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Avviso 22: pagamenti per i tirocinanti a rischio, si va verso il taglio alle indennità

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Palermo – Sarebbero 189 le pratiche che rischiano di non essere più pagate dall’assessorato al lavoro ai disoccupati nonostante il tirocinio svolto. Poche assunzioni, 170 su 1.741 tirocinanti, in 1.555 sono rimasti senza alcuna occupazione e con nessuna speranza ne’ risposte dalle istituzioni delle politica regionale siciliana.

In compenso la situazione dei tirocinanti dell’avviso 22 è ben lontana dell’essere risolta. La vicenda è iniziata male è potrebbe finire peggio.
“È veramente urgente risolvere il problema dei 189 tirocinanti dopo 3 anni rimasti ancora senza alcun pagamento a tirocinio concluso – spiega il portavoce Oreste Lauria – di questi addirittura 89 pratiche sarebbero in bilico e rischiano di non essere più pagate, si prevede il taglio definitivo dell’indennità.
Come portavoce chiedo l’intervento del presidente della regione siciliana Renato Schifani per trovare la soluzione per garantire i diritti costituzionali dei tirocinanti”.

Questa è la triste storia dell’avviso 22 della regione siciliana.

“Migliaia di disoccupati sono stati abbandonati dopo essere stati formati, sfruttati come lavoratori a basso costo.
Dopo 3 anni la vicenda dei pagamenti dei tirocinanti dell’avviso 22 è senza una futura soluzione, centinaia di pratiche sono ancora bloccate, impantanate da lacune burocratiche rimaste irrisolte, e cosa ancor peggiore di circa 89 pratiche sono a rischio di non essere più messe a pagamento per la macchinosità burocratica di un sistema assurdo che ha come uniche vittime i poveri tirocinanti.
Una situazione anomala che nessuna istituzione della regione siciliana vuole realmente affrontare.

Più volte avevo chiesto interventi urgenti al governo regionale, addirittura chiedendo pubblicamente come portavoce l’intervento del parlamento regionale, facendo riferimento alle problematiche preesistenti e del rischio che avrebbe comportato il bando pubblicato dalla regione siciliana.

Non è stata prospettata nessuno possibilità di occupazione per noi tirocinanti rimasti inoccupati dopo il tirocinio svolto.
Molti dei quali sono stati costretti a percepire il reddito di cittadinanza come unica fonte di sussistenza e fra pochi mesi resteranno senza un aiuto.
Per altri invece nessun sostegno è stato pensato per accedere al mondo del lavoro.
Resteremo disoccupati e in una condizione di disagio sociale con grandi difficoltà economiche ad andare avanti.

Nonostante le enormi difficoltà economiche che il popolo siciliano è costretto ad affrontare, i nostri “poveri” parlamentari sono riusciti ad adeguare il loro “misero” stipendio di circa 900 euro portandolo a 12.000 euro al mese grazie ad una solerte legge regionale del 2014. Tutto è stato fatto velocemente e nottetempo utilizzando uno scrutinio a voto segreto.

Nessuno di loro però sì è preoccupato di fare una legge che potesse dare futuro lavorativo alle migliaia dei disoccupati siciliani di cui l’appartenenza è di essere tirocinanti della regione siciliana.
Non hanno inserito in finanziaria un progetto per favorirne l’occupazione per tutti quei tirocinanti siciliani rimasti disoccupati.
La tragedia è che i fondi ci sarebbero anche in quei 22 milioni di euro inviati dalla Comunità europea per finanziare progetti per l’occupazione, ma chissà come mai, questi fondi residui per un valore di 18.000.000.00 euro dello stesso avviso non sono stati reinvestiti sull’occupazione degli stessi tirocinanti regionali.
Noi non vogliamo favoritismi ma il reale motivo per cui abbiamo veramente bisogno di un inserimento occupazionale per un lavoro che può darci dignità per vivere onestamente e per questo facciamo un ulteriore, ennesimo appello al Presidente della Regione siciliana Renato Schifani perchè possa al più presto risolvere sia la questione degli ultimi pagamenti, e prendere in considerazione il nostro appello affinché possa individuarne un ricollocamento occupazionale attraverso la Regione siciliana. Noi risultiamo essere tirocinanti della Regione siciliana, abbiamo ricevuto dei CUD che ci sono stati inviati, con la dicitura regione siciliana, tirocinante,
Grazie a questo status potremmo essere, come è già successo in altre regioni, come ad esempio in Calabria, assunti a tempo indeterminato alla Regione Siciliana con le mansioni acquisite durante i nostri tirocini.
Per questo ci rivolgiamo anche a tutti i parlamentari regionali affinché prendano atto della nostra appartenenza come lavoratori ex tirocinanti durante il tirocinio svolto, prestando manodopera per conto della Regione siciliana e
possano presentare una proposta lavorativa a sostegno dei tirocinanti per essere finalmente inseriti nel mondo del lavoro dopo essere stati formati tramite il bando dell’Aviso 22. Ad oggi invece siamo stati presi in carico da tirocinanti, usati come dei lavoratori e mandati a casa come carne da macello, per poi essere sottopagati dopo una lunga attesa.
In sintesi siamo stati impegnati per garantire solamente manodopera a basso costo per conto della regione siciliana in favore di enti pubblici e imprese privati. Siamo stanchi di questa situazione e non vogliamo più sentire inutili parole ma vedere finalmente fatti concreti”.

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Finanziati in 67 scuole progetti per la lingua siciliana

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Oltre 400 mila euro alle scuole siciliane per il progetto “Non solo Mizzica – Il siciliano, la lingua di un popolo”, che prevede interventi di diffusione e promozione del dialetto. Il dipartimento regionale dell’Istruzione ha approvato la graduatoria definitiva degli istituti scolastici con sede in Sicilia che otterranno i fondi.

Nello specifico, sono state ammesse al finanziamento 65 proposte curriculari ed extracurriculari di Tipo A, che riguarda le scuole di ogni ordine e grado, il cui costo massimo non doveva superare i cinquemila euro; due quelle di Tipo B, per i progetti che prevedono partenariati tra istituti superiori, con un liceo coreutico-musicale nel ruolo di istituto capofila e con un costo massimo finanziabile di 60 mila euro ciascuno. I fondi impegnati raggiungono circa 325 mila euro per gli interventi di Tipo A, e poco meno di 80 mila euro per il Tipo B, per un importo totale di poco 404 mila euro circa. Il decreto di approvazione della graduatoria dispone l’immediato pagamento dell’80 per cento della spesa complessiva, mentre il restante 20 per cento sarà liquidato all’atto della rendicontazione da parte degli istituti scolastici beneficiari.

Le attività finanziate riguarderanno, fra l’altro, studi e ricerche sui dialetti locali (anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti), alla scoperta di proverbi, poesie, detti, canti, nenie, filastrocche, “cunti”, secondo i diversi codici espressivi (fonici/uditivi, visivo/gestuali). Sono previsti anche incontri e giornate studio, organizzati anche in forma aggregata tra più scuole, per l’analisi delle manifestazioni culturali tipiche della tradizione popolare siciliana (mercati, spettacoli tipici, usanze, tradizioni, riti religiosi); laboratori di diffusione della lingua siciliana; incontri con cantastorie, pupari e altri artisti; scambio intergenerazionale attraverso l’incontro fra giovani e anziani; spettacoli ed elaborati artistici; costituzione di fonti bibliografiche e archivi documentali, anche sonori; messa in rete di archivi e fonti. 

Nell’ambito dell’intervento di Tipo B, in particolare, saranno promossi laboratori finalizzati alla realizzazione di composizioni, interpretazioni e rappresentazioni artistiche; eventi con artisti siciliani e personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Meta finale sarà una manifestazione pubblica che coinvolgerà personaggi e artisti in veste di testimonial. Le attività potranno svolgersi anche al di fuori del periodo e dell’orario scolastico/accademico. 

Il testo integrale del decreto e le graduatorie definitive sono disponibili sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo link.

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Corso di volontariato al Cav

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Il Centro di aiuto alla vita promuove un corso base di volontariato per conoscere il volontariato e dare senso e significato più profondo alla vita,  per dare  la possibilità di sperimentare la condivisione e la solidarietà, per non restare indifferenti di fronte ai bisogni dell’umanità,                                             –

Le relazioni si svolgeranno ogni venerdì dalle ore 17,30 alle 19,30 a partire da domani venerdì 3 Maggio 2024, presso la sede del C.A.V.  che si trova  in via Paolo Orsi,2 in Gela (locali ex segreteria universitaria, sotto il  Liceo Classico ) e
termineranno  venerdì 24 maggio. Per totale 8 ore in soli 4 incontri. Saranno trattate tematiche sul volontariato, anche con l’ausilio di audiovisivi  

 Il corso, della durata di 8 ore, è gratuito e possono paritecipare ambosessi dai 18  anni  in su,  ai quali verrà rilasciato attestato di partecipazione per eventuale credito formativo

Le iscrizioni si ricevono fino a venerdì 03 Maggio 2024 (giorno in cui inizia il corso). Comunicando la propria  adesione su  WhatsApp   349 475 9356
indicando il proprio nominativo, età, telefono, e- mail .  

I Centri di Aiuto alla Vita (CAV) e i Servizi di Aiuto alla Vita (SAV) costituiscono le sedi operative del Movimento Per la Vita, rispondendo in modo concreto alle necessità di donne che vivono una gravidanza difficile da accogliere o da vivere. 

Con oltre 350 sedi, dislocate nel territorio italiano, i CAV rispondono in maniera concreta alle necessità di donne e ragazze incinta, madri che scoprono una gravidanza inattesa, coppie, compagni con molte paure e così via. È il luogo fisico in cui una donna viene accolta, in cui i volontari si prendono cura di lei e percorrono un pezzo di strada, quando necessario alla singola donna, nel delicato momento della gravidanza.

I CAV sono le mani e i sorrisi del Movimento, quelli dei volontari, e sono scrigni di storie difficili, quasi sempre a lieto fine, di speranze perdute e ritrovate, di fiducia smarrita e restituita perché nessuna mamma ha mai rimpianto la scelta di far nascere il bambino che aspettava se accolta o accompagnata

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La comunicazione cristiana nei social

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Lentini– Sarà il conduttore televisivo e autore Tv Salvo La Rosa a presentare il libro “La comunicazione cristiana nei social” (edizione Apalós) di Salvatore Di Salvo  che si terrà giovedì 2 maggio, alle 19,30, nella chiesa Sant’Alfio e Santa Maria La Cava di Lentini.

L’evento promosso dalla Parrocchia Santa Maria La Cava e Sant’Alfio, dal Comitato della Festa di Sant’Alfio, dai devoti spingitori della Vara di Sant’Alfio, dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Ucsi,   farà tappa a Lentini in occasione della novena in preparazione dei festeggiamenti in onore di Sant’Alfio, patrono della città.  

La presentazione ha avuto il patrocino dell’amministrazione comunale e il sostegno dell’Azione cattolica italiana, dall’associazione nazionale carabinieri, dall’Associazione nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica, sezione territoriale di Catania, dall’Archeoclub, dalla Pro Loco di Lentini, dall’Unpli di Siracusa, e dal settimanale Cammino, da Radio Una Voce Vicina In Blu e dalla libreria “Amore”.

L’evento, moderato da Luca Marino, presidente della Cooperativa “Cammino”, sarà aperto con l’intervento musicale del maestro Cunegonda De Cicco, l’organista  che suonerà alcuni brani con  l’organo monumentale della chiesa madre di S. Alfio, appena restaurato grazie ai fondi messi a disposizione della Regione siciliana ed ad un contributo dell’Otto per mille  dall’azienda “Artigiana organi” di Francesco Olivieri. Poi i saluti di don Maurizio Pizzo, parroco della chiesa Madre, del sindaco Rosario Lo Faro, del presidente del Comitato “Festa di Sant’Alfio” Pippo Cosentino, del primo spingitore dei Devoti spingitori della “Vara di Sant’Alfio” Cirino Sambasile e del presidente provinciale dell’Unpli Siracusa Luca Fazzino.

  Il libro del giornalista Di Salvo, collaboratore del Giornale di Sicilia, redattore del settimanale Cammino, direttore di Radio Una Voce Vicina in Blu, segretario nazionale Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, è una riflessione che ci riporta alle parole di papa Francesco pronunciate nel 2014 durante la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In quell’occasione il Santo Padre esortava quanti si occupavano a vario titolo di comunicazione a creare una rete digitale di umanità. Non una rete di fili ma di persone. Durante la pandemia, Di Salvo vede nascere il profilo social di Sabrina Fugazza, collaboratrice dell’Opera “San Luigi Orione” della provincia di Pavia, la quale cerca di comunicare in una maniera differente profondi temi spirituali e personali.

Un nuovo modo di informare, di condividere qualcosa ma anche di consegnare messaggi al mondo degli internauti. La prossimità del messaggio, che diventa “conquista per conquistare” l’altro, divenendo vicinanza e condivisione. Ciò che colpisce Di Salvo è che Sabrina Fugazza, tramite Instagram, posta giornalmente non messaggi che mettono al centro la persona, cioè l’io, ma messaggi con contenuti anche religiosi, legati ai diversi momenti della vita della chiesa e del mondo ecclesiale con una creatività tutta personale, in un percorso unico e propositivo nel suo genere.


Di Salvo sceglie 13 post tra i circa 4 mila di Sabrina Fugazza, da inserire nel libro, facendoli commentare a don Luca Roveda, agiografo della diocesi di Pavia, e a don Arturo Grasso, direttore dell’Ufficio comunicazione della Cesi e della diocesi di Acireale. “Il viola è un colore che profuma” è il claim di Sabrina Fugazza, che nasce da una profonda conversazione personale e spirituale. La caratteristica del colore viola comunica il senso della metamorfosi, della spiritualità e del mistero che si riflette nella comunicazione utilizzata nei social, intervenendo nel libro con “Il linguaggio visivo per conoscere, esprimersi, comunicare” e “E’ il cielo che regge la terra”, unitamente ad alcuni elaborati grafici di Gabriele Poggi e all’intervento di Orazio Mezzio, direttore del settimanale “Cammino” di Siracusa, in cui si descrive l’Allineamento fra cielo e terra nel Mediterraneo, crocevia di popoli. Presenti anche i contributi: “Tradurre” di Luigi Ferraiuolo, segretario generale del “Premio Buone Notizie”; “Libertà e limiti della rete” di Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000 e Radio InBlu; “L’ascolto nel silenzio di Giuseppe” di Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana e Maria Con Te; “Mettersi a servizio dell’altro” di Alessandra Ferraro, direttore di Isoradio Rai; “Usi e abusi dei social media” di Francesco Pira, professore associato di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e direttore del master in Esperto della Comunicazione Digitale Università di Messina; “Comunicare e bene” di Don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter; “Comunicare la verità” di Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia; “Arrivare al cuore degli uomini” di Luca Marino, presidente della cooperativa del Settimanale diocesano “Cammino”; “Isole digitali” di Salvo La Rosa, conduttore e autore televisivo, direttore artistico Tgs, Rtp, Rgs, Antenna dello Stretto.

La prefezione di padre Francesco Occhetta, s.i., e la postfazione di Vincenzo Varagona. Durante la serata verrà presentato anche il libro “ComunIcare, 20 giornalisti in dialogo con il Pontefice”, edito dalla Lev (Libreria Editrice Vaticana), a cura di Vincenzo Varagona e Salvatore Di Salvo, con la prefezione di Paolo Ruffini.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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