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Cronaca

Sequestro di 700 mila euro per truffa ad un concessionario di auto

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Ragusa – I Carabinieri della Sezione di Pg della Procura ed i Finanzieri della Sezione di Pg della Procura, coadiuvati nella fase esecutiva da personale dei Comandi di stazione competenti nei rispettivi territori (Compagnie Carabinieri di Modica-Noto-Augusta), su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa per la somma complessiva di.699.811,37 euro in danno di un concessionario di auto usate di Ispica e di 15 autovetture individuate nella proprietà e/o disponibilità di altri indagati. 

L’attività di indagine ha consentito di accertare una presunta truffa del concessionario, il quale, con il concorso altri soggetti coinvolti, provvedeva alla sottoscrizione di contratti di finanziamento con la società  F.C.A. Bank (adesso C.A. Bank), relativi all’acquisto di autovetture presso la concessionaria, utilizzando documenti reddituali falsi e/o alterati, inducendo in errore la società creditrice circa la solidità economico-finanziaria dei soggetti richiedenti il finanziamento. 

La concessionaria autovetture vendeva la singola automobile, conseguendo un duplice profitto: quello derivante dalla vendita e quello derivante dal raggiungimento di obiettivi e premi di vendita corrisposti dalla società F.C.A.

Dall’altro lato, il singolo acquirente otteneva l’acquisto di una vettura che, senza questo raggiro non avrebbe conseguito e, in numerosi casi accertati, provvedeva all’alienazione del bene a terze persone, non coinvolte, a brevissima distanza dall’acquisto, in tal modo procurandosi l’ulteriore profitto derivante dalla vendita della vettura, in relazione alla quale non corrispondeva le rate del finanziamento sottoscritto.

Nell’ambito dell’attività di indagine sono stati censiti 43 episodi di contratti di finanziamento sottoscritti per l’acquisto di altrettante autovetture con le stesse modalità. Numerosi altri soggetti sono indagati per il delitto di reato di truffa in concorso.

L’attività ha consentito di sequestrare complessivamente 15 autovetture.

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Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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Cronaca

Blitz contro immigrazione clandestina, controlli anche a Gela e a Niscemi

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Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.

In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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