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Storia del Conclave

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Il popolo dei fedeli con il naso all’insù e il cuore in gola, è già in attesa della fumata bianca che annuncia la scelta del 267° papa della storia del soglio Pontificio di Pietro. Nelle chiese si moltiplicano le preghiere allo Spirito Santo affinchè possa ispirare i cardinali, che si riuniscono per le votazioni il 7 maggio, ad operare la scelta giusta sul nuovo Papa che, in ogni caso, verrà accolto dai credenti con entusiasmo.

Il termine Conclave deriva dal latino cum clave, cioè “chiuso con la chiave”. Il conclave è la riunione del collegio cardinalizio della Chiesa cattolica per l’elezione del nuovo papa, nonché la sala dove avviene l’importante  riunione.

 L’evento storico che diede questo nome all’elezione dei pontefici risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da costringerli a decidere al più presto chi eleggere come nuovo pontefice, ruolo che andò a papa Gregorio X, che istituisce il conclave nel 1274, con la costituzione apostolica Ubi Periculum, mentre il primo conclave ufficiale sarà quello del 1276, quindi il conclave del 2025 sarà il 76⁰ strutturato nella forma stabilita dalla costituzione apostolica Ubi Periculum; il fatto è stato ricordato nel capoluogo della Tuscia con l’inaugurazione nel 2016 di un nuovo allestimento che ricorda quelle vicende.

Tuttavia il primo pontefice eletto cum clave fu papa Gelasio II, eletto il 24 gennaio 1118 all’unanimità dei cardinali riuniti nel monastero di San Sebastiano sul Palatino, luogo segreto e chiuso al pubblico scelto appositamente per evitare interferenze esterne sulla scelta del successore di Pietro (si era in piena lotta per le investiture).

Nel 1492 viene celebrato il primo conclave nella Cappella Sistina (che porterà all’elezione di papa Alessandro VI), che da lì in avanti diviene sede principale per i conclavi. Nel 1878 (anno dell’elezione di papa Leone XIII) diviene sede fissa.

Il giorno fissato per l’inizio dell’assemblea, tutti i cardinali si riuniscono nella basilica di San Pietro e vi celebrano la Missa pro eligendo Romano Pontifice, presieduta dal cardinale decano. Il pomeriggio stesso i cardinali elettori, in abito corale, si ritrovano presso la Cappella Paolina e, cantando le litanie dei santi e il Veni Creator Spiritus, si avviano in processione verso la Cappella Sistina, dove, nei giorni dell’interregno, si è proceduto a installare un pavimento sopraelevato (di 70 cm, in linea con i gradini dell’altare) in legno rivestito da moquette, con uno scopo sia pratico (proteggere il pavimento cosmatesco, facilitare il movimento dei cardinali  e il posizionamento degli arredi del conclave) che simbolico: il pavimento infatti “livella” tutti i cardinali elettori, evitando che qualcuno si posizioni più o meno in alto degli altri, e idealmente li “distacca” dal mondo esterno.

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Per consultare il patrimonio storico siciliano ora c’è il portale Kaleidos

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Nasce Kaleidos, il nuovo portale del Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione (Cricd) della Regione Siciliana, dedicato alla consultazione digitale di tutto il patrimonio storico. L’archivio, realizzato in due anni con quasi 800 mila euro di risorse del Po Fesr 2014-2020, offre una vasta serie di documenti audiovisivi. È possibile, infatti, consultare oltre 8 mila beni tra cui 890 film, 6.931 fotografie storiche, 403 registrazioni audio, 427 mappe cartografiche. Il portale verrà costantemente aggiornato con nuovi materiali, tutti accompagnati da schede descrittive.

«Grazie all’azione del governo Schifani, è stato riscattato dall’oblio e dai rischi di deterioramento – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – un ingente e fragile patrimonio documentale di varia tipologia, solo parzialmente fruibile per mancata catalogazione e perché, in larga misura, su supporto negativo come lastre, pellicole, nastri magnetici e formati ormai obsoleti. La digitalizzazione, dunque, apre nuove prospettive di studio, analisi, utilizzo, fruizione e valorizzazione, ma soprattutto assicura la tutela di un patrimonio che, altrimenti, rischiava di essere dimenticato».

L’utente può consultare l’archivio attraverso varie modalità: si va dalla “ricerca per soggetto”, ovvero con una singola parola chiave, a quella “libera”, che recupera le informazioni richieste su diversi campi, passando per la “ricerca avanzata” che permette consultazioni più mirate.

«Il Po Fesr ha consentito anche – spiega la direttrice del Cricd, Laura Cappugi – di allestire nel centro un laboratorio per la digitalizzazione dei film e degli audiovisivi: un grande investimento con l’acquisto di un film scanner fondamentale per il lavoro di digitalizzazione delle pellicole cinematografiche. Il passaggio al digitale, operato dall’amministrazione dei Beni culturali, non solo genera innovazione, ma è anche una  forma di rappresentazione e impegno civico e culturale in grado di contribuire alla coesione sociale».

Il portale si trova all’indirizzo kaleidos.cricd.it

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Dibattito sulle royalties Argo e Cassiopea a Butera

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Un dibattito pubblico è stato organizzato oggj pomeriggio a Butera sul tema delle royalties derivanti dalla produzione di gas offshore del progetto Argo-Cassiopea. Un’occasione preziosa di confronto tra istituzioni, cittadini e forze politiche, per parlare di sviluppo, di equità e di sinergie territoriali.

“Grazie al lavoro delle amministrazioni di Gela, Butera e Licata- dice il sen.Lorefice- si è raggiunto un importante traguardo: il riconoscimento delle royalties ai Comuni, inizialmente esclusi dalla normativa. È il frutto di una battaglia politica e amministrativa che oggi permette ai territori di sedere al tavolo delle scelte”

“Ora la sfida è un’altra: destinare queste risorse in modo strategico, trasparente e lungimirante, per creare opportunità concrete per le comunità locali, puntando su sviluppo sostenibile, servizi e lavoro” – ha affermato il senatore del M5s

 

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Domani torna l’acqua in centro storico

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 Siciliacque ha comunicato di aver ripristinato la fornitura al serbatoio Spinasanta nel territorio di Gela. Domani si torna ad erogare.

Qursto il calendario aggiornato per la distribuzione idrica a Gela : domani, domenica 22 giugno, zona Spinasanta bassa– lunedì 23 giugno zona Spinasanta alta.

Distribuzione invariata nelle altre zone

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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