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Cronaca

Sequestro di 300mila euro della GdF

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Enna – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per la somma complessiva di circa 300.000,00 euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Enna a carico di quattro soggetti, indagati per l’ipotesi di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del Giudice.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria, svolta dalla Tenenza di Nicosia e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che trae origine dalla segnalazione di un amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale di Enna per la gestione di un appartamento e relativa pertinenza siti nel Comune di Montesilvano (PE), già colpiti da un precedente vincolo cautelare disposto nel 2021 dallo stesso Tribunale.

Gli indagati, allo scopo di sottrarre l’immobile all’amministratore giudiziario, al quale il Tribunale aveva affidato il compito di custodire ed amministrare il bene anche al fine di un incremento della redditività dello stesso, hanno simulato un rapporto di locazione a titolo oneroso proprio sui beni immobili ed adottato altri stratagemmi che hanno impedito all’amministratore giudiziario di acquisirne il possesso.

Tra le persone indagate figura un imprenditore siciliano residente in Provincia Enna già coinvolto nell’operazione “Full control” della Tenenza di Nicosia, che, nel novembre 2022, aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diversi presunti usurai ed estorsori, posti agli arresti su disposizione della Procura della Repubblica di Enna.

L’azione di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nello svolgimento di indagini economiche e patrimoniali a presidio della legalità economico-finanziaria del territorio e a salvaguardia di imprese e cittadini onesti.

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Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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Cronaca

Blitz contro immigrazione clandestina, controlli anche a Gela e a Niscemi

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Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.

In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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