Seguici su:

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Riduzione liste di attesa Diagnostica e Medicina differenziale per i malati oncologici

Pubblicato

il

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato polo oncologico a firma del presidente Maurizio Cirignotta, che pone all’attenzione del Direttore generale dell’Asp problemi legati alla malattia oncologia e soluzioni praticate in altre realtà siciliane.

La malattia oncologica si basa sui tempi e sulla possibilità di avere una diagnosi certa, specie nella progressione della malattia, costellata di collaterali e di manifestazioni che, molte volte, rappresentano solo un segnale non riconducibile alla malattia ma di notevole importanza nella valutazione globale del paziente. I fatti che pongo alla sua attenzione riguardano un paziente oncologico l.S. che si è presentato al pronto soccorso per una paresi del VII nervo cranico detto facciale, considerato in diagnosi come paresi a frigore che ha determinato lesioni ai muscoli orbicolari dell’occhio e della muscolatura della mimica facciale.

La situazione in realtà dopo un anno di calvario era il campanello di allarme di una ripetizione metastatica cerebrale. In questo senso non è stata fatta una diagnosi differenziale con tac e mezzo di contrasto, ma è stato solo somministrato un antidolorifico. In tal senso si lamenta una maggiore attenzione per le basi diagnostiche oncologiche che si presentano al PS.

Naturalmente questa è solo una forma di accertamento dei fatti e non un rimprovero verso i medici che svolgono egregiamente il loro dovere. Si ribadisce in questi casi la concessione di codici di accesso di priorità per i malati oncologici.

Un’altra problematica che voglio porre alla sua attenzione sono le liste di attesa per esami diagnostici che portano nel 90% dei casi ad attuare da parte del paziente oncologico una migrazione sanitaria verso altre ASP Siciliane ed Italiane. In tal senