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Politica

Si scrive politica si legge ‘mercimonio’: parlano le tre consigliere

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La mozione di sfiducia non è condivisa. Non solo da chi lo dichiara ma anche da chi lavora sottotraccia. Le solite ipocrisie per mantenere la posizione e poter parlare a voce alta, senza sporcarsi le mani. Non sono solo illazioni ma quanto accade. La mozione di sfiducia c’è ma non ci sono i numeri. E non solo per le tre consigliere che hanno dichiarato di dissociarsi, ma per tanti altri che non firmano. Altrimenti la mozione sarebbe già approdata in Consiglio comunale: è semplice!

Le tre consigliere che hanno scoperto il fianco, Alessandra Ascia – Rinnova, Virginia Farruggia – M5S e Paola Giudice – Indipendente di Sinistra esposte alla gogna socio-politichese, oggi prendono di nuovo la parola per indicare chi non avrebbe i titoli per farlo, eppure getta discredito.

“Nella politica come nella vita è bene viaggiare sempre dicendo la verità ai propri elettori e alla città.

Abbiamo assistito in queste settimane a tante menzogne nei nostri confronti – scrivono in una nota –  maldestri tentativi, da parte di alcuni, di gettare fango cercando di ripulirsi del proprio che è veramente tanto ed è lo stesso nel quale hanno gettato la città. Ma si sa le bugie hanno le gambe corte e spesso sortiscono l’effetto contrario a quello voluto svelando, qualora ce ne fosse bisogno, la leggerezza politica di tanti che svolazzando da una parte all’altra cercano sempre un posto al sole.

E allora ripristiniamola la verità: siamo opposizione, e lì resteremo fino alla scadenza del mandato, non siamo mai entrate nella stanza del Sindaco né abbiamo chiesto o chiederemo di incontrarlo e chi dice il contrario mente sapendo di mentire, abbiamo sempre detto ciò che pensavamo in rappresentanza dei cittadini, dalla pulizia della città sempre più discarica abbandonata, alla bonifica profonda dei due cimiteri, dalla riattivazione della refezione scolastica a favore dei bambini ad una sanità pubblica civile e dignitosa e non ogni giorno sempre più offensiva verso i cittadini e il personale medico, infermieristico e ausiliario, alle politiche ambientali e a tanto altro.

Insomma una vera, nuova e, per quanto ci riguarda, sana e coerente concezione del fare politica a maggior ragione se si è Istituzione.

Tanti sono stati i colleghi consiglieri protagonisti di voli pindarici che neppure nella prima Repubblica si registravano e una parte di essi ora vorrebbe vestirsi di nuovo e di illibato dopo aver condiviso delibere e scelte che di fatto hanno collocato indietro la sesta città della Sicilia, affossandola.

La nostra Gela, che ovviamente merita rispetto innanzitutto per chi la rappresenta, così come merita la verità ogni giorno e in ogni ora.

Chi ha chiesto e ottenuto incarichi dal Sindaco e dalla Giunta? Chi ha avuto i propri assessori in questa amministrazione? I rappresentanti dei partiti che l’hanno sostenuta e composta e che adesso vorrebbero ergersi a paladini del nuovo e del futuro.

Basta cambiare simbolo di partito per essere nuovi? Basta saltare da uno schieramento all’altro per far dimenticare alla città lo scempio compiuto? Forse al circo ma non in Politica, questa sconosciuta.

Chi ha eletto e sostenuto questa amministrazione ha le stesse responsabilità e allora fuori i nomi: Fratelli d’Italia non rappresenta il nuovo solo perché sono al terzo gruppo consiliare e all’ennesimo schieramento, Forza Italia non si traveste da vergine solo perché abbandona la nave che affonda, al Pd non basta chiedere scusa dopo essersi camuffato e alleato con il centro destra solo per ricordare a se stesso di esistere e restare nella stanza dei bottoni. Non sono i simboli a fare un partito ma gli uomini e le donne che lo rappresentano.

Questa è la verità e non basta un saltello da un partito all’altro per nasconderla”.

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I consiglieri di opposizione contro il movimento del sindaco: “ci provocano perché temono l’azione comune”

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Il gruppo di opposizione non ci sta ad incassare la critica del movimento del sindaco e la sanità continua ad essere causa di scontro.

“Puntuale come un orologio svizzero- dicono i consiglieri di opposizione-o arriva la difesa d’ufficio per l’on Di Paola, ma non dai 5 stelle (ci poteva stare) ma dai civici!
Viene accusata una opposizione che si era dichiarata apertamente a sostegno delle iniziative che, tutti insieme, si sarebbe deciso di avviare, senza bandiere politiche, senza proclami e populismi vari.È stato molto apprezzato l’intervento di Miguel Donegani, aperto e sinceramente teso all’avvio di un dialogo costruttivo con il governo regionale. Si ribadisce la non condivisione di chi, in questa fase, cerca lo scontro e non la costruzione di percorsi condivisi e condivisibili.I civici, oggi, dimostrano, con la loro dichiarazione, di temere le capacità di dialogo con il governo regionale, dell’opposizione. E allora cercano a tutti i costi di provocarci, per allontanarci dalla eventuale azione comune su cui ci eravamo gia resi disponibili, mostrandoci, a loro parere, agli occhi dei gelesi, in una veste che loro stanno cercando di cucirci addosso ma che non ci appartiene.
Si chiedono dove eravamo noi, consiglieri di opposizione? Ma hanno chiesto all’onorevole.Di Paola, vice Presidente dell’Assemblea Regionale, dove fosse stato lui in questi anni? A parte cercare soldi per feste e festicciole per spartire prebende ad amici, quale è stata la sua attività sul tema sanitario? Piuttosto che chiedere ai consiglieri di opposizione, perché non chiede al loro presidente della commissione consiliare sanità, esponente di “una buona idea” quali risultati ha ottenuto in questo anno?Perché non chiedono a se stessi cosa hanno fatto quando erano consiglieri di maggioranza (e non di opposizione) con la giunta Greco e con vice Sindaco il nostro attuale Sindaco?Per cui, cari colleghi dalle idee fulminanti, oltre che buone, vi invitiamo a riflettere, ad abbassare ancora una volta i toni, per il bene della salute dei gelesiNoi saremo ancora disposti al dialogo, ad intraprendere azioni serie e condivise che non portino bandiere politiche e scontri di alcun genere.La salute non può essere tema di campagne elettorali!”.

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Per l’on.Mancuso la rimodulazione della rete ospedaliera è un’opportunità per rafforzare la sanità territoriale

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La nuova rete ospedaliera in provincia di Caltanissetta non rappresenta una sottrazione, ma un’opportunità concreta per rafforzare e modernizzare il nostro sistema sanitario. Un’occasione per rendere la sanità pubblica più efficiente e più vicina ai cittadini, in particolare nelle aree interne e periferiche» – dichiara l’onorevole Michele Mancuso deputato di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.

In questi mesi, grazie all’azione dell’Assessorato regionale alla Salute e della VI Commissione dell’ARS, è stato avviato un confronto strutturato con i vertici delle Aziende Sanitarie Provinciali per superare le principali criticità. Tra le priorità affrontate con urgenza – continua – vi è stata la carenza di personale nei Pronto Soccorso di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi, così come in reparti fondamentali come l’ortopedia di Gela. L’ASP ha già attivato e concluso concorsi in diverse specialità mediche e sta ultimando il processo di stabilizzazione di infermieri e operatori socio-sanitari, assicurando continuità assistenziale e stabilità occupazionale.

La riorganizzazione si integra con la riforma territoriale del DM 77/2022, già attuata nella nostra provincia con la realizzazione di quattro Centrali Operative Territoriali, la ristrutturazione in corso degli Ospedali di Comunità, e con il rafforzamento della telemedicina e dell’assistenza domiciliare. A ciò si aggiungono importanti investimenti per l’ammodernamento tecnologico: nuove TAC, mammografi, ecografi, risonanze magnetiche, tre acceleratori lineari per le radioterapie a Gela e San Cataldo e l’introduzione della cartella clinica elettronica integrata con il Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale – sottolinea l’onorevole Mancuso.

Grande attenzione – aggiunge – sarà dedicata al consolidamento delle eccellenze presenti sul territorio, a cominciare dalla breast unit dell’ospedale di Gela guidata con competenza dal dottor Di Martino, centro di riferimento nel trattamento del tumore alla mammella. Così come sarà essenziale tutelare la cardiologia e l’urologia, già potenziata con l’assunzione di sette nuovi medici, oltre all’endocrinochirurgia di Caltanissetta e Mussomeli e all’ortopedia di Mussomeli, che rappresenta un presidio di assoluto rilievo.

Rispetto alle preoccupazioni espresse da alcuni amministratori locali, Mancuso invita a non alimentare allarmismi: «La proposta di rimodulazione prevede sì una razionalizzazione, ma anche un potenziamento in settori strategici come neurologia, neurochirurgia e chirurgie specialistiche. E, soprattutto, mantiene attivi e funzionali i presidi di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi, dove sono previsti nuovi posti letto per lungodegenza e riabilitazione, e modelli misti tra medicina interna e piccola chirurgia programmata, necessari a ridurre le liste d’attesa» – evidenzia il parlamentare regionale.

Un plauso va anche al dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica, Salvatore Iacolino, che ha mostrato grande disponibilità all’ascolto e alla collaborazione con i territori. Sono certo – prosegue – che l’Assessorato regionale alla Salute saprà recepire e valorizzare le proposte che emergeranno dalla conferenza dei sindaci, garantendo la salvaguardia delle attività ospedaliere essenziali per le comunità locali.

In questa fase delicata e strategica – conclude l’onorevole di Forza Italia Michele Mancuso – auspico una piena e leale collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, a partire dagli enti locali, dalle aziende sanitarie e dalla Regione. L’obiettivo comune deve essere quello di garantire servizi sanitari efficienti, accessibili e di qualità per tutte le comunità della provincia. La salute è un diritto fondamentale e la sanità rappresenta una delle principali sfide del nostro tempo: per questo serve un impegno condiviso, responsabile e privo di divisioni. Solo attraverso il dialogo e la cooperazione sarà possibile costruire una rete ospedaliera moderna e funzionale, realmente vicina ai bisogni dei cittadini e capace di rispondere con efficacia alle esigenze del territorio.

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Donegani:”Mercoledì incontro con il presidente della commissione sanità”

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Il segretario regionale di PeR Miguel Donegani ha chiesto al Presidente della commissione regionale sanità l’on Laccoto un incontro con il Sindaco Di Stefano e le forze politiche per affrontare con carte alla mano la situazione di Gela e del territorio sud della provincia che vede iniquità di trattamento con altre realtà territoriali, come si evince dalla proposta del piano di riordino sanitario presentato dalla regione. L’incontro è già fissato per Mercoledì 16 luglio alle 14 e 45.
“Ringrazio il presidente della sesta commissione parlamentare l’on Laccoto per aver subito accolto il mio invito. L’on Lavardera leader di controcorrente sarà a sostegno della nostra battaglia per una sanità più equa e giusta. Gela non può perdere posti letto, servizi e personale. La mia proposta è stata: dialogo e tavolo permanente con tutte e di tutte le forze politiche. La sanità non ha colori politici. Prima Gela e i gelesi. Lunedì il Sindaco ha riconvocato la riunione a Gela per definire un documento finale e unitario, Mercoledì saremo a Palermo in commissione e continueremo senza abbassare la guardia, chiedendo rispetto e attenzione per il territorio. Prima il dialogo per concertare soluzioni positive, non escludendo manifestazioni di protesta se non ci saranno le dovute risposte. Noi ci augurano di non dover ricorrere alla protesta. Siamo fiduciosi perché la classe politica tutta sta dimostrando grande maturità e responsabilità sul tema Sanità, che riguarda la salute dei cittadini, diritto costituzionalmente garantito a tutti noi. PeR starà sempre a fianco del Sindaco e con tutte le forze politiche del territorio per le battaglia di civiltà come questa”- ha dichiarato Donegani

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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