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Politica

Scorie radioattive , la Giunta Greco si oppone

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È stata l’Epifania delle reazioni politiche, con gli strtrus striscioni, i comunicati stampante, le interrogazioni urgenti al governo regionale, i post sui social e l’incontro dei sindaci nell’area tta Butera e Riesiin cui potrebbe sorgere il deposito di scorie nucleari.Da Gela un forte appoggio arriva alla battaglia della comunità buterese.Il nulla osta dei Ministeri dello Sviluppo e dell’Ambiente alla Sogin
per la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) è già arrivato-si legge in una nota diramata dal Comune di Gela,-ma evidentemente nessuno ha preventivamente interloquito con i
rappresentanti dei Comuni, dato che nessun Sindaco intende autorizzare un tale scempio. “La Sicilia è una terra che dovrebbe vivere solo di turismo e di agricoltura,
è una Isola ad alto rischio sismico e con un vulcano attivo. Com’è possibile che davvero a qualcuno sia venuta in mente una cosa del genere?” si chiedono gli assessori Terenziano Di Stefano, Ivan Liardi e Danilo Giordano e il presidente del
consiglio comunale Totò Sammito, che, nel pomeriggio, hanno preso parte al sopralluogo e alla protesta indetti appositamente. Una protesta iniziata da un’area di
servizio sulla Gela – Caltanissetta e che si è poi spostata proprio nella zona“incriminata”.
“Stiamo parlando di una zona inaccessibile ai mezzi pesanti, con stradine strette e impercorribili, – proseguono gli assessori e Sammito – in cui si andrebbero a devastare un intero ecosistema e terreni incontaminati adibiti a vigneti o coltivati a grano, che sono l’unica fonte di sostegno per tanti cittadini di Butera e Riesi”.
“Si tratta, senza dubbio, di una decisione presa senza rispettare alcun criterio e alcuna logica, – aggiunge il Sindaco Lucio Greco – calata dall’alto da qualcuno che, probabilmente, non la conosce neanche questa zona. Non solo. Proprio lì scorre un fiume che da un lato si dirige verso Falconara ma dall’altro arriva a Manfria, quindi questa decisione ci tocca direttamente. Sappiano i cittadini che, di concerto con gli altri Sindaci e la deputazione, intendiamo fare la nostra parte affinchè tale deposito non veda mai la luce”.Domani è in programma un nuovo incontro tra tutti i Sindaci del comprensorio in videoconferenza, e anche i Presidenti dei Consigli Comunali stanno organizzando la loro protesta. “Siamo unanimanente contrari, – concludono Greco, Di Stefano e Sammito – e pronti a tutte le azioni necessarie per proteggere i nostri territori”.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Flash news

Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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