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Cronaca

Di Stefano: “Sulla questione portuale, nulla è lasciato al caso..!”

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Il sindaco cambia strategia e sotto ferragosto lascia i riflettori che, di recente, sono feroci e manda in avanscoperta gli assessori in modo da evitare i commenti che da qualche tempo sono più pressanti di prima. Inutili sono state le manovre antisatira. Alla satira riemersa prepotentemente ad ogni piè sospinto si è aggiunta la popolazione. Alle dichiarazioni dell’esponente di Unità siciliana – Le api, Salinitro oggi risponde il vicesindaco Di Stefano.

“Voglio rassicurare personalmente l’arch. Francesco Salinitro, che anche nella settimana di ferragosto resta molto attento alle vicende di Palazzo di Città e riaccende i riflettori, in realtà mai spenti, sul progetto dell’hub portuale”.

Inizia così la nota a firma dell’assessore alle Attività Produttive, Terenziano Di Stefano, il quale afferma che Salinitro su una cosa ha ragione, e cioè sul fatto che è intorno alla portualità che si deve sviluppare buona parte dell’economia locale futura. “L’arch. Salinitro può stare sereno, – prosegue – perchè sulla questione portuale nulla è lasciato al caso. E’ una vicenda che stiamo continuando a seguire con la massima attenzione. Com’è noto, ci sono state diverse interlocuzioni con i Ministeri competenti e la Regione, i tavoli tecnici sono tuttora aperti e si sta lavorando incessantemente per portare a casa un risultato importante, per non dire storico. Per la creazione dell’hub, come ha anche rimarcato, in passato, il Primo Cittadino, ci sono in gioco questioni geopolitiche e geofisiche molto complesse. L’iter non è semplice come Salinitro vorrebbe far capire, e le innumerevoli missioni a Roma e a Palermo del Sindaco Greco lo dimostrano. Ogni volta abbiamo messo a posto un nuovo tassello, ma il cammino è lungo e pieno di ostacoli. A noi, in ogni caso, – aggiunge Di Stefano – pazienza e perseveranza non sono mai mancati. Non basta fondare un comitato o avviare interlocuzioni con operatori del settore del nord Italia per creare un hub: occorre una sinergia interistituzionale molto forte, ed è quella per la quale ci stiamo spendendo”. 

Altra questione sulla quale Di Stefano intende soffermarsi, smentendo categoricamente le parole di Salinitro, è quella prettamente politica. “Il progetto che ha portato alla vittoria il Sindaco Lucio Greco – continua – è nato civico e lo è ancora oggi, benché Salinitro non faccia che rimarcare come quel progetto iniziale sia stato tradito e non esista più. Se, però, si vuole portare avanti il grande lavoro di cui la nostra città ha bisogno, serve la collaborazione dei partiti, passaggio che successivamente è stato fatto, ma rimanendo fedeli all’impronta civica. Tutti i temi affrontati prima e durante la campagna elettorale, anche con Salinitro, sono pane quotidiano per questa amministrazione, e persino il DUP presentato in consiglio comunale si ispira fortemente agli ideali e al programma del Sindaco Greco e del suo progetto civico iniziale. Per sottolineare come la nostra origine sia assolutamente civica, basterebbe dire che abbiamo fondato “Una Buona Idea”, e con essa andiamo avanti con lealtà e coerenza, forti dell’ottima rappresentanza in consiglio comunale e in giunta. Noi, a differenza sua, che in due anni ha cambiato casacche, gruppi e movimenti, non abbiamo mai fatto la corte ad alcun partito, né siamo in cerca di chissà quale ruolo o poltrona. All’arch. Salinitro, in ogni caso, – conclude Di Stefano – voglio ricordare che c’è sempre tempo per redimersi e tornare a collaborare. Questa amministrazione, lo ha più volte detto il Sindaco Greco e lo ribadisco pure io come assessore, è sempre pronta al confronto e al dialogo e anche per lui, se lo vorrà, le porte saranno aperte. Se, però, intende ancora andare avanti con queste polemiche sterili lo faccia, ma sappia che non arrecherà alcun beneficio al nostro territorio”.

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Cronaca

Non si spegne l’eco per la morte della maestra Gabriella

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Non si è spenta ancora in città l’eco del dolore per la morte improvvisa della maestra Gabriella Tasca, conosciuta, amata e compianta da tanti gelesi.

Un dolore che ha varcato i confini della Sicilia ed è giunto fino a Roma dove risiede la sua dirigente scolastica Agata Gueli oggi titolare di un incarico professionale presso il Ministero dell’Istruzione.

