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Vietati gli assembramenti

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Vietati gli assembramenti. Eppure l’amministrazione fino a qualche giorno fa si è fatta fotografare come si vede nella foto di copertina. Niente dati oggettivi, niente fasce di età. Solo foto amatoriali di Macchitella. Alla luce dei numeri dell’ASP, che, negli ultimi giorni, indicano un nuovo innalzamento della curva epidemiologica in città, il Sindaco Lucio Greco, previa interlocuzione con la stessa Azienda Sanitaria, ha firmato un’ordinanza contenente ulteriori misure di contenimento del contagio da Covid-19 sul territorio comunale. Il provvedimento si è reso necessario anche dopo le scene di assembramenti dello scorso fine settimana in diverse zone, dal lungomare a Macchitella, venendo meno all’osservanza delle direttive previste dalla vigente zona arancione.

Ecco cosa prevede l’ordinanza sindacale:

  1. Per tutti i i giorni della settimana, è disposta la chiusura di tutte le ville comunali, dei giardini pubblici, comprese le aree riservata ai giochi.
  2. Per tutti i i giorni della settimana, è vietata ogni forma di assembramento in tutti gli spazi aperti, in tutti i luoghi pubblici e privati ed in quelli privati aperti al pubblico, ove l’ accesso dovrà essere realizzato secondo le modalità previste dalle vigenti normative nazionali e regionali anticovid-19.
  3. Per tutti i i giorni della settimana, è comunque vietato lo stazionamento delle persone nelle seguenti strade e piazze cittadine, ad eccezione di coloro che sono regolarmente in coda per accedere agli esercizi commerciali legittimamente aperti: Piazza Umberto; Sagrato Chiesa Madre, sia sul lato di Corso Vittorio Emanuele che di via G.N. Bresmes; corso Vittorio Emanuele; corso Salvatore Aldisio; – via Gen. Cascino; – piazza S. Agostino; – piazza Martiri della libertà; – piazza Roma; – piazza S. Francesco; – piazza S. Giacomo; – viale Federico II di Svevia; – portici di Macchitella; – Via Venezia; – via Palazzi; – via Parioli; – viale Indipendenza; – piazza Tre Porte;- Stazione ferroviaria; – zone balneari di Manfria, Roccazzelle e Piano Marina. Nei casi sopra indicati viene fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti, ove, però, le persone in coda dovranno rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro.
  4. Nei giorni di venerdì sabato e domenica di ogni settimana, è disposto il divieto di circolazione, veicolare e pedonale, nelle seguenti strade e spazi pubblici cittadini: Via Parioli, Piazza Tre Porte, Piazza antistante la stazione ferroviaria. Su tali strade e spazi pubblici resta comunque consentita la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti, ove, però, le persone in coda dovranno rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Il presente divieto di circolazione avrà la seguente efficacia oraria:

  • venerdì dalle ore 16.00 alle ore 22.00;
  • sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore ore 22.00.

L’ordinanza avrà efficacia da domani, 16 aprile 2021, e sino a nuova modifica e/o revoca della della stessa. Si fa affidamento sul senso civico dei concittadini e sul loro rispetto delle leggi e della salute propria e degli altri, per auspicare, da un lato, il pieno rispetto della presente ordinanza e dall’altro controlli fermi e stringenti da parte di tutte le forze di polizia, con la speranza che, in poco tempo, il contagio possa rallentare fino a fermarsi.

“Questo nuovo provvedimento scaturisce, spiace dirlo, dalla scarsa collaborazione di una parte della cittadinanza e delle attività commerciali, – afferma il Sindaco Lucio Greco – e, se non stringiamo subito le maglie, corriamo il rischio di andare verso una nuova zona rossa, cosa che non ci possiamo più permettere. Proprio ieri, con il vicesindaco Terenziano Di Stefano, e con il presidente del consiglio comunale Totò Sammito, abbiamo incontrato i rappresentanti delle associazioni datoriali, e abbiamo fatto presente l’estrema delicatezza di questa fase. I commercianti sono esasperati, lo sappiamo, e hanno il diritto di tornare a lavorare serenamente, ma noi siamo responsabili della salute della comunità e dobbiamo agire di conseguenza. Il senso civico dovrebbe prevalere in ognuno di noi, e tenerci in casa quando non è strettamente necessario anche se nessuno ce lo impone, ma purtroppo così non è. Da qui, anche alla luce dei richiami che ho ricevuto da parte di Prefetto e Questore, la nuova ordinanza che ho firmato oggi, per evitare che si ripetano nelle prossime settimane le scene dello scorso week end”.

