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Cronaca

Variazioni di bilancio con l’inganno

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Variazioni di bilancio: i consiglieri civici di Una buona idea non saranno in aula stasera come protesta per l’inganno messo in atto dalla Giunta che non ha approvato le variazioni ma ne ha preso solo atto scaricando sul consiglio la responsabilità di votare. Nulla di nuovo rispetto al passato.

 “Ci eravamo illusi – dicono Terenziano Di Stefano, Giovanni Giudice e Giuseppe Faví – che il Consiglio Comunale che con carattere di urgenza è stato fissato per oggi 30 Novembre , venisse celebrato proprio per ratificare le variazioni votate dalla Giunta. In realtà , scopriamo dall’attenta analisi degli atti inviati ai consiglieri che oggi, gli stessi consiglieri non saranno chiamati a ratificare alcunchè poiché la proposta di delibera è una vera e propria variazione di bilancio ai sensi dell’art 175 comma 3 D.Lgs 267/ 2000 come di fatto è descritto nei punti di proposta deliberativa, per cui stando agli atti che saranno portati in consiglio, i consiglieri saranno chiamati a votare quelle variazioni di bilancio che la Giunta avrebbe dovuto approvare , che ha dichiarato di avere approvato e che , evidentemente, non ha approvato”


“Oggi i nostri Consiglieri Comunali non parteciperemo alla seduta – aggiunge- non per questo ci sentiremo irresponsabili, anzi i nostri banchi vuoti sono un chiaro segno di protesta contro le approvazioni di bilancio fantasma che il Sindaco ha fatto credere di avere approvato addirittura dichiarandolo personalmente .Ma c’è ancora tempo per rimediare, qualora la stessa Giunta fosse stata tratta in errore, entro le ore 24:00, Li invitiamo ad approvarle in Giunta le variazioni ed a portare in aula gli atti per la ratifica entro il 31 /12 , non certo per noi ma per evitare la perdita di ulteriori finanziamenti e certamente un danno erariale a danno della Città della quale il Sindaco nè dovràrispondere 

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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