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Caltanissetta, progetto Icaro per la sicurezza stradale: la Polizia di Stato incontra i giovani

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La Polizia Stradale di Caltanissetta ha incontrato alcune classi del Liceo Classico “Ruggero Settimo” e dell’Istituto professionale “Galileo Galilei” del capoluogo nisseno affrontando i temi concernenti l’educazione stradale. Il progetto Icaro, giunto alla 22esima edizione, è rivolto ai giovani delle scuole medie e superiori, per diffondere, attraverso programmi differenziati in base alla fascia d’età degli studenti, l’importanza del rispetto delle regole relative alla sicurezza stradale.

Gli studenti nisseni, nel corso degli incontri sono stati coinvolti in attività che hanno illustrato l’elevata disfunzionalità delle condotte di cattiva regolazione del comportamento e i conseguenti rischi sulla strada, attraverso una metodologia attiva che prevede l’utilizzo di video e simulazioni. In particolare, la formazione ha evidenziato la pericolosità di certe condotte, quali l’utilizzo di alcol e droghe che, non solo mettono a rischio la propria e altrui incolumità, bensì esprimono forte debolezza e incapacità di comunicare la propria forza e il proprio valore. Soprattutto è stato instaurato un confronto su quelle che sono le convinzioni, le capacità di valutare adeguatamente il rischio e la sovrastima delle proprie abilità e sui processi di regolazione emotiva e comportamentale alla base dell’assunzione dei comportamenti rischiosi su strada.

In particolare è stato approfondito l’aspetto dello sviluppo di una maggiore consapevolezza rispetto al proprio agire. Attraverso l’utilizzo adeguato di testimonianze, presentate attraverso dei video, i ragazzi sono stati sensibilizzati sul tema “dell’altro”. Il tentativo, dunque, è stato quello di ragionare sulla responsabilità delle conseguenze che scaturiscono dall’adozione di un comportamento, ossia sull’autodeterminazione di assumere un atteggiamento piuttosto che un altro quando ci si pone alla guida di un veicolo, e di sviluppare maggiore consapevolezza rispetto al proprio agire vestendo i panni non solo di chi causa un evento infausto ma anche di chi subisce gli effetti nefasti di scelte errate assunte su strada.

Il progetto Icaro è realizzato dalla Polizia di Stato, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, la Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento del Ministero dell’Istruzione, il Dipartimento di Psicologia Università La Sapienza di Roma, la Fondazione ANIA, il MO.I.GE. (Movimento Italiano Genitori), la Federazione Ciclistica Italiana, il Gruppo autostradale ASTM-SIAS (Gavio), il Gruppo Autostrada del Brennero S.p.a ed Enel Green Power S.p.a.

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Attualità

Si torna a scavare a Licata nel sito dell’antica Finziade

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Da lunedì prossimo si tornerà a scavare sul monte Sant’Angelo di Licata, nell’Agrigentino, per ricostruire l’impianto urbanistico dell’antica Finziade e conoscere meglio le caratteristiche della vita quotidiana nell’ultima fondazione greca di Sicilia (282 a.C.).

Le attività, sostenute dal Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento e dal direttore, Roberto Sciarratta, a seguito di una convenzione stipulata tra l’ente Parco e il Cnr di Catania, rappresentano l’avvio di una nuova stagione di ricerche e si inseriscono nel programma “Finziade project”, diretto dagli archeologi Alessio Toscano Raffa per il Cnr-Ispc Catania, e Maria Concetta Parello, con il coordinamento logistico di Rosario Callea, del Parco della Valle dei Templi.

Ricercatori, archeologi e studenti torneranno in cantiere dal 6 al 31 maggio, a dieci anni dagli ultimi interventi in una delle città della Sicilia ellenistico-romana conservate meglio, e si concentreranno su un settore che custodisce abitazioni visibili fino a due metri di altezza. 

Finziade svolse un importante ruolo strategico nel corso del II-I secolo a.C., sia dal punto di vista militare che commerciale, instaurando un precoce legame con Roma durante gli anni Guerre puniche (III sec. a.C.) e beneficiando di una notevole ricchezza, di cui le strutture eccezionalmente conservate sul sito rappresentano un riflesso. Oltre a un nutrito team di ricercatori, archeologi specializzati e studenti provenienti da diverse Università italiane (Catania, Palermo, Napoli, Roma, Milano), prenderanno parte alle attività circa 50 alunni del liceo Linares e dell’istituto Fermi di Licata, oltre 25 volontari dell’associazione Gral (Gruppo di ricerca archeologica licatese) e del Gruppo archeologico Finziade, che si alterneranno durante il mese di scavo.

«Il “Finziade project” si qualifica per la sua forte connotazione pubblica, volta al coinvolgimento attivo della comunità locale, in linea con la politica culturale del Parco – afferma il direttore, Roberto Sciarratta – Vogliamo in questo modo rafforzare il nostro rapporto con l’intera comunità licatese che da sempre si spende per la tutela e la valorizzazione dell’enorme patrimonio archeologico che possiede. Un ringraziamento va, inoltre, alla ditta Edil Pira srl che, nello spirito di collaborazione, ha sponsorizzato la ricerca fornendo le attrezzature per lo scavo».

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Focus sui restauri della Chiesa di Sant’Andrea

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L’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto della Diocesi di Piazza Armerina insieme all’Ufficio Diocesano per la Pastorale del Tempo Libero e del Turismo fanno il punto sullo stato dell’arte degli interventi di restauro che hanno interessato la Chiesa dedicata a Sant’Andrea d Piazza Armerina.

La chiesa Sant’Andrea, meglio nota come Priorato Sant’Andrea, a Piazza Armerina negli ultimi anni è stata oggetto di restauri, ancora non del tutto ultimati.

Questi interventi sono stati eseguiti in parte grazie ai contributi erogati dalla Conferenza Episcopale Italiana sui fondi dell’Otto per Mille, in parte con i Fondi Europei P. S. R. Sicilia 2014/2020, per il tramite dell’Assessorato dell’Agricoltura dello Sviluppo Pesca della Regione Siciliana, altri ancora, da iniziare nei prossimi mesi, con un contributo del FAI, insieme ad altri co-finanziatori, rientrando il sito tra I Luoghi del Cuore del FAI.


Per questi interventi di restauro sono stati eseguite indagini diagnostiche, le quali, oltre ai dati significativi ai fini del restauro, sono state occasioni per sperimentare e per acquisire una maggiore consapevolezza del valore delle metodologie di conoscenza e dei criteri da applicare nei restauri.


Nel caso in cui si intervenga in Beni Culturali Ecclesiastici, come per il Priorato Sant’Andrea, tali indagini coinvolgono inevitabilmente valori e istanze pastorali, non soltanto dal punto di vista storiografico, ma anche per ripensare e riprogrammare il cammino della Comunità Ecclesiale nella contemporaneità nel contesto locale.

L’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto congiuntamente all’Ufficio Diocesano per la Pastorale del Tempo Libero e del Turismo della Diocesi di Piazza Armerina, ha colto l’occasione per riflettere sul percorso condotto, chiedendo agli specialisti coinvolti di comunicare le rispettive esperienze nel corso d un convegno che si terrà giovedì 9 maggio 2024 alle ore 15,30 presso il Priorato Sant’Andrea. Tra gli altri, saranno presenti mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, e don Luca Franceschini, Direttore Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana.

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Primo maggio ecumenico del Rotary

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Il Rotary Club Gela ha festeggiato la Festa del Lavoro in un’atmosfera di solidarietà e apprezzamento per l’impegno sociale e ambientale.

Il 1° maggio, i soci del Club si sono recati presso l’Istituto Valdese Servizio Cristiano di Riesi per una giornata all’insegna della condivisione e della gratitudine.
Durante l’incontro, i soci hanno avuto l’opportunità di immergersi nell’atmosfera di accoglienza e di scoprire l’amore per l’ambiente e per il prossimo che caratterizza l’istituzione.


In particolare, hanno potuto apprezzare le varie attività lavorative delle scuole dei servizi socio-sanitari della Casa per Ferie, testimoniando così il valore del lavoro come strumento di crescita e integrazione sociale.


Uno dei momenti più apprezzati è stata la degustazione del rinomato vino dell’Azienda Taschetta, un’esperienza che ha permesso ai presenti di gustare i sapori del territorio e di apprezzare la qualità dei prodotti locali. Inoltre, è stato possibile assaporare i prodotti bio e della cacciagione in un piacevole pranzo, arricchendo così il momento di convivialità e condivisione.
Il Presidente del Rotary Club Gela Silvio Scichilone ha voluto ringraziare il Direttore della Struttura per la gentilezza riservata e il Socio Gaetano Iavolella per il loro impegno nell’organizzazione, insieme alla dirigenza del Club, di questa giornata indimenticabile, che ha contribuito a rafforzare i legami tra il Club e la comunità locale.


L’evento ha rappresentato un’importante occasione per ribadire l’impegno del Rotary Club Gela nel promuovere valori di solidarietà, inclusione e responsabilità sociale, e per celebrare il lavoro come fondamento di una società più equa e solidale.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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