Un dolore profondo che ha indotto la Gueli a riunire le insegnanti della Capuana il 9 maggio alla chiesa dei Padri Cappuccini per un tributo alla memoria della maestra strappata precocemente alla famiglia ed alla scuola a cui aveva ancora tanto da dare.

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Modica: denunciate due persone per reati contro il patrimonio

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 Modica – Gli agenti del Commissariato di Polizia di Modica hanno denunciato due persone per reati contro il patrimonio.


I riscontri investigativi sono arrivati nell’ottica di una intensa e costante attività di prevenzione per le vie del centro storico e le strade cittadine che hanno consentito in pochi giorni di individuare i responsabili di furti commessi in danno di ignari cittadini e turisti.


Proprio l’ampia conoscenza dei territori e dei soggetti con pregiudizi di Polizia, costantemente monitorati con controlli diurni e notturni, ha reso celere le indagini volte a ricostruire le dinamiche di un furto ad un negozio di generi alimentari e di alcuni furti di borse ed oggetti lasciati incustoditi all’interno di veicoli parcheggiati a Modica bassa.


Nel primo caso, a seguito della tempestiva denuncia dell’esercente ed alla immediata visione delle telecamere presenti nei pressi della attività pressa di mira, i poliziotti risalivano all’autore del furto con scasso avvenuto qualche sera prima dove un uomo travisato, si era introdotto all’interno del negozio asportando qualche centinaio di euro.
Sebbene il reo fosse inizialmente travisato, lontano dal negozio rivelava parzialmente la sua identità, che grazie alla visione delle immagini dei giorni precedenti, si appurava che il giovane ladro aveva fatto un sopralluogo nell’attività in parola e con gli stessi indumenti vi si era introdotto la notte successiva.


Il soggetto, con precedenti per rapina e lesioni era ben noto agli Agenti che provvedevano a deferirlo all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.  
Una seconda persona, è stata denunciata alla locale Procura, in quanto si è resa responsabile di due furti con destrezza.


Il soggetto appostato nei pressi delle autovetture in sosta, attendeva un momento di distrazione dei proprietari, che non chiudendo l’autovettura, con estrema velocità asportava quanto cera al suo interno.
In entrambi gli episodi sono state determinanti le immagini registrate da impianti pubblici e privati, le quali hanno consentito di individuare il ladro, un giovane straniero di 27 anni, residente a Modica, con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio.


Parte della refurtiva è stata rinvenuta e consegnata al legittimo proprietario.
 
             
 

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Confiscati beni a esponente mafioso degli Emmannuello

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Decreto di confisca di beni, eseguito dalla Polizia a Gela per un valore di circa 500mila euro, riconducibili a un esponente di vertice della famiglia mafiosa degli Emmannuello. L’esecuzione del provvedimento ha permesso l’acquisizione definitiva, a favore dell’Erario dello Stato, di 27 beni tra cui un’impresa individuale di allevamento di ovini e caprini e l’intero complesso aziendale, costituito anche da beni mobili registrati e numerosi mezzi agricoli; 19 beni immobili, di cui 4 fabbricati e 15 terreni; 3 beni mobili registrati, un’autovettura, un autocarro e un motoveicolo e 4 rapporti finanziari, 2 depositi a risparmio e 2 conti correnti. I beni erano stati sottoposti a sequestro, nel dicembre del 2019, con decreto della Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, su proposta del Questore della Provincia di Caltanissetta, a seguito delle indagini di natura patrimoniali espletate dal personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Questura nissena, che aveva verificato come il valore dei beni nella piena disponibilità dell’appartenente al sodalizio criminale era sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dallo stesso, accertando, quindi, che i beni oggi acquisiti definitivamente erano frutto delle attività illecite poste in essere e ne costituivano il reimpiego. L’uomo, Maurizio Trubia, 55 anni, sorvegliato speciale di Ps, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, pluripregiudicato per diverse tipologie di reato, tra cui ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi da sparo, furto e pascolo abusivo, è stato condannato, alla pena di 8 anni di reclusione, poiché riconosciuto colpevole del reato di associazione di tipo mafiosa, per avere fatto parte del sodalizio criminoso denominato “cosa nostra – gruppo Emmanuello”, con sentenza del Tribunale di Caltanissetta del 2010, confermata dalla locale Corte di Appello nel 2012 e divenuta irrevocabile il nel 2013.

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