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Cronaca

Controlli del territorio: un arresto e una denuncia

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La Polizia di Gela, nel corso dei servizi di controllo del territorio, ha arrestato un quarantenne e segnalato un giovane di 20 anni. Il primo, da un controllo in banca dati delle Forze di Polizia, è risultato destinatario di un ordine di esecuzione emesso dall’Autorità Giudiziaria nei suoi confronti, dovendo espiare una pena detentiva definitiva a 4 anni di reclusione, dopo essere stato condannato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacenti. L’uomo dopo gli adempimenti di rito è stato condotto al carcere di Gela.

Il ventenne, invece, nel corso del controllo è stato trovato in possesso di hashish per uso personale ed è stato segnalato all’Autorità Amministrativa.

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Cronaca

Controlli della Capitaneria di Porto su un autolavaggio

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Continuano i controlli in campo ambientale del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di porto di Gela su tutto il territorio di giurisdizione dell’Autorità Marittima, al fine di garantire la tutela
dell’ambiente marino dalle possibili fonti di inquinamento.
Nella giornata di ieri è stato ispezionato un ulteriore autolavaggio industriale nel Comune di Gela in modo tale da continuare la già avviata attività di mappatura di tutti i punti sensibili che cagionano o potenzialmente potrebbero cagionare inquinamento ambientale.


L’ispezione in questione, culminata nell’elevazione di una sanzione ai
sensi dell’articolo 133 comma 4 del d.lgs 3 aprile 2006, n. 152 (Parte Terza
del Testo Unico Ambientale relativa agli scarichi idrici), per violazione delle
prescrizioni dei titoli autorizzativi, continua a seguito dell’esecuzione di
appositi campionamenti in fase di analisi presso i laboratori tecnici di Arpa
Sicilia, al fine di appurare la natura del refluo immesso in fognatura.


Rimane costante l’attenzione alle tematiche ambientali da parte del
personale della Capitaneria di porto di Gela su tutto il territorio di propria
giurisdizione, anche alla luce degli ultimi fenomeni di potenziale
inquinamento, per i quali sono in corso mirati approfondimenti ed indagini.

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Cronaca

Curvatura biomedica, studenti a lezione di primo soccorso

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Caltanissetta – Arresto cardiaco e sue possibili cause, massaggio cardiaco e manovra di Heimlich, queste alcune delle nozioni di primo soccorso illustrate agli studenti e studentesse che hanno scelto di frequentare i percorsi di potenziamento-orientamento di “Biologia con curvatura biomedica” avviati nei licei di Caltanissetta. 

Gli studenti del Liceo Classico Linguistico Coreutico Artistico Audiovisivo e Multimediale Ruggero Settimo nel corso della mattinata, accompagnati dalle docenti Cettina Amico e Maria Presti e del Liceo Scientifico A. Volta nel primo pomeriggio, accompagnati dalle docenti Marina Miccichè, Luisa Asaro, Enza Nicosia, Alessandra Averna e Giusy Lima, hanno partecipato ad un incontro nella sala convegni dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Caltanissetta. A portare i suoi saluti il Presidente dell’OMCeO nisseno Giovanni D’Ippolito.

“Siamo orgogliosi del lavoro svolto in questi anni con le scuole della provincia, il riscontro è stato positivo – ha ribadito – soprattutto dal punto di vista dell’orientamento, perché in effetti mentre alcuni ragazzi hanno confermato la propria scelta nel voler intraprendere la carriera universitaria in medicina, molti hanno potuto optare per altri percorsi più adatti alle proprie esigenze e passioni. Ringrazio dunque i presidi, i docenti e i referenti per l’Ordine dei sei licei in cui è presente il progetto”. Negli anni infatti, oltre ai due Licei nisseni, anche altri Istituti hanno attivato questi percorsi e cioè il Liceo Scientifico “Elio Vittorini” e il Liceo Classico “Eschilo” di Gela (referenti per l’OMCeO nisseno i consiglieri Giampaolo Alario e Rosario Caci), l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “C. M. Carafa” di Mazzarino e Riesi (referente per l’OMCEO di Caltanissetta il Vicepresidente Salvatore Pasqualetto) e a Mussomeli il Liceo Classico Virgilio (Referente la dottoressa Maria Amico). 

