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Gli enormi vantaggi dell’idrogeno….

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Dopo un primo confronto propedeutico, poco prima di Pasqua, l’incontro di oggi con i sindaci e i rappresentanti istituzionali di tutti i comuni dell’Area di Crisi Complessa ha fatto entrare nel vivo la macchina della candidatura di Gela ad ospitare un Centro Nazionale di Alta Tecnologia per l’Idrogeno. Al fianco del Sindaco Lucio Greco c’erano il vicesindaco Terenziano Di Stefano, il presidente del consiglio comunale Totò Sammito, e l’esperto in pianificazione strategica, l’ing. Pietro Inferrera. Vi hanno preso parte i Sindaci di Niscemi e Barrafranca, Massimiliano Conti e Fabio Accardi, il vicesindaco di Caltanissetta, Grazia Giammusso, l’assessore Paolo Lauricella per Delia, l’assessore Paolo Raia per Santa Caterina, la vicesindaco Giuseppa Pisano per Butera e i rappresentanti istituzionali dei comuni di Pietraperzia, Mazzarino, Montedoro e Acate.

La proposta della candidatura di Gela nasce dall’Avviso Pubblico che la Regione ha emanato per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse. Se la scelta dovesse ricadere su Gela, e la Sicilia sta scommettendo molto su questo, le ricadute economiche ed occupazionali sarebbero enormi. Per questo è importante che la candidatura sia forte e sinergica, non in contrapposizione, con altri poli, quali Augusta, Milazzo, Siracusa e Catania, ognuno dei quali potrebbe mettere a disposizione le proprie competenze e maestranze. Il Centro muoverà un indotto all’interno del quale troveranno libertà di azione università, centri di ricerca, imprese, enti territoriali e chiunque sia interessato a promuovere investimenti in ricerca e sviluppo, produzione, distribuzione ed utilizzo dell’idrogeno verde.

La richiesta di partecipazione dovrà pervenire alla Regione entro il 23 aprile. Da qui l’esigenza di chiamare tutti a raccolta oggi, per chiedere la collaborazione e l’adesione mediante un protocollo di intenti da sottoscrivere entro giorno 21. Il protocollo prevede un accordo di collaborazione operativa al fine di sostenere l’iniziativa per la candidatura dell’area territoriale, con Gela al centro. Le Amministrazioni firmatarie si impegnano ad avviare una prima azione strategica finalizzata alla valorizzazione della candidatura, per poi arrivare alla redazione di un programma strategico e integrato per la valorizzazione della filiera dell’idrogeno. Gli aderenti si impegnano, inoltre, a partecipare all’organizzazione di tavoli tecnici utili alla realizzazione del progetto e, in caso di esito positivo, a partecipare al coordinamento delle fasi successive.

“Questo ambizioso progetto, che metterà in circolazione centinaia di milioni di euro, – ha spiegato l’ing. Inferrera – cavalca l’onda di un movimento che a Gela è già in atto, ossia quello della transizione energetica, che qui stiamo vivendo con Eni e la sua bioraffineria. Stando alle linee guida, si punta a creare un forte connubio tra la parte universitaria, quella della ricerca, quella delle start up e il know how del territorio che si candida. Per questo, è importante per noi muoverci nell’ottica della collaborazione con altri territori, perchè così si hanno più chance di portare a casa il risultato e fruire poi tutti insieme degli enormi vantaggi. La Sicilia, in questa competizione nazionale, parte avvantaggiata perchè l’ing. Antonio Martini, dirigente generale del dipartimento dell’Energia, dell’omonimo assessorato regionale, ha avuto l’intuizione di sottoscrivere subito un protocollo d’intesa con Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), cosa che le altre regioni non sono riuscite ad ottenere. Abbiamo, dunque, tutte le carte in regola per farcela”.

Il Sindaco Lucio Greco, in chiusura, si è detto contento degli interventi dei presenti, ognuno dei quali ha dato il proprio contributo e ha permesso alla discussione di prendere una piega tale da entrare nel merito della progettualità. “La vera scommessa da vincere per il futuro – ha dichiarato – è quella di essere uniti, senza campanilismi di sorta, perchè siamo tutti vittime di una situazione estremamente delicata che ci rende fragili e, di contro, se una città cresce, anche quelle vicine ne traggono benefici. E’ importante programmare e guardare al futuro con ottimismo, nonostante le avversità e le difficoltà del momento. Confido nelle vostre adesioni, con l’augurio di trovare il favore del governo regionale prima e di quello nazionale poi. Abbiamo tutte le caratteristiche richieste dall’Avviso Pubblico, e se riusciremo nell’impresa sarà davvero il nostro agognato riuscatto, dopo decenni di industrializzazione pesante. Da soli si va veloci, insieme si va lontano”.

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Al via il Conclave, cardinali riuniti per scegliere il successore di Papa Francesco: tra loro anche due siciliani

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“Extra omnes”, fuori tutti. Si chiude la porta della Cappella Sistina ed inizia il Conclave. Si riuniscono proprio questo pomeriggio i 133 cardinali elettori che dovranno scegliere il successore di Papa Francesco alla guida della Chiesa. Già oggi il primo scrutinio con l’attesa fumata che dovrebbe arrivare intorno alle 19. Questa mattina, il decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, ha celebrato alla basilica di San Pietro la messa “Pro Eligendo Romano Pontifice”.

Da domani previste quattro votazioni al giorno, due al mattino e due nel pomeriggio. Il “favorito” della vigilia, secondo vaticanisti e bookmakers, sarebbe il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin: ma le sorprese, proprio come accadde nel 2013 con l’elezione di Papa Bergoglio, sono sempre dietro l’angolo.

Sono due i cardinali siciliani presenti in Conclave. Si tratta di Baldassarre Reina, vescovo ausiliare di Roma, originario di San Giovanni Gemini (Agrigento), e di Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, nato a Messina. 

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Pianificata in Prefettura la campagna di prevenzione per gli incendi boschivi

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Nella mattinata del 6 maggio, nella Sala della Protezione civile del Palazzo del Governo, il Prefetto Chiara Armenia ha presieduto la prima riunione per la pianificazione delle attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia in vista dell’approssimarsi della stagione estiva.

Oltre ai Sindaci dei Comuni della provincia di Caltanissetta – in collegamento da remoto – hanno presenziato ai lavori il Questore di Caltanissetta, D.ssa Pinuccia Albertina Agnello, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Alessandro Mucci, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Stefano Gesuelli,  il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Salvatore Cantale, il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, Ing. Salvatore Bonsangue, il Comandante dell’82° centro SAR di Trapani dell’Aeronautica Militare, Maggiore Nicolò Nicolosi,  il referente del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta e i referenti del Dipartimento regionale della Protezione civile.

In apertura, il Prefetto ha illustrato come le sinergie messe in campo negli anni passati abbiano consentito di  raggiungere buoni risultati sull’intero territorio provinciale sottolineando che, anche per l’anno in corso, si renda necessario conferire un ulteriore e rinnovato impulso all’attività antincendio sotto il profilo della prevenzione con il coinvolgimento attivo e coordinato di tutti i soggetti interessati.

In particolare, nell’anticipare le direttive che saranno impartite attraverso un’ apposita circolare che diramata ai Sindaci, il Prefetto ha richiamato la puntuale attenzione degli Amministratori locali sull’esigenza di avviare a stretto giro le operazioni di pulizia della vegetazione dei cigli stradali, di parchi, ville, nonché la pulizia della vegetazione prossima ad aree boscate ed a quelle strategiche, come ospedali o residenze per anziani e, più in generale, di tutte le fasce perimetrali delle zone urbane e degli insediamenti industriali, al fine di adottare tutti gli interventi necessari a prevenire il rischio di incendi di interfaccia che espongono a pericolo la pubblica e privata incolumità.

Inoltre, il Prefetto ha sottolineato l’esigenza di provvedere alla manutenzione dei punti di approvvigionamento idrico e ha sollecitato le amministrazioni locali a procedere con l’aggiornamento dei Piani Comunali di protezione civile, raccomandando la tempestività e la prontezza nell’attivazione delle proprie strutture nei giorni di maggiore allerta.

