della richiesta di adozione di misura cautelare avanzata dalle associazioni ricorrenti, in quanto essendosi già quasi pienamente svolta l’apertura anticipata della stagione venatoria non avrebbero potuto considerarsi sussistenti i presupposti di estrema gravita e urgenza richiesti per la concessione della misura cautelare.
Infine, gli Avv.ti Rubino e Valenza hanno rilevato come le censure sollevate dalle associazioni ricorrenti in merito al calendario venatorio 2024-2025, riproponevano le medesime doglianze con cui è stato impugnato il Calendario venatorio della scorsa stagione 2023-2024, il quale è stato definito con la sentenza del TAR- Palermo n. 388/2024 che ha ritenuto infondate dette censure.
Con decreto del 10.09.2024, condividendo le argomentazioni difensive sostenute dagli Avv.ti Rubino, Valenza, Barbagallo e dall’Avvocatura dello Stato, il Presidente TAR-Palermo, Sez. III, ha osservato che essendosi già quasi interamente svolta l’apertura anticipata della stagione venatoria 2024/2025, in quanto residuerebbe solamente la giornata dell’11 settembre 2024 non possono considerarsi sussistenti i presupposti di estrema gravità ed urgenza per la concessione di una misura cautelare di cui all’art. 56 cpa, potendosi invece ormai attendere la celebrazione dell’udienza in camera di consiglio fissata per la data del 25 settembre 2024.
Con il decreto il Presidente del TAR-Palermo ha rigettato l’istanza cautelare formulata dalla associazioni ambientaliste ricorrenti e rimarrà in vigore il calendario venatorio stilato dalla Regione Siciliana per la stagione 2024/2025
Giudiziaria
Il Tar sospende il concorso dell’Asp di Agrigento
Pubblicato
1 settimana fail
7 Settembre 2024di
redazionePalermo – Nel 2022 L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha bandito un concorso pubblico volto alla copertura – a tempo indeterminato – di diversi posti vacanti nell’ambito di distinti profili professionali, tra cui n. 7 posti di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, cat. D.
Dopo la prima prova scritta l’ASP di Agrigento rendeva pubblico l’elenco dei candidati non ammessi alla successiva prova pratica.
Alcuni dei candidati risultati non idonei alla prova scritta, lamentando la sussistenza di alcuni vizi afferenti la regolare composizione della Commissione esaminatrice e comportanti la possibile caducazione dell’intera procedura concorsuale, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Mario La Loggia, hanno proposto un ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, volto ad ottenere l’annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti posti in essere dalla Commissione d’esame.
Con Decreto del Presidente della Regione, in conformità al parere vincolante del 20.05.2023 reso dal CGARS, veniva accolta la misura cautelare richiesta dai ricorrenti, disponendo la sospensione di tutti atti impugnati.
L’ ASP di Agrigento, con successiva delibera, ha proceduto anche all’approvazione della graduatoria finale del concorso e, pertanto, avverso tale provvedimento i ricorrenti, sempre con il patrocinio degli Avv.ti Rubino, Impiduglia e La Loggia hanno proposto motivi aggiunti al ricorso straordinario.
A questo punto, l’ASP di Agrigento ed alcuni controinteressati (candidati vincitori) difesi dagli avv. Giovanni Immordino e Giuseppe Immordino hanno chiesto la trasposizione del predetto ricorso innanzi al Giudice Amministrativo e, conseguentemente, il giudizio veniva incardinato innanzi al TAR-Palermo.
Nell’ambito di tale giudizio gli Avv.ti Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giuseppe Gatto hanno censurato l’illegittimità degli atti adottati dalla Commissione d’esame in ragione di alcuni elementi incidenti proprio sull’imparzialità della detta Commissione d’esame.
Segnatamente, veniva rappresentato in giudizio che un Commissario – il dr. Antonio Nobile -, prima di essere nominato quale componente della Commissione esaminatrice, aveva preso parte alle consultazioni celebratesi per l’elezione del Sindaco ed il rinnovo del Consiglio Comunale del Comune di Ravanusa, risultando altresì eletto quale Consigliere Comunale; ed ancora, che il Presidente della Commissione – il dr. Angelo Trigona – successivamente a tale nomina, era stato nominato Assessore nel Comune di Licata.
In ragione di quanto sopra, gli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto hanno dunque rilevato che i suddetti componenti della commissione esaminatrice non avrebbero potuto svolgere, contemporaneamente entrambe le predette funzioni, ovvero quella di commissari d’esame e di politici, con conseguente illegittimità sia della composizione della Commissione esaminatrice che degli atti da quest’ultima adottati.
Con ordinanza del 6 settembre 2024, condividendo le tesi difensive sostenute dagli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto, il TAR ha osservato che in ragione degli incarichi politici ricoperti in due comuni dell’Agrigentino dai due componenti della Commissione giudicatrice debba considerarsi sussistente una stretta connessione territoriale tra l’area di attività dell’Ente che ha indetto il concorso (ASP di Agrigento) e l’ambito in cui i suddetti Commissari esercitano l’attività politica, pregiudicando le garanzie di imparzialità necessarie a garantire il rispetto della par condicio tra i partecipanti.
Pertanto, il TAR – Palermo, con la predetta ordinanza ha sospeso l’efficacia degli atti impugnati afferenti il concorso, fissando l’udienza di trattazione del merito del ricorso all’udienza del 5 dicembre 2024.
Charter night per il Lions club Butera e Terre Federiciane
Alla XVII Conferenza Internazionale Aispe a Roma ci sarà anche il contributo del prof Alessandro Morselli
Per la Vigor Gela domani il debutto in Promozione al “Presti” contro lo Scicli
Miracolo a Gela: durante la consacrazione si scolpisce il volto di Gesù
Guerra: i rischi per la Sicilia
Gela, il Covid 19 avanza sempre più
La città dove tutto è in crisi. Ascolta #2minuti2 di Maria Concetta Goldini
Elezioni Amministrative: effetti collaterali un anno prima. Ascolta #2minuti2 di Maria Concetta Goldini
Il modo di fare le cose ( giuste) Ascolta #2minuti2 di Maria Concetta Goldini
Più letti
-
Attualità3 mesi fa
Sostiene l’esame di Terza media in divisa scout e parla dell’Agesci
-
Attualità2 mesi fa
In Sicilia i primi a conseguire le lauree professionalizzanti sono 9 studenti della Kore di Enna di cui 5 gelesi.Nel progetto c’è Eni
-
Attualità3 mesi fa
“La migliore pizza del mondo” è made in Gela. Successo per Oreste Bonaiuto
-
Rubriche3 mesi fa
Un ‘tentatore’ gelese a Temptation Island 2024
-
Cronaca1 mese fa
Fuggi fuggi dalle spiagge – video
-
Rubriche1 anno fa
Angelo Famao a ‘Uomini e donne’
-
Cronaca6 mesi fa
Maxi blitz della polizia con 55 arresti, manette per 32 gelesi. Fiumi di droga. Consolidato il patto tra Cosa Nostra e Stidda. I nomi
-
Flash news3 mesi fa
I consiglieri in pole position