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Politica

La commissione servizi sociali interviene sul trasporto disabili

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Gela – La commissione consiliare Servizi sociali presieduta da Valeria Caci, vice presidente Romina Morselli interviene in auto all’amministrazione sulla vicenda AIAS. “In merito alla vicenda AIAS, all’allarme sociale e al clima avvelenato che l’associazione sta alimentando, preoccupa vedere che sono in atto strumentalizzazioni e vili speculazioni da parte del mondo politico. L’unica cosa da fare, in questo frangente, è remare tutti insieme nella stessa direzione, ossia quella della risoluzione di un problema le cui conseguenze stanno già ricadendo su cittadini e lavoratori, invece assistiamo a prese di posizione alquanto discutibili.

Ancora più assurdo, poi, è che una parte di queste critiche arrivi proprio da chi ha una parte di responsabilità in tutto questo caos, ossia l’attuale segretario del PD Guido Siragusa. C’era lui, tre anni fa, a capo della Commissione Servizi Sociali che approvò quel regolamento per l’affidamento del servizio di trasporto dei disabili che fa acqua da tutte le parti. Non a caso, la consigliera Valeria Caci, all’epoca assessore ai servizi sociali, provò a far notare tutti i limiti di quel documento e la necessità di un piano B in caso di emergenza, propose anche soluzioni alternative, perchè sapeva che era impossibile per il Comune dotarsi di mezzi propri per svolgere autonomamente il servizio, ma gli appelli caddero nel vuoto. Siragusa disse che quella era l’unica stada possibile, e il testo fu esitato favorevolmente in consiglio.

Per questo, non solo rimandiamo tutte le accuse al mittente, e cioè al PD e a Guido Siragusa, che ancora una volta non perde l’occasione di tacere, ma lo invitiamo anche a non cavalcare l’onda del malcontento sociale. Quel regolamento presentava una serie di incongruenze, lui lo sapeva e l’ha fatto votare lo stesso. Ora tocca a noi correre ai ripari e modificarlo, perchè è un testo che ingabbia l’amministrazione. Dimostrazione ne è il fatto che tutte le gare sono andate deserte, e non si può andare avanti a suon di proroghe. Il rimborso previsto dalla delibera di giunta del 6 febbraio 2020 è stata solo la soluzione trovata in quel momento per risolvere il problema a vantaggio dell’utente.

Siragusa&co. la smettano di strumentalizzare, perchè oggi ci accusano di voler interrompere il servizio pubblico ma ieri ci hanno messo in questa situazione, ed è facile ora dire “facciamo la gara”, peccato che non abbia alcun senso se prima non si cambia il regolamento, cosa che noi intendiamo fare subito.

Siamo dalla parte della legalità e delle famiglie, non scenderemo mai a compromessi né ci faremo trascinare nei ricatti sociali”.

Valeria Caci presidente commissione Servizi sociali e Morselli Romina vice presidente

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Depositato l’atto di appello di Nadia Gnoffo contro Paolo Cafà per il seggio in consiglio

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La battaglia giudiziaria per l’ultimo seggio in consiglio comunale si arricchisce di un nuovo capitolo.

L’ultimo è stato quello della sentenza favorevole a Paolo Cafá primo dei non eletti nella lista di PeR contro la consigliera Grazia Cosentino che ha proposto Appello.La proma udienza settembre.

Ora c’è l’azione di Forza Italia che rivendica quel seggio. Cafá dovrà vedersela con Nadia Gnoffo prima dei non eletti in Forza Italia. È stato notificato ieri l’atto di appello a firma degli avvocati Riccardo Balsamo, Michele e Sandra Lupo o per la modifica della sentenza nella parte in cui il seggio viene assegnato erroneamente – secondo la tesi sostenuta- a Paolo Cafa

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L’ex sindaco:”la politica che calpesta i valori per piccoli interessi di parte è destinata a fallire miseramente”

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L’ex sindaco Lucio Greco interviene sullo scontro tra capigruppo di Pd e M5s.

“Non posso non nascondere il mio rammarico e la mia preoccupazione per la brutta piega che sta prendendo il dibattito politico nella nostra città. La delicatezza e le difficoltà del momento che stiamo vivendo- dice Lucio Greco – richiederebbero consapevolezza, senso di responsabilità e maturità. So bene che la politica è fatta di scontri anche aspri, ma so altrettanto bene che la sua azione implica, comunque, pure la morale. Non si può pertanto imbarbarire il dibattito politico con dichiarazioni gravi ed offensive che ledono la dignità delle persone, siano essi avversari o addirittura alleati. Dobbiamo comprendere che, al di sotto di un certo livello di decenza, la questione non è più solo morale, ma diviene politica, perché mina le istituzioni e tutti gli aspetti della vita associata. Si possono sicuramente criticare le posizioni degli altri esponenti politici, ma non si può, così come ha fatto il consigliere dei cinque stelle, mettere in discussione la dignità delle persone. Per questo condanno fermamente e severamente l’attacco scomposto verso il consigliere Orlando di cui, pur essendo lontano dal punto di vista ideologico, ne riconosco sobrietà e qualità umane sicuramente apprezzabili”

” Mi auguro solo, per il bene della città, una levata di scudi da parte di tutte le forze politiche che, indipendentemente dalla propria appartenenza, facciano sentire il loro netto e chiaro dissenso verso questo di modo di concepire il confronto democratico. Una politica che calpesta i valori e la morale, solo per inseguire piccoli e miseri interessi di parte, e’ destinata a fallire miseramente. Un lusso, questo, che noi cittadini gelesi non ci possiamo permettere” – conclude

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Salta il tappo sulla storiella della maggioranza che va d’amore e d’accordo

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Quando il tappo della bottiglia salta, lo fa di brutto. La gestione del gruzzoletto da 300 mila euro giunto dalla Regione per turismo ed eventi ha creato un pandemonio dopo la nomina del direttore artistico.

Gaetano Orlando ha lamentato che quella gestione é appannaggio solo di un partito, Francesco Castellana lo ha accusato di delirio politico. L’opposizione ha censurato j toni usati da Castellana dando solidarietà ad Orlando.Anche il PD lo ha fatto ma insieme all’invito ad abbassare i toni dello scontro.Il sindaco ha minacciato di azzerare la giunta. Lo scontro tra due capigruppo di Pd e M5s Gaetano Orlando e Francesco Castellana va oltre l’episodio in sè. Dimostra quello che si è sempre saputo e cioè che la maggioranza compatta che va d’amore e d’accordo, che non litiga perché è tutta proiettata ad occuparsi del bene della città è solo una storiella che per un anno è stata tenuta in vita dalla determinazione del sindaco Di Stefano.

È durata molto secondo gli standard della politica locale. Poi Di Stefano non è riuscito a controllare i suoi. Ed è venuto fuori quello che si è visto: nella maggioranza serpeggiano nervosismo e malumore. E più si avvicinano le Regionali peggio sarà e molto meno il sindaco riuscirà a frenare le esternazioni bellicose dei suoi prodi

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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