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Tornano le Giornate Fai di Primavera

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Tornano, per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Un’edizione speciale, in occasione dei cinquant’anni dalla nascita del FAI che ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali – oltre 13 milioni visitatori, 16.290 luoghi aperti in oltre 7.000 città in 32 edizioni – con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano. 

Sabato 22 e domenica 23 marzo, l’itinerario offerto dalla Delegazione di Caltanissetta si snoderà per le vie del centro di Gela, partendo dal Palazzo di Città, in Piazza San Francesco, dove sarà possibile salire sulla Torre dell’orologio e visitare una mostra fotografica di eccezionale interesse, toccherà la Villa Garibaldi, per ammirarne l’ingresso e si concluderà con la Chiesa di San Giacomo Maggiore che eccezionalmente aprirà le porte della terrazza da cui sarà possibile osservare la planimetria della piazza e il dettaglio architettonico delle abitazioni circostanti. 

Si tratta di un percorso alla scoperta della figura dell’architetto nisseno Salvatore Cardella (Caltanissetta 1896 – Palermo 1975) che ha contribuito in modo incisivo a plasmare il nuovo volto alla città capoluogo e del suo territorio divenendo promotore di un nuovo linguaggio architettonico di ispirazione razionalista; a Cardella, dal dopoguerra all’inizio degli anni Cinquanta, si devono la ricostruzione ed il completamento della Diga Disueri oltreché i progetti sul lungomare e il porto rifugio, l’ospedale civile, il Villaggio Aldisio, il museo archeologico, oltre a quelle più rappresentative, tra cui il complesso del Municipio, la Chiesa di San Giacomo, con la piazza antistante e gli edifici residenziali, il nuovo ingresso alla villa pubblica.

 Osservare Gela dall’alto per scoprirne una nuova dimensione, una geometria invisibile da terra, così che la città possa mostrarsi nella sua struttura nascosta.Le Giornate FAI di Primavera diventano così non solo un’esperienza visiva, ma un modo per comprendere la crescita verticale della città. “Il verticalismo, in questo senso, è più di un’esperienza fisica: è una prospettiva diversa sullo spazio e sul tempo – dice Giulia Carciotto, Capo Delegazione  FAI Caltanissetta – Attraverso punti di osservazione strategici, vogliamo svelare un tessuto urbano che si sviluppa in altezza, raccontando la storia della città e il suo futuro.

Guardare dall’alto, quindi, non è solo un atto estetico, ma una riflessione sulla natura stessa della città che permette di cogliere il rapporto tra passato e presente, tra ordine e caos”. In occasione delle giornate sarà possibile visitare in anteprima la mostra  “Salvatore Cardella architetto. Fotografie di Giovanni Chiaramonte”. Si tratta di una serie di fotografie inedite di Giovanni Chiaramonte, che immortalano le opere architettoniche di Salvatore Cardella progettate per Gela e Caltanissetta. Gli scatti esposti per la prima volta al pubblico, sono stati realizzati su commissione dell’Ordine degli Architetti di Caltanissetta e saranno integrati da progetti d’archivio inediti che sveleranno la progettazione di altri edifici pubblici per la città.

L’esposizione sarà allestita nella Sala Rinascimento, all’interno del Palazzo di Città. Le visite saranno a cura degli studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Enna “Kore”, guidati dal prof. Maurizio Oddo, Ordinario in Progettazione Architettonica, degli alunni degli Istituti Superiori “E. Majorana” e “L. Sturzo” di Gela e dei volontari del FAI Giovani di Caltanissetta. Una visita speciale sarà curata dallo stesso prof. Oddo. Gli orari di vista nelle giornate di  sabato 22 e di domenica 23 seguiranno le seguenti fasce orarie: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00; ogni visita (partenze ogni 30 minuti da Piazza san Francesco) avrà la durata di circa 90 minuti.

La visita alla Torre dell’orologio di Palazzo di Città è prevista per i soli iscritti FAI in 2 turni, sabato 22 e domenica 23, alle ore 11 e alle 12.Venerdì 21 marzo, dalle ore 9 alle ore 13 è prevista un’apertura straordinaria per le scuole, dedicata agli alunni delle classi amiche FAI. Domenica 23, a partire dalle ore 19,30, a conclusione delle Giornate ci sarà un momento conviviale presso il “Civico 111” di Gela, a cura del FAI Giovani di Caltanissetta. Giovedì 27 marzo alle ore 17.00. Le Giornate di Primavera daranno il via ad una serie di iniziative speciali dedicate all’architetto Salvatore Cardella. La prima sarà il convegno dal titolo “L’architettura razionalista di Salvatore Cardella”, che si terrà sulla scalinata d’ingresso di Palazzo di Città.Durante le Giornate FAI di Primavera, lo ricordiamo, coloro i quali desiderassero sostenere il FAI possono liberamente erogare un contributo minimo a partire da 3 euro, donazione per sostenere la missione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano che il FAI persegue dal 1975.

Le Giornate FAI di Primavera sono state realizzate con la collaborazione del Comune di Gela, del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi “Kore” di Enna, dell’Ordine degli Architetti di Caltanissetta e della Parrocchia San Giacomo di Gela.

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Statua greca in marmo scoperta a Mozia

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Una figura femminile in posa incedente, abbigliata con chitone e himation, priva della parte superiore del torso e della testa. È la statua greca in marmo emersa grazie agli scavi della missione archeologica dell’Università degli studi di Palermo che opera sull’isola di Mozia, in provincia di Trapani, grazie a una convenzione stipulata con la Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani.

