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Politica

Malluzzo (Italia viva) contesta la linea di Schifani verso le compagnie aeree

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Il capitolo trasporti aerei rischia di diventare una patata bollente per il governatore Schifani che ha deciso di mettere in campo una linea intransigente nei confronti delle compagnie che operano sul mercato siciliano.

Il Responsabile Trasporti Cristian Malluzzo dichiara: ”La scelta del Governo Regionale di alzare un muro nei confronti di Ryanair, arrivando a chiedere che sia la compagnia irlandese a invitare per un appuntamento il Presidente Schifani, e di attaccare duramente ITA Airways, è totalmente inopportuna. Si rischia seriamente di incrinare i rapporti con dei vettori aerei che ad oggi consentono a più di un milione di passeggeri di transitare da e per la Sicilia. Abbiamo già assistito a ciò che è accaduto a Comiso con la fuga di Ryanair dall’Aereoporto ragusano, con la stagione estiva alle porte e con la filiera turistica, che dopo i tragici anni della pandemia, è finalmente in ripresa non si possono rischiare incidenti diplomatici”.

Osserva Malluzzo: ”Piuttosto che concentrarsi a recuperare le somme tagliate ai fondi per la continuità territoriale, per effetto della nuova autonomia differenziata attuata dal Governo Meloni, assistiamo a polemiche e personalismi che non non danno risposte ai siciliani e alle loro esigenze, il problema del caro voli non si risolve di certo attuando politiche di contrasto, studenti e pendolari meritano maggiore attenzione”.

Il tema dei trasporti aerei è legato indissolubilmente a quello del turismo: ”Come Italia Viva – conclude Malluzzo – chiediamo al Governo Regionale di dialogare con i vertici delle compagnie aeree, non solo per uscire da questa burrascosa situazione, ma soprattutto per implementare il traffico aereo, essenziale per raggiungere l’obiettivo della destagionalizzazione del turismo in entrata. Ciò permetterebbe agli operatori del settore turistico di lavorare non solo nella stagione estiva ma dodici mesi l’anno, la vocazione turistica, favorita dal nostro microclima, va promossa con una azione politica a 360 gradi che includa investimenti in ambito di trasporti, infrastrutture stradali e ferroviarie e strategie di marketing territoriale.”

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Depositato l’atto di appello di Nadia Gnoffo contro Paolo Cafà per il seggio in consiglio

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La battaglia giudiziaria per l’ultimo seggio in consiglio comunale si arricchisce di un nuovo capitolo.

L’ultimo è stato quello della sentenza favorevole a Paolo Cafá primo dei non eletti nella lista di PeR contro la consigliera Grazia Cosentino che ha proposto Appello.La proma udienza settembre.

Ora c’è l’azione di Forza Italia che rivendica quel seggio. Cafá dovrà vedersela con Nadia Gnoffo prima dei non eletti in Forza Italia. È stato notificato ieri l’atto di appello a firma degli avvocati Riccardo Balsamo, Michele e Sandra Lupo o per la modifica della sentenza nella parte in cui il seggio viene assegnato erroneamente – secondo la tesi sostenuta- a Paolo Cafa

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L’ex sindaco:”la politica che calpesta i valori per piccoli interessi di parte è destinata a fallire miseramente”

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L’ex sindaco Lucio Greco interviene sullo scontro tra capigruppo di Pd e M5s.

“Non posso non nascondere il mio rammarico e la mia preoccupazione per la brutta piega che sta prendendo il dibattito politico nella nostra città. La delicatezza e le difficoltà del momento che stiamo vivendo- dice Lucio Greco – richiederebbero consapevolezza, senso di responsabilità e maturità. So bene che la politica è fatta di scontri anche aspri, ma so altrettanto bene che la sua azione implica, comunque, pure la morale. Non si può pertanto imbarbarire il dibattito politico con dichiarazioni gravi ed offensive che ledono la dignità delle persone, siano essi avversari o addirittura alleati. Dobbiamo comprendere che, al di sotto di un certo livello di decenza, la questione non è più solo morale, ma diviene politica, perché mina le istituzioni e tutti gli aspetti della vita associata. Si possono sicuramente criticare le posizioni degli altri esponenti politici, ma non si può, così come ha fatto il consigliere dei cinque stelle, mettere in discussione la dignità delle persone. Per questo condanno fermamente e severamente l’attacco scomposto verso il consigliere Orlando di cui, pur essendo lontano dal punto di vista ideologico, ne riconosco sobrietà e qualità umane sicuramente apprezzabili”

” Mi auguro solo, per il bene della città, una levata di scudi da parte di tutte le forze politiche che, indipendentemente dalla propria appartenenza, facciano sentire il loro netto e chiaro dissenso verso questo di modo di concepire il confronto democratico. Una politica che calpesta i valori e la morale, solo per inseguire piccoli e miseri interessi di parte, e’ destinata a fallire miseramente. Un lusso, questo, che noi cittadini gelesi non ci possiamo permettere” – conclude

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Salta il tappo sulla storiella della maggioranza che va d’amore e d’accordo

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Quando il tappo della bottiglia salta, lo fa di brutto. La gestione del gruzzoletto da 300 mila euro giunto dalla Regione per turismo ed eventi ha creato un pandemonio dopo la nomina del direttore artistico.

Gaetano Orlando ha lamentato che quella gestione é appannaggio solo di un partito, Francesco Castellana lo ha accusato di delirio politico. L’opposizione ha censurato j toni usati da Castellana dando solidarietà ad Orlando.Anche il PD lo ha fatto ma insieme all’invito ad abbassare i toni dello scontro.Il sindaco ha minacciato di azzerare la giunta. Lo scontro tra due capigruppo di Pd e M5s Gaetano Orlando e Francesco Castellana va oltre l’episodio in sè. Dimostra quello che si è sempre saputo e cioè che la maggioranza compatta che va d’amore e d’accordo, che non litiga perché è tutta proiettata ad occuparsi del bene della città è solo una storiella che per un anno è stata tenuta in vita dalla determinazione del sindaco Di Stefano.

È durata molto secondo gli standard della politica locale. Poi Di Stefano non è riuscito a controllare i suoi. Ed è venuto fuori quello che si è visto: nella maggioranza serpeggiano nervosismo e malumore. E più si avvicinano le Regionali peggio sarà e molto meno il sindaco riuscirà a frenare le esternazioni bellicose dei suoi prodi

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