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Trufolo crea la sezione gelese del partito liberale,la coordina il dott. Gianni Incardona

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Alla presenza del Segretario Nazionale del Partito Liberale Italiano, Grazio Trufolo, si è costituita a Gela la Sezione Locale del Partito Liberale Italiano.

Il gruppo aderente, già attivo in occasione delle scorse elezioni amministrative per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale di Gela, sotto le insegne “Prima Gela – PLI”, annovera tra i suoi aderenti professionisti ed esponenti della comunità civile, giovani e pensionati, tutti ispirati dal comune proposito di spendere energie per dare nuova linfa e far rinascere a Gela il pensiero liberale, laico e riformista di tradizione centrista, contro il pericolo della deriva populistica dei partiti, la disgregazione sociale e per il progresso, l’equità e la pace sociale.

Già in occasione della sua costituzione, il dibattito si è concentrato sulle iniziative da portare avanti nell’ambito di un più ampio confronto tra tutte le forze politiche dell’area del centrodestra, con l’ambizione di essere propositivi nella comune condivisione tra tutti i partiti del centrodestra cittadino di un programma politico che abbia a centro le vere emergenze cittadine.

 Trufolo sottolinea i temi che il partito liberale gelese intende porre all’attenzione del governo nazionale e regionale e che vanno dal dramma dramma locale di una sanità pubblica non più in grado di garantire la vita ela salute dei cittadini,al l’enorme difficoltà delle famiglie a sostenere i costi legati agli affitti degli alloggi universitari e di alta istruzione dei loro figli. Ed ancora: il porto insabbiato e  l’oggettiva penuria di infrastrutture in grado di sostenere l’offerta turistica di una città dalle spiccate bellezze paesaggistiche, custode di importanti monumenti storici e di reperti archeologici unici nel loro genere.

All’esito della sua costituzione, sotto la Presidenza del segretario nazionale del PLI, Grazio Trufolo, il collettivo della Sezione ha eletto all’unanimità a suo coordinatore il Dr. Gianni Incardona, già assessore comunale e professionista medico, stimato e apprezzato per le sue indiscutibili doti umane e per la sensibilità più volte dimostrata nell’affrontare le delicate problematiche legate alle carenze sanitarie sul territorio e alla stessa disabilità.

Lo stesso Dr. Incardona si è detto onorato dell’incarico che l’Assemblea ha inteso affidargli, tenendo a precisare che il suo mandato sarà unicamente rivolto alla riorganizzazione del PLI cittadino, promettendo il suo massimo impegno per l’ampliamento della base, in modo da indirequanto più presto possibile l’assemblea costituente degli iscritti e così permettere la costituzione dell’organigramma statutario secondo le regole democratiche cui si ispirano gliideali liberali 

1 Commento

1 Commento

  1. Gelone

    17 Gennaio 2025 at 16:29

    Aggiungerei il completamento del collettore fognario di via Venezia , se piove di brutto Gela e sott’acqua

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Attualità

È morto Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore

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È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.

Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

I carabinieri scoprono armi e munizionamento nelle campagne di Mazzarino

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Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della provincia nissena, sviluppata non solo nelle aree urbane e maggiormente frequentate ma anche attraverso servizi di rastrellamento delle aree rurali e più impervie del comprensorio, grazie al prezioso supporto specialistico dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. In particolare, i militari della Stazione di Mazzarino, assieme a quelli dello Squadrone, hanno individuato un terreno non recintato, in contrada Finocchio , all’interno del quale destava sospetto la presenza di mezzi in stato di abbandono e di vecchie cisterne di acqua in disuso. Procedendo ad accurata ispezione dei luoghi, all’interno di uno dei veicoli e di una cisterna i Carabinieri hanno rinvenute, ben occultate e protette dagli agenti atmosferici, due armi da fuoco con matricole abrase, una carabina calibro 22 LR marca ZOM451 e un fucile sovrapposto calibro 12 e una ventina di cartucce calibro 12 a palla unica e spezzata.Le armi e il munizionamento, in ottimo stato di conservazione e pronto all’uso, sono state poste sotto sequestro, per i successivi accertamenti. L’ipotesi investigativa è che possano essere state utilizzate nell’ambito di attività delittuose, considerando anche il luogo in cui erano nascoste, un’area rurale isolata e difficilmente raggiungibile, ideale per l’occultamento. Le operazioni si inseriscono in una più ampia strategia di controllo, esteso alle vaste aree boschive e di campagna della provincia, con particolare attenzione al circondario di Gela, dove lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” continua a operare con elevata professionalità al fianco dei reparti territoriali, al fine di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare riferimento alla disponibilità illecita di armi.Sono in corso indagini finalizzate a risalire ai responsabili dell’occultamento, ma anche a un possibile utilizzo, in passato, delle armi sequestrate.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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