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Ruvio: La zona rossa è stata un fallimento

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“La zona rossa è stata un fallimento”. Antonio Ruvio, presidente provinciale di Casartigiani del Golfo di Gela non ricorre a mezzi termini in una nota inviata alla stampa. “E’ stato  chiesto un sacrificio enorme, insopportabile  solo ad  Acconciatori, Centri Estetici, Gioiellieri e Ristoratori e non è giusto.”

Le  strade sono piene di gente, i negozi frequentati, la popolazione ignora le restrizioni perché non ce la fa più, e le forze dell’ordine sono insufficienti. I contagi non  diminuiscono se non da  qualche giorno.

Il reddito di cittadinanza è un insulto a chi oggi ha fatto questi sacrifici. Bisogna  rivedere il dispositivo e ridisegnarlo come reddito di Impresa. Possibile garantire 900,00 euro al mese a chi non ha mai lavorato? E nulla a chi ha creato economia e lavoro? I lavoratori dipendenti allorquando hanno la possibilità della cassa integrazione e ci pensa lo Stato, ma al titolare Artigiano o Commerciante chi ci pensa? Il disoccupato è tutelato, il lavoratore dipendente è tutelato, finanche il carcerato con i suoi tanti problemi ha le sue piccole tutele all’uscita, così come il tossicodipendente, ma Artigiani e Commercianti ? 

La politica non è cosciente che questi imprenditori non possono mettere la testa sul cuscino la sera, non possono sognare, progettare, vivere con dignità il quotidiano pur avendo capacità, mezzi e risorse. La Politica dimostri vicinanza, elimini ogni suo compenso e appannaggio e lo devolva alle imprese chiuse, sarà poca cosa, ma sarà un gesto di vera solidarietà. Facile “chiudere” più complicato “riaprire” le imprese non si riavviano con un tasto. Il decreto Sostegni ex ristori è meno di un’elemosina che lascerà fuori i più piccoli. Il divieto governativo di concedere contributi a imprese che non hanno il DURC in regola (Inps e Inail) è un paradosso perché non consente aiutare chi è in difficoltà più stringente. 

L’approssimazione e la navigazione a vista è palpabile. Si corra ai ripari ora che si è superato di gran lunga il limite umano della pazienza e della dignità.

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Da ottobre anche la Sicilia sarà digitale per i pazienti celiaci

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Dal 1° ottobre, anche in Sicilia i buoni per l’acquisto di alimenti senza glutine saranno completamente digitali. Un passaggio atteso da anni che segna una svolta concreta per oltre 18.000 cittadini celiaci dell’isola, che potranno finalmente dire addio alla burocrazia cartacea e accedere ai propri benefici in modo semplice, sicuro e veloce, tramite la tessera sanitaria con microchip.

L’on Scuvera sottolinea che si tratta di un risultato importante, che arriva grazie al lavoro congiunto tra le istituzioni regionali e AIC Sicilia. Abbiamo lavorato insieme per raggiungere un obiettivo chiaro: semplificare la vita delle persone, ridurre gli sprechi e portare innovazione nei servizi sanitari.

Il nuovo sistema, già sperimentato nei mesi scorsi, sarà pienamente operativo su tutto il territorio regionale. I pazienti celiaci potranno utilizzare i buoni digitali presso farmacie, negozi e supermercati convenzionati, senza più ricorrere alla documentazione cartacea.

È un altro passo avanti fatto dalla Regione Sicilia. Continuiamo a lavorare ogni giorno per costruire una Sicilia che non lasci indietro nessuno, soprattutto chi convive quotidianamente con condizioni che richiedono attenzione, cura e strumenti adeguati.

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Cgil e Spi chiedono un confronto sul piano sanitario regionale

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Cgil e Spi ritengono estremamente grave sapere di un piano Regionale della rete ospedaliera che di fatto pregiudicherà la provincia nissena a scapito sopratutto dei presidi minori senza comunque contare delle reali esigenze del territorio, soprattutto nell’area sud del nostro territorio.Di fatto la rete ospedaliera che verrà presentata alla conferenza dei sindaci che si tiene oggi a Caltanissetta non è altro che il risultato di quanto concepito e pensato dalla Direzione dell’ASP di Caltanissetta e inviato alla Regione senza peraltro passare da un confronto con le Organizzazioni Sindacali del territorio.


Il risultato è quello che si tratterà di un pianodi riordino sanitario che non solo non garantirà un’offerta sanitaria adeguata, ma non potrà nemmeno svolgere un ruolo significativo nel sostenere il livelli occupazionali locali.
Affinché la rete ospedaliera territoriale possa rispondere efficacemente alle esigenze reali, è imprescindibile un confronto sindacale aperto e proattivo.

Le organizzazioni sindacali, infatti, rappresentano non solo le istanze dei lavoratori del settore, ma anche un prezioso sensore delle criticità e delle necessità che emergono dal territorio stesso.Questo confronto non dovrebbe essere un mero atto burocratico, ma un momento di reale partecipazione e condivisione di obiettivi, in cui le competenze e le conoscenze di tutte le parti contribuiscono a disegnare una sanità territoriale più efficiente e vicina ai bisogni dei cittadini.In un momento storico in cui la riorganizzazione della sanità territoriale è più che mai all’ordine del giorno, l’assenza di un tavolo di confronto che includa le voci sindacali rappresenta non solo un’occasione persa, ma un vero e proprio vulnus al processo decisionale.
Ignorare il contributo delle organizzazioni sindacali significa privarsi di una prospettiva fondamentale sulle reali esigenze occupazionali e sanitarie del territorio. Significa rischiare di prendere decisioni calate dall’alto, che non tengono conto delle specificità locali e che potrebbero generare inefficienze, insoddisfazione tra i lavoratori e, in ultima analisi, un peggioramento dei servizi offerti ai cittadini soprattutto i più fragili e gli anziani .
Ma fino a quando la Sanita sarà costante ostaggio della politica locale ,regionale e nazionale, non avremo mai interventi mirati alla cura delle persone e alle esigenze dei territori ma solo spazi riservati al miglior offerente pronto a sistemare questioni prettamente clientelari e di maggiore favore.

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Al Club la Vela si commemora lo Sbarco degli Alleati con un annullo filatelico

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Commemorazione dello Sbarco degli Alleati giovedì 10 luglio alle ore 18:00, presso la sede del Club La Vela in Contrada Caricatore, alla presenza, tra gli altri, di autorità civili e militari.
L’iniziativa è organizzata in occasione dell’82° anniversario dello Sbarco Alleato in Sicilia, momento cruciale della Seconda Guerra Mondiale che segnò l’inizio della liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
Durante la manifestazione sarà presentato un annullo filatelico speciale di Poste Italiane, dedicato all’archeologia militare e alla storica “Battaglia di Gela”, offrendo agli appassionati e ai collezionisti un’occasione unica per arricchire le proprie collezioni con un pezzo di memoria storica.


La serata sarà impreziosita da un concerto bandistico, che accompagnerà il pubblico con un repertorio suggestivo e solenne, a sottolineare l’importanza del ricordo e della riflessione. “Con questo evento vogliamo rinnovare la memoria di un capitolo fondamentale della nostra storia, onorare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà e trasmettere alle nuove generazioni il valore della pace e della democrazia. Il nostro Club non è solo un luogo di svago, ma anche uno spazio di cultura e impegno civile»- dice il presidente Bruno Oliveri.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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