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Nursind: impossibile fare i tamponi per gli infermieri, aumentano i focolai

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Impossibile per un infermiere o operatore sanitario dipendente dell’Asp di Caltanissetta eseguire un tampone molecolare di controllo. Lo denuncia il sindacato Nursind che ha raccolto le segnalazioni di numerosi dipendenti dell’ospedale S. Elia che stanno subendo gravi disagi. ”Se vuoi fare un tampone molecolare lo devi pagare, anzi dovresti pagare pure quelli che hai fatto in passato”: è quanto sarebbe stato detto in sintesi agli infermieri nel centro di riferimento per il nord della provincia, per eseguire tamponi molecolari di controllo. “Tutti gli operatori sanitari – spiega il segretario territoriale del Nursind nisseno, Giuseppe Provinzano – hanno dato e stanno continuando a dare anima e corpo in questa emergenza pandemica e sentire certe affermazioni ci lascia basiti. A nostro parere il sistema è andato in tilt. Con gli altissimi numeri di contagi che ci sono in questi ultimi giorni, non si riesce a soddisfare tutte le richieste degli utenti. Il telefono squilla invano e purtroppo nessuno risponde, ci risulta anche che pazienti positivi al proprio domicilio non hanno eseguito nessun controllo a distanza di 10 giorni, e non ricevono alcuna indicazione su come comportarsi. Ma come professionisti della salute sentiamo la necessità di lanciare un messaggio anche agli utenti, mai come in questo momento è necessaria la condivisione delle informazioni e la corretta osservanza delle regole, anche quella di recarsi nei drive in per i tamponi rapidi solo se strettamente necessario”. Il Nursind segnala inoltre “nuovi cluster di personale sanitario contagiato all’ospedale S.Elia. Dopo quelli di Medicina generale e ortopedia si aggiunge ora quello alla Cardiologia con operatori sanitari tra medici e infermieri positivi al covid. Il personale ormai è allo stremo delle forze e la carenza fa sì che tantissimi degli operatori sanitari non siano soddisfatti dell’attuale gestione della Direzione medica di presidio. Il pronto soccorso Covid conta un infermiere per turno, e il locale utilizzato per la svestizione viene usato anche dai pazienti che vi transitano”

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Il Cdm delibera lo stato di emergenza per la siccità in Sicilia per 1 anno e stanzia 20 mln

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Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia, come richiesto nei giorni scorsi dalla giunta regionale, per una durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell’attuazione dei primi interventi. Alla riunione a Palazzo Chigi ha partecipato anche il presidente della Regione.

Il governo siciliano ha già trasmesso a Roma tutta la documentazione necessaria, stilando una lista degli interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge.

Le soluzioni proposte dalla cabina di regia, guidata dal governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, sono differenziate in base ai tempi di realizzazione.

Tra quelle di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti nei Comuni in crisi e la sistemazione di altri mezzi in un centinaio di enti locali; circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati, oltre al revamping di una trentina di sorgenti; il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte; la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass.

Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio dei dissalatori di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di Trapani, operazioni che richiederanno tempi e procedure di gara più lunghe, non essendoci deroghe sostanziali in materia ambientale e di appalti sopra soglia comunitaria.

Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici negli uffici del Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino. I tavoli hanno individuato e selezionato gli interventi secondo priorità e poi procederanno al monitoraggio delle fasi realizzative. Inoltre, diverse riunioni sono già state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.

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Pubblicata la graduatoria del sostegno all’editoria

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Paletmo – Pubblicata la graduatoria definitiva (aggiornate con delibera del Comitato Fondo Sicilia del 29/04/2024) della misura a sostegno dell’editoria messa in campo dal Governo della Regione e gestita dall’Irfis. Sono stati 107 i beneficiari (divisi in quattro categorie diverse) ammessi al contributo da 2.06 milioni di euro complessivo, 12 le domande escluse per mancanza di requisiti. 

In particolare l’Irfis prevede di erogare le risorse entro maggio. La parte più consistente va all’editoria online che si aggiudica contributi per 1,01 milioni divisi tra 45 soggetti diversi. All’editoria cartacea non quotidiana saranno assegnati 80.214 euro divise in 7 posizioni diverse. Alle Tv contributi per 708 mila euro per 29 posizioni e alle Radio 269 mila euro per 26 posizioni diverse. 

Qui la pagina della misura con la graduatoria: https://www.irfis.it/editoria-2024 

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Mazzarino, parte il progetto “Città Nido” per il sostegno al mondo dell’infanzia

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Mazzarino – Si terrà domani, martedì 7 maggio, alle ore 16 presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, a Mazzarino, la presentazione del progetto “Città Nido – Poli integrati per l’infanzia”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Quattro i comuni coinvolti: Mazzarino, Gela, Niscemi e Butera.

Con il progetto “Città Nido – Poli integrati per l’infanzia” s’intende rafforzare l’offerta territoriale dei servizi all’infanzia attraverso la realizzazione e il potenziamento, presso tutti i comuni del Distretto Socio-Sanitario D9, di nuovi spazi dedicati ai più piccoli: dei veri e proprio poli integrati, luoghi di snodo tra istituzioni educative, famiglie, associazioni, servizi sociali.

La strategia complessiva dell’intervento prevede la rifunzionalizzazione di spazi pubblici per l’attivazione di nuovi servizi all’infanzia, pensati in un’ottica di sostenibilità economica e sociale futura grazie al coinvolgimento del terzo settore.

I dettagli relativi alle associazioni partner e agli interventi che verranno eseguiti nei territori saranno resi noti nel corso della presentazione

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