“Nei vari anni abbiamo assistito ad un incremento del numero dei ragazzi che si sono iscritti a questo corso biomedico per cui l’interesse c’è – ha esclamato la referente del Classico Maria Presti, che ha poi aggiunto – sicuramente c’è sempre una percentuale di ragazzi che abbandona il corso perché magari capisce che non riesce ad essere il suo obiettivo la medicina o il mondo scientifico però, come può vedere oggi è abbastanza numerosa l’aula, perché all’incirca sono una sessantina nei tre corsi”.  Presente il Consigliere dell’Ordine Roberto Leone che in prima persona ha curato lo sviluppo del progetto nelle due scuole di Caltanissetta essendo il referente per l’OMCeo provinciale.

“Abbiamo programmato un corso di elementi di primo soccorso per i ragazzi, in modo che essi sappiano come affrontare una situazione di emergenza – ha spiegato- e una situazione estremamente frequente e grave, che spesso porta alla morte del soggetto che viene colpito, appunto perché l’arresto cardiaco, che se non si interviene è mortale, è frequentissimo.  Addirittura una persona ogni otto minuti in Italia muore per arresto cardiaco, quindi parliamo di sessantacinquemila persone in Italia perdono la vita per arresto cardiaco”. L’appuntamento di fine anno è stato curato dagli anestesisti e rianimatori Giancarlo Foresta e Rita D’Ippolito, che hanno condiviso con gli studenti le proprie conoscenze sul campo per permettere loro di acquisire “le competenze per praticare un primo soccorso a mani nude, quello che potrebbe capitare in un campeggio, durante un’occasione qualsiasi di vacanza o nella vita normale e potrebbero, anzi no sicuramente – ha esclamato il dott. Foresta-  saranno in grado di aiutare e di dare il tempo all’infortunato che arrivino i soccorsi più avanzati e più competenti”. Le manovre sono state infine spiegate in modo pratico dall’infermiere professionale Valerio Frangiamone coadiuvato dagli istruttori di manovre salvavita Simone Ribellino, Vincenzo Mirto, Noemi Mantione e Marco Lacagnina.

Questo incontro rappresenta un valore aggiunto all’interno del percorso svolto dagli studenti, secondo la referente per il Liceo Scientifico Giusy Lima. I ragazzi “hanno imparato qualcosa di utile non soltanto come studenti ma anche come cittadini- ha commentato la docente ringraziando tutti i medici coinvolti, nonché il referente per l’Ordine e consigliere Roberto Leone e il Presidente Giovanni D’Ippolito – anche perché al di là del raggiungimento delle competenze contenutistiche della curvatura biomedica questo corso dovrebbe proprio sensibilizzare all’aiuto nei confronti dell’altro, ad aiutare tutti quelli che ci circondano, quindi stimolare anche competenze che vanno al di là delle semplici conoscenze e da investire nella società civile”.

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Cronaca

La Cassazione:manca la prova della correlazione tra malformazioni e inquinamento prodotto dal petrolchimico

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La Cassazione con un’ordinanza depositata oggi ha respinto il ricorso presentato da un uomo ( e dai suoi familiari) che chiedeva alle società di Eni un risarcimento del danni patito per una malformazione congenita. I ricorrenti legavano la malformazione evidenziata alla nascita, nel 1992, all’inquinamento prodotto dalle attività industriali dell’allora petrolchimico nel sito di Gela.

Ma per la Cassazione manca la prova scientifica, ma anche solo statistica, di una correlazione tra l’inquinamento del petrolchimico di Gela la malformazione del ricorrente. Prima il tribunale di Gela (“mancato raggiungimento della prova”) e poi la Corte di appello di Caltanissetta avevano respinto le richieste di risarcimento. In particolare, il giudice di secondo grado, la cui motivazione oggi è stata oggi confermata dalla Suprema Corte, ha affermato che non vi è alcuna “certezza scientifica” che consente di correlare “la patologia sofferta dall’appellante alle sostanze nocive emesse dagli stabilimenti gelesi”, ma che è soltanto “possibile” collegare i due eventi.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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