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Vincenzo e Giuseppa: 60 anni di amore. Il successo della fede e dell’equilibrio

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Sessant’anni di vita coniugale. Un traguardo che oggi sempre irraggiungibile. 24 ottobre 1964 – 24 ottobre 2024. Giuseppa Emmanuello e Vincenzo Di Natale di 79 e 86 anni, hanno passato insieme tre quarti di vita insieme. E sono ancora insieme a godere della vita e festeggiare la loro unione indissolubile. In un tempo in cui la percentuale delle separazioni sfiora quota 50%, la coppia di ferro rappresenta un baluardo di speranza, scrigno di valori cristiani ineludibili.

Davanti a Dio in quel 24 ottobre di 60 anni fa hanno pronunciato la formula: ‘ prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore ; nella salute e nella malattia e di amarti e onorati per tutti i giorni della mia vita’ e l’hanno osservata sempre. Nonostante i momenti difficili che la vita può riservare, benché Giuseppa e Vincenzo abbiano trascorso una vita costellata di soddisfazioni. In quella chiesa dedicata a San Giacomo si sono giurati amore e fedeltà e ieri, nella stessa chiesa, hanno rinnovato i voti con gioia ed emozione; la stessa emozione che si è librata nell’aria contagiando i presenti: fratelli, cognati e nipoti che hanno gioito con loro.

La messa del sessantesimo anniversario è stata officiata dal parroco don Luigi Petralia che ha avuto parole di elogio di fronte ad un amore benedetto da Dio. Perché solo quando una famiglia si consacra al Creatore può superare gli ostacoli che la vita riserva e raggiungere traguardi inaspettati. Erano tanto giovani in quel lontano 1964, 19 e 26 anni, nel tempo del boom economico.

Hanno costruito con pervicacia la loro famiglia, nella botte di ferro della fede ed hanno vinto, protetta dalla benedizione e dalla loro fede.

Vincenzo ha lavorato nelle Poste Italiano nella qualità di postino per oltre 40 anni. La loro unione è stata allietata dalla nascita di quattro figli: Carmela, Salvo, Angela e Cinzia, sei nipoti ed una pronipote.  I figli oggi sono tutti professionisti  inseriti nel tessuto sociale: hanno studiato conseguendo titoli accademici in diverse branche specialistiche ed onorando la fiducia che i loro genitori hanno risposto in loro.  Ieri sera erano tutti presenti, insieme ai parenti collaterali a festeggiare la vita e l’amore. E dopo il ringraziamento a Dio, tutti a cena, in una dimensione raccolta, con tanta gioia ma senza sfarzi superflui. L’equilibrio che Vincenzo e Giuseppa hanno perseguito, resta la loro carta vincente. Auguri!

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Torna stanotte l’ora solare

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Stanotte si torna indietro di un’ora, cioè all’ora solare: alle tre gli orologi dovranno essere impostati per segnare le due, così sarà possibile dormire più a lungo. Questo piccolo gesto segna la fine del periodo estivo e l’inizio di quello autunnale, un momento atteso soprattutto da chi preferisce sfruttare meglio le ore di luce del mattino.

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Presentazione del libro inchiesta su incenerimento dei rifiuti “Nerone S.p.a.”, di Massimiliano Coppola

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Palermo – Sarà presentato mercoledì 30 ottobre a partire dalle ore 10.30 alla Sala Pio La Torre (sala Rossa) in Assemblea Regionale Siciliana, il libro inchiesta sull’incenerimento dei rifiuti “Nerone S.p.a.”, di Massimiliano Coppola. Ad aprire l’incontro sarà il vice presidente dell’ARS Nuccio Di Paola cui seguirà l’intervento dell’Autore. Tra i presenti anche il già presidente della Commissione Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giampiero Trizzino, avvocato e consulente ambientale ed i deputati regionali della Commissione Ambiente.

“Il libro – spiega l’autore – è un viaggio che, partendo dall’esperienza di Roma, racconta in modo semplice e comprensibile, le lotte che i cittadini si trovano ad affrontare contro le multinazionali dell’incenerimento e, molto spesso, anche contro le amministrazioni cittadine che invece di tutelare ambiente e salute, si lasciano affascinare dai “termovalorizzatori” dove si scia sul tetto o addobbati come fossero opere architettoniche storiche. Impianti che nascondono al loro interno una fornace che brucia rifiuti di ogni genere, precludendo la possibilità di recuperare i materiali che li compongono”.

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