«Questo ritrovamento – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – conferma l’importanza del lavoro di ricerca e tutela che portiamo avanti ogni giorno. Una scoperta importante che testimonia, ancora una volta, quanto la Sicilia sia stata nei secoli un crocevia di civiltà, ma soprattutto quanto l’isola continui a restituirci testimonianze preziose che meritano di essere conosciute e condivise».

La statua è alta 72 centimetri, incluso il piccolo piedistallo su cui poggia i piedi. La frattura del torso non è accidentale ma determinata tecnicamente dal taglio della pietra, poiché era assemblata da almeno due blocchi, come confermato dalla presenza di due fori con i resti di tenoni metallici sulla superficie del taglio.

L’opera è stata rinvenuta all’interno del “Ceramico” di Mozia (Area K), una delle più grandi officine ceramiche puniche del Mediterraneo centrale: giaceva in posizione orizzontale sul margine di una vasca contenente l’argilla usata per la produzione di vasi e terrecotte figurate nel V secolo a.C., il periodo di massimo splendore e vigore produttivo della città. La dismissione della scultura e la sua deposizione sono attribuibili all’ultima fase d’uso dell’officina, probabilmente in concomitanza con l’inizio dell’assedio dionigiano del 397 a.C. È inoltre possibile ipotizzare una sua collocazione originaria all’interno della stessa officina, in connessione con le nuove strutture murarie riportate alla luce nel corso della campagna. La statua conferma la presenza nella città fenicia di capolavori dell’arte greca e aiuta a ricostruire un quadro di strette connessioni culturali nella Sicilia grecopunica.

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Cerimonia di Premiazione “Gorgone d’oro” al club Vela

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Grande appuntamento sabato 19 luglio, alle ore 20.30 nella terrazza del suggestivo Club Vela di Gela, con la cerimonia di premiazione della 25/a edizione del premio di poesia Gorgone d’oro promosso e organizzato dal Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo”, in collaborazione con Betania OdV, Cesvop e le associazioni “Gaudium et Spes” di Butera e “Futuramente”.

Riceveranno l’ambizioso premio i poeti Domenico Pisana di Modica, Denise Evelyne Parouty di Chatillon (Aosta), Floriana Raggi di Poggio Torriana (Rimini), Giovanni Zeverino di Santeramo in Colle (Bari), Margherita Neri Novi di Cefalù (Palermo), Donatella Bisutti di Genova e Luciana Salvucci di Colmurano (Macerata).

Saranno assegnati premi speciali a Marco Girardo, direttore del quotidiano Avvenire (Gorgone d’Oro per il giornalismo, in memoria di don Giulio Scuvera), al regista Paolo Licata, per il film “L’amore che ho”, omaggio a Rosa Balistreri; al Fondo Andrea Camilleri di Roma (premio per la Cultura in memoria di Salvatore Zuppardo) ad Alessandra Mortelliti, nipote dello scrittore Andrea Camilleri, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e un premio speciale nel ventennale della sua fondazione all’Università degli Studi di Enna Kore alla presenza del Magnifico Rettore Paolo Scollo e della Pro-Rettrice alla Didattica Marinella Muscarà.Il premio nazionale “Gorgone d’Oro” di Gela taglia un traguardo importante che testimonia la longevità, la forza e il valore di un’iniziativa capace, da venticinque anni, di promuovere l’eccellenza culturale, artistica e poetica. Il successo dell’edizione 2025 conferma la vitalità del premio: 192 i poeti partecipanti complessivamente in tutte e tre le sezioni (poesia religiosa o a tema libera, poesia dialettale, silloge poetica e haiku)

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I segretari di maggioranza inviano un chiarimento all’on Scuvera per distendere i toni

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I segretari della maggioranza hanno diffuso un documento in cui trattano degli incontri tenutisi nei giorni scorsi sul tema della sanità, affrontati in pubblica adunanza con le associazioni, con le parti sociali con tutti i rappresentanti politici ed in fine in consiglio comunale in sessione monotematica da cui il Sindaco ha avuto pieno mandato a rappresentare alla politica e alle istituzioni di livello regionale quanto emerso nei vari confronti.


“Con il mandato avuto, insieme ad una delegazione di rappresentanti istituzionali e politici ha portato le istanze delle associazioni, della maggioranza, della minoranza consiliare e dei cittadini gelesi al presidente della Commissione Regionale Sanità. Tutto ciò -,dicono i segretari della maggioranza – è stato fatto nello spirito di un processo rivendicativo e propositivo unitario della politica gelese per l’unico scopo comune che è la salvezza e il rilancio della struttura ospedaliera gelese e del suo territorio. I vari rappresentanti si sono spontaneamente aggregati tenendo conto dell’informativa anticipata da illustrare in Commissione Consiliare Sanità”.


“Nessuno deve sentirsi escluso e nessuno può escludere nessuno da questa battaglia che non è una battaglia partitica, ma una battaglia per il diritto alla salute e alla vita.
La discussione con la Commissione Regionale Sanità si inquadra nell’ottica del confronto preliminare della città con l’istituzione, l’onorevole Scuvera sa che la sua presenza sarebbe stata più che gradita alla discussione di cui tutti sapevano.
Siamo certi che l’onorevole Scuvera parteciperà a tutti gli incontri opportuni, il suo contributo è ben gradito e auspicato come quello di chiunque sia in grado di aiutare la città a risolvere i problemi che l’assillano.Pur tuttavia, se in alcuni casi dovesse essere necessario diramare specifici inviti, nell’interesse dei cittadini, lo faremo”- concludono

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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