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Gnoffo si dimette: “basta al gioco al massacro”

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“È stata una decisione sofferta ma inevitabile. Purtroppo era impossibile andare avanti, troppe le ferite che questa esperienza mi ha lasciato, soprattutto nell’ultimo periodo”: lo ha dichiarato Nadia Gnoffo esponente forzista ed ex assessore ai Servizi sociali dopo aver protocollato le sue dimissioni.

Fuori dalla Giunta, Nadia Gnoffo fa un bilancio della sua attività di assessore.
” Sin dall’inizio – dice ‘ mi sono impegnata anima e corpo per garantire il corretto funzionamento dei settori che mi sono stati affidati, sempre nel rispetto delle leggi e delle esigenze dei cittadini. Forse non sempre ci sono riuscita a pieno ma sicuramente la dedizione e l’impegno profusi sono stati sempre al massimo.
Perché lascio allora? Lascio perché non mi è stata data la possibilità di lavorare serenamente, perché d’improvviso per meri ragionamenti opportunistici, sono diventata il bersaglio da abbattere, con qualsiasi mezzo ed in qualunque modo.
Io, a questo gioco al massacro, ho deciso di dire basta, non perché mi senta debole ma perché trovo mortificante e degradante per una donna e per una professionista continuare a subire in silenzio quanto i miei presunti compagni di viaggio hanno messo in atto per abbattermi, anche a danno degli interessi della città”.
“Non vivo di politica per fortuna – aggiunge – e per la politica non sono disposta ad accettare mortificazioni ed attacchi gratuiti. Lascio un settore, quello dei Servizi Sociali, con tantissimi servizi pronti a partire, grazie anche al lavoro meraviglioso messo in campo da tutti i componenti del settore che, neanche per un attimo, mi hanno lasciata sola in questa battaglia contro i mulini a vento”
“In questi anni- continua ‘ ho conosciuto realtà stupende nel mondo del volontariato, che nulla hanno a che vedere con chi ha scelto di nascondersi dietro un’associazione per curare i propri interessi, ed è proprio a loro che va il mio grazie più grande per avermi arricchita giorno dopo giorno.
Voglio tranquillizzare chi oggi accoglie come una vittoria la mia uscita di scena. Lascio la Giunta, ma non la politica. Continuerò a mettere le mie competenze a disposizione di Gela e dei gelesi, sempre e comunque.Grazie di cuore invece a chi mi è stato accanto nei momenti difficili e anche in quelli belli, che per fortuna in questi anni sono stati davvero tanti. A loro dico che il meglio deve ancora venire”.

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Debutto in coalizione alle Amministrative guardando all’Europa con Virginia Farruggia

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Una competizione elettorale molto particolare per i Cinquestelle: si presentano per la prima volta in coalizione e per la prima volta c’è, in contemporanea alle Amministrative, una candidata gelese alle Europee, Virginia Farruggia.

La coalizione creata sotto la regia dell’on Nuccio Di Paola è una sorta di prova generale di ciò che dovrebbe essere poi l’alleanza che sfiderà alle prossime Regionali la coalizione del presidente Schifani.

In un lido del Lungomare l’on Di Paola, i senatori Damante e Lorefice con il candidato a sindaco Terenziano Di Stefano hanno presentato la lista al consiglio comunale fatta di esponenti storici e nuovi ingressi. Le scelte fatte come alleanze e liste non sono state gradite ad alcuni esponenti storici che hanno scelto altre vie politiche.

I big del partito sono impegnati a sostenere la candidatura in Europa di Virginia Farruggia ( presente con il capolista Giuseppe Antoci) e a far capire agli elettori che questa è un’opportunità importante per Gela .Con lei la città ha l’occasione di contare in Europa dove si prendono decisioni su temi che toccano da vicino il territorio gelese e siciliano.

L’auspicio è quello di un voto gelese che vada oltre l’ appartenenza politica e punti sul peso e il vantaggio di avere una rappresentanza diretta a Bruxelles attraverso una donna come Virginia Farruggia che ha alle spalle tante battaglie- a cominciare da quelle ambientali – e la giusta dose di competenza politica.

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Giornata della legalità: convegno a Niscemi

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Si terrà martedì 21 maggio prossimo, alle 16, presso il museo civico di Niscemi, l’incontro promosso dall’ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Associazione Matrimonialisti Italiani Distretto di Caltanissetta, dal titolo “Riservatezza, casistica, deontologia professionale e diritto all’informazione”.

L’evento rientra nel progetto “Giornata della Legalità”. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti; il presidente dei giornalisti siciliani, Roberto Gueli; il procuratore aggiunto presso la procura di Caltanissetta, Pasquale Pacifico; il magistrato Giuseppe Ayala e il procuratore di Gela, Lucia Musti.

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Tre mln per progetti di ricerca di nuove fonti idriche e indagini sui dissalatori

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Tre milioni di euro per il finanziamento di progetti per la ricerca di nuove fonti idriche, per la valutazione della possibilità di riattivare alcuni dissalatori e per la realizzazione di condotte idriche per alleviare le condizioni di crisi di alcune aree dell’Isola.

È un ulteriore tassello della strategia portata avanti dalla Presidenza della Regione, attraverso la cabina di regia istituita dai vertici di Palazzo d’Orléans, per fare fronte alla crisi idrica che investe la Sicilia. In particolare, 1,7 milioni di euro sono destinati al cofinanziamento del progetto di fattibilità tecnico-economica di tre opere che consentiranno di veicolare importanti quantità di acqua verso zone che presentano situazioni di criticità: il completamento del sistema acquedottistico Ancipa, relativo alla condotta Piazza Armerina-Gela; l’interconnessione del sistema Garcia-Arancio con il sistema irriguo alimentato dalla diga Trinità; l’interconnessione della diga Rubino con la vasca di carico della stazione di rilascio Castellaccio a Paceco. Il finanziamento regionale si aggiunge ai fondi per 1,5 milioni di euro stanziati dal ministero delle Infrastrutture, su proposta dell’Autorità di bacino della Presidenza della Regione.

Un altro milione di euro è stato assegnato al dipartimento regionale Tecnico per lo svolgimento di studi idrogeologici finalizzati a individuare nuove falde acquifere. L’intervento della Presidenza della Regione è essenziale per le ricerche idriche, dal momento che la Protezione civile nazionale non finanzia questa attività. L’azione si affiancherà all’opera di “revamping”, ovvero di riattivazione di pozzi già esistenti e non più produttivi o dalla portata ormai ridotta, e di realizzazione di cosiddetti “pozzi gemelli”, cioè la trivellazione del terreno accanto a quelli già attivi, avviata con fondi statali. 

Duecentomila euro vanno, infine, alla Protezione civile regionale per lo svolgimento di indagini sulle condotte marine, propedeutiche alla progettazione dei lavori per la riattivazione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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