Analogo invito è stato rivolto al Libero consorzio comunale e all’ANAS, in qualità di Enti proprietari delle rete viaria, rispettivamente provinciale e statale, affinché ciascuno per le proprie competenze provvedano alla pulizia delle ripe adiacenti le carreggiate. 

Nel corso dell’incontro, il Prefetto, unitamente al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco e del Dirigente della Forestale, ha, altresì, auspicato il rafforzamento delle attività di controllo da parte di tutte le forze in campo per garantire il rispetto delle norme di comportamento indefettibili per ridurre al minimo il rischio incendi e ha invitato gli Amministratori locali ad avviare, anche attraverso i canali social, un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini perché siano parte attiva del sistema di contrasto agli incendi, segnalando tempestivamente qualunque tipo di focolaio al numero unico per le emergenze (112).

Sempre nell’ottica di potenziare l’azione preventiva,  è stato poi  raccomandato ai Sindaci di assicurare, nei giorni di allerta per elevata pericolosità, una particolare vigilanza, mediante un adeguato pattugliamento nelle zone maggiormente critiche ed esposte a rischio incendio, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che possono fornire un valido contributo in termini di immediato avvistamento con conseguenti effetti favorevoli connessi alla rapidità di intervento.

Infine, al fine di ulteriormente rafforzare la strategia di intervento a carattere preventivo sull’intero territorio provinciale, è stata programmata per la prossima settimana una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla partecipazione dei Vigili del fuoco e della Forestale, per una mappatura delle aree maggiormente esposte al rischio e su cui concentrare l’azione di vigilanza e controllo interforze nei giorni di allerta rossa e arancione.

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Prosegue la campagna “I cantieri della transizione ecologica” di Legambiente

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Produrre energia pulita non basta: è fondamentale conservarla in modo efficiente per ridurre gli sprechi, garantire la sicurezza e l’equilibrio del sistema elettrico, e coprire i consumi nei momenti di picco. La sinergia tra rinnovabili e sistemi di accumulo è quindi cruciale. Un’esigenza ancora più evidente in Sicilia, dove – secondo l’ultimo rapporto Scacco Matto alle Rinnovabili di Legambiente – è stato raggiunto solo il 17% dell’obiettivo al 2030 di nuova potenza rinnovabile fissato dal Decreto Aree Idonee.

In questo contesto, investire nell’accumulo non è solo strategico ma essenziale per rendere sostenibile la crescita delle fonti verdi. Proprio su questi temi si concentra la XXXI tappa della campagna “I cantieri della transizione ecologica” di Legambiente che, in collaborazione con ANEV, ha fatto oggi tappa a Vicari, in provincia di Palermo. 

Qui, ERG sta realizzando – grazie al know-how tecnologico di NHOA Energy – il suo primo impianto BESS (Battery Energy Storage System), a supporto del parco eolico del Gruppo da 37,5 MW, situato a poca distanza dal più recente impianto di Roccapalumba, con una capacità di 47 MW. L’integrazione del sistema di accumulo dà vita a un polo energetico strategico per il Sud Italia e rappresenta uno dei primi esempi di sistemi ibridi di accumulo utility-scale realizzati nel Paese, offrendo un modello concreto di integrazione tra produzione e stoccaggio da fonte rinnovabile.

Una volta completato, entro il terzo trimestre di quest’anno, il sistema BESS di Vicari sarà in grado di mettere a disposizione una potenza di 12,5 MW e una capacità nominale di accumulo pari a 50 MWh, con una quantità di energia stoccata e reimmessa in rete stimata in 19,4 GWh all’anno, sufficiente per coprire il fabbisogno annuale di circa 7.000 famiglie italiane. Il sistema è basato su tecnologia Li-Ion LFP (a ioni di litio) ed è composto da 138 moduli (battery racks) da circa 400 kWh ciascuno, in grado di garantire elevata affidabilità ed efficienza nelle operazioni di carico e scarico dell’energia.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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