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Cronaca

Sequestro dei beni finalizzato alla confisca

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Ragusa – Era stato beccato in casa in pieno centro storico con oltre 60 grammi di hashish, 19 grammi di cocaina in pietra purissima e con 47.250 euro in banconote di vario taglio, il giovane gambiano di 23 anni, arrestato l’11 ottobre scorso da personale della Squadra Mobile di Ragusa e da personale dell’Ufficio Volanti.

L’arresto dell’uomo , scaturisce dallo sviluppo di una attività info-investigativa che permetteva agli investigatori di appurare come, già noto per i numerosi precedenti di polizia specifici, e in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il medesimo reato, avesse avviato una proficua attività di spaccio di sostanze stupefacenti avente come base operativa proprio la sua abitazione sita nel centro storico di Ragusa, diventata un vero e proprio “market della droga”.

Dopo dell’udienza di convalida dell’arresto, l’ingente somma di denaro era stata restituita alla giovane moglie dell’arrestato, in sede di riesame, a seguito di ricorso presentato dalla donna dove la stessa sosteneva che tale somma di denaro era frutto delle proprie risorse economiche ed in particolare del reddito percepito dall’impresa di pulizie della quale era titolare.

Le successive indagini svolte dal personale della Squadra Mobile hanno però permesso di accertare che la giovane coppia aveva la disponibilità di un complesso di beni mobili e immobili per un valore di oltre 70.000,00€, sproporzionato rispetto alle risorse finanziarie e ai redditi percepiti.

Gli accertamenti patrimoniali effettuati tramite l’agenzia delle entrate e l’istituto nazionale per la previdenza sociale, mostravano una forte sproporzione dei redditi della coppia, i quali risultavano ammontare per una cifra di gran lunga inferiore rispetto alle disponibilità dei beni posseduti.

Vista la mancata giustificazione della provenienza lecita del rilevante compendio patrimoniale posseduto e l’elevata probabilità che il medesimo sia provento dell’attività criminosa, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa ha emesso decreto urgente di sequestro dei beni finalizzato alla confisca. L’abitazione sottoposta a sequestro, ove il ventitreenne aveva avviato una fiorente attività di spaccio nonostante gli arresti domiciliari, era stata acquistata con vari assegni, ciascuno inferiore alla somma di 5000,00€, in evidente elusione della normativa Antiriciclaggio del 2023. Il sequestro dei beni nella disponibilità della coppia (ossia la somma di 47250,00€ e l’abitazione situata al centro di Ragusa) disposta dal Pubblico Ministero ed eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Aggiunto Andrea Monaco veniva poi convalidato dal Gip, a conferma della piena condivisione dell’attività svolta dagli investigatori.

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Attualità

Gli studenti del Cirs donano posacenere da loro realizzati al Comune

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Posacenere colorati realizzati dagli studenti del centro di formazione professionale Cirs donati al Comune di Gela. Questa mattina gli studenti, accompagnati da tutor e docenti del Cirs, Vincenzo Bellavia, Giusy Callea, Biagio di Dio, Giuseppe Esposito Ferrara, sono stati ricevuti dal Sindaco Terenziano Di Stefano e dall’assessore all’Ambiente e Decoro Urbano, Giuseppe Fava.

I posacenere, sono stati progettati, poi saldati e posizionati questa mattina in Viale Mediterraneo. “Sarebbe meglio evitare di fumare anche all’aperto ma comprendo che sia difficile sperare di cambiare certe abitudini – ha detto in premessa il Sindaco – grazie a questi ragazzi per la loro iniziativa.

La collaborazione non si ferma qui ma andrà avanti. Chiunque voglia dare una mano per rendere più bella ed accogliente la nostra città troverà sempre le porte del Palazzo di Città spalancate”.L’assessore Giuseppe Fava ha ricordato come Gela abbia un Know how tra i migliori al mondo.

“Il mondo ha bisogno anche di professionisti non solo di avvocati, ingegneri o commercialisti. I saldatori sono figure ricercate che non vengono trovate così facilmente anche in aziende solide del territorio.

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Cronaca

Bar ritrovo di pregiudicati, sospesa la licenza

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Controlli amministrativi ad esercizi commerciali, sono stati eseguiti a Gela e a Niscemi dalla Polizia, su disposizione del Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello.

A Gela, gli agenti hanno notificato la sospensione della licenza al titolare di un bar, con provvedimento emesso dal Questore perché a seguito di ripetuti controlli, all’interno dell’esercizio sono state sorprese persone con pregiudizi di carattere penale. Il provvedimento persegue l’obiettivo di neutralizzare, almeno temporaneamente, un luogo di ritrovo di soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica

A Niscemi, i poliziotti assieme a personale dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Asp, nel corso di controlli eseguiti in un’attività commerciale dedita alla ristorazione, hanno riscontrato e contestato al titolare diverse violazioni amministrative, quali la mancata esposizione del cartello indicante il divieto di somministrazione di bevande alcoliche e super alcoliche a minori di 18 anni e quello indicante gli effetti correlati ai livelli di concentrazione alcolemica. Inoltre, sono state riscontrate alcune violazioni delle vigenti norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro relative all’informazione dei lavoratori, la loro formazione ed altro. Un lavoratore presente nell’esercizio era sprovvisto di contratto di lavoro. Personale dell’Asp ha rilevato la mancanza di documentazione utile alla valutazione della regolarità dell’attività. Analoghi controlli saranno programmati nelle prossime settimane.

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Cronaca

Sorpreso mentre ruba un motorino. Extracomunitario arrestato in flagranza

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Ragusa – Stava fuggendo in sella ad un ciclomotore appena rubato nel centro di Ragusa per rientrare verso il vittoriese, ma per sua sfortuna una pattuglia dei Carabinieri in servizio di prevenzione antirapina ha mandato in fumo i piani di un 22enne tunisino.

I Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno tratto in arresto in flagranza di reato l’extracomunitario che, nel corso del pomeriggio, si era recato a Ragusa con l’intento di tornare a casa con un nuovo motorino. Si tratta di un 22enne tunisino, domiciliato ad Acate, che stava forzando il blocchetto di accensione al fine di asportare il ciclomotore e che, per evitare un’eventuale identificazione mediante telecamere, si era anche preoccupato di applicare del nastro adesivo nero sulla targa per renderla illeggibile.

Proprio in quel momento i militari perlustravano la zona e venivano attirati dallo strano comportamento del ragazzo il quale, dopo aver visibilmente forzato il bloccasterzo del mezzo si metteva in sella e fuggiva senza indossare il casco. Seguito a vista dei Carabinieri, in modo da non pregiudicare mai le condizioni di sicurezza degli utenti della strada, i militari hanno atteso le condizioni ottimali per poterlo intercettare. Il momento giusto si è presentato pochi secondi dopo, presso un distributore di benzina dove il malfattore aveva necessità di fare rifornimento. Lì è stato tratto in arresto per il reato di furto aggravato. Sottoposto successivamente a perquisizione, è stato possibile rinvenire in suo possesso il cacciavite utilizzato per danneggiare il nottolino di accensione del ciclomotore. Esperite le formalità di rito i Carabinieri hanno restituito il motorino al legittimo proprietario.

Nel ricordare che in virtù del principio della presunzione di innocenza la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine sarà definitiva solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna, il 22enne tunisino è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria Iblea che ne valuterà la posizione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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