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Asp e sindaco sono inadeguati a tutelare la salute pubblica

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C’è una profonda verità che questo tempo ci ha svelato: Asp e Primo Cittadino, hanno trattato il tema dei contagi procrastinandone l’emergenza di volta in volta. Questo tempo ci spiega le inadeguatezze di Asp e Sindaco che, simbioticamente, ognuno per la loro inadeguatezza , sono lo specchio dell’altra.E spiace rilevare  come a pagarne il prezzo sia un’intera Città con contagi in aumento e un sistema Asp già compromesso , per natura, nella sua capacità organizzativa”: esordisce così Gabriele Pellegrino consigliere di Db sulla vicenda della zona rossa  con la scuola aperta .Spiace notare – aggiunge  come il Primo Cittadino, benché si pregi di essere ad ogni piè sospinto , il garante della salute dei cittadini , di fatto si comporti come un garante parziale non prendendo l’unica decisione che occorrerebbe prendere : disporre la chiusura delle scuole.
È nelle scuole , ora , che il virus circola senza controllo con più di 40 classi in quarantena e sono quelle stesse scuole che il Sindado, in modo sconsiderato , lascia che restino aperte  a tutto danno dellq salute che lui si pregia di tutelare . A ciò si aggiungano i controlli fantasma da lui sempre sbandierati ma mai visti in città se non per riempire sue sterili dichiarazioni nella quali mentiv nella fredda conta dei numeri dei contagiati che emana , dolosamente tace sulla pericolosità della decisione di lasciare le scuole aperte con ciò divenendo  , peraltro , complice di decisioni scellerate .Questo è il quadro crudo del momento che stiamo vivendo . Ricordo bene , ancora oggi, quando il Sindaco ebbe a prendersela con un’intera Città in una rete televisiva nazionale e i cittadini e quelle mamme hanno dovuto subìre anche quella umiliazione .Cosa dovrebbero dirle quelle madri  di Gela Sindaco, oggi che non tutela i loro figli ?Cosa dovrebbero dirle , oggi , i commercianti gelesi per l’ennesima volta vessati da altre restrizioni nel più totale caos organizzativo , programmatico , gestionale , politico ?Cosa .6,5 che dire , oggi , quelle madri e quei commercianti ad Asp che tratta la pandemia e i contagi in aumento , accomodata sul proprio atollo dorato , sulla propria cabina di regia dalla quale ,mamme e commercianti , loro malgrado , vengono vesti piccolissimi ? Come cavie da usare sperando che non si consumi il dramma .Con quale coraggio , oggi , ASP e Sindaco, nella  interdipendenza della loro conclamata inadeguatezza , parlano di tutela della salute se nessuno di loro , mostra di tutelare qualcuno ?Questo, è il duro quadro generale con una cornice che pare pregiata e una tela ormai ingiallita .

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Cucina

Sgombro all’Archestrato, la proposta dello chef Totò Catania

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Oggi vi presento uno dei miei piatti più iconici, legato al territorio ed alla sua storia: lo sgombro all’Archestrato. Archestrato visse a Gela nell’antichità, secoli prima della nascita di Cristo. Egli fu il primo gastronomo della storia e della sua opera letteraria, tradotta col titolo “il poema del buongustaio”, una sorta di guida Michelin dell’antichità, ci sono pervenuti solo dei frammenti. In uno di essi Archestrato racconta il modo migliore, a parere suo, di preparare lo sgombro.

Bisogna condirlo con erbe mediterranee e olio d’oliva, avvolgerlo in foglie di fico e cuocerlo sotto la cenere. Dunque dopo aver preso un bello sgombro lo sfilettiamo lasciando le due estremità della coda attaccate (per un vezzo puramente estetico) e lo spiniamo per bene. Lo mariniamo con dell’olio evo affumicato, del sale, del pepe nero ed un mix di erbe fresche tritate: rosmarino, salvia, timo, alloro, maggiorana. Le erbe le metteremo all’interno dei due filetti che poi chiuderemo a libro, in modo che il calore non andrà a bruciarle. Cuoceremo lo sgombro per sette minuti a 220 gradi con forno ventilato, fin quando non sarà ben arrostito. Andremo a creare l’effetto visivo della cenere con un crumble al nero di seppia.

Mescoleremo della farina, del burro, un pizzico di sale, poco parmigiano reggiano grattugiato ed il nero di seppia, realizzando delle briciole che andranno in forno a 170 gradi per circa 20 minuti. Una volta raffreddato lo sbricioliamo a mano per avere una finta cenere saporita. Accompagneremo il pesce con una cipolla rossa in agrodolce ed una salsa vellutata al limone e senape selvatica che avremo realizzato con gli scarti nobili del pesce. La salsa vellutata è una preparazione un po’ elaborata, ne approfondiremo la ricetta in un articolo a parte. Il risultato è davvero eccezionale. Il sapore deciso dello sgombro viene bilanciato dalla dolcezza della cipolla e dalla piacevole acidità della salsa, il crumble dà la parte croccante e raccoglie la salsa, noi suggeriamo di prendere un boccone con tutte e quattro le componenti del piatto. Questo piatto è al momento inserito nella carta del menù di Sabìa, dunque se siete curiosi di provarlo lo troverete per tutta la durata della primavera. Chissà cosa ne penserebbe Archestrato di questa rivisitazione.

Chef Totò Catania

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L’on Lombardo in città:dalla fondazione di Grande Sicilia ai rapporti con il sindaco Di Stefano

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Al via le iscrizioni a Grande Sicilia, il soggetto politico fondato da Lagalla, Lombardo e Miccichè. Nelle more della celebrazione del congresso fondativo di Grande Sicilia, l’Mpa sarà guidato da un coordinamento provvisorio che a Gela sarà composto da una ventina di soggetti. Questo gruppo si occuperà della linea politica nel territorio e parteciperà alla fase di fondazione di Grande Sicilia.L’indicazione è di aggregare i civici, di dare spazio a giovani e donne, di affidare i coordinamenti anche a soggetti esterni Lo ha detto ieri al gruppo gelese guidato dal dott.Rosario Caci il leader degli autonomisti Raffaele Lombardo che ha tenuto una riunione in città nel corso della quale è stato ricordato Filippo Collura.

“Io e Filippo Collura eravamo due presidenti della provincia di colore politico opposto ma ci siamo ritrovati subito fianco a fianco a dare battaglia contro i pericoli della strada statale Gela – Catania” – ha ricordato l’on.Lombardo.

Il successo alle Provinciali dei federati Forza Italia ed Mpa, le prossime elezioni regionali sono stati i temi trattati. Assente Terenziano Di Stefano ( ufficialmente per impegni familiari) deluso dal mancato aiuto degli autonomisti alle Provinciali. Ma Raffaele Lombardo é convinto che si possa ancora governare insieme Gela.

“Il modello Gela esiste perché ci siamo noi e Di Stefano ha vinto anche grazie ai nostri voti. Noi lo abbiamo sempre sostenuto, stiamo lavorando bene in Giunta e non credo ci siano motivi per interrompere il nostro rapporto politico.Il sindaco è un uomo libero e può decidere di fare ciò che vuole- ha detto l’on.Lombardo.

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Balbo:”bisogna riconciliarsi con la politica e realizzare le idee”

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Il neo eletto consigliere provinciale del Mpa  Filippo Balbo è arrivato alla riunione con Raffaele Lombardo in ritardo per motivi di lavoro scendendo da un’ambulanza ed ha ringraziato l’on Lombardo che è stato l’ideatore e il realizzatore della sua elezione e quanti lo hanno votato. A breve riceverà la delega assessoriale dal presidente Tesauro.Questo é emerso durante l’incontro.

“Un’elezione importante e determinante per realizzare un progetto- ha detto- e io .sono a disposizione di tutti non  solo delle  istituzioni . Dobbiamo riconciliarci con la politica bisogna abbracciare la politica e realizzare le idee. Non dobbiamo pensare a cose irrealizzabili ma a ciò che è utile per i territori per far sì che i punti di debolezza diventino punti di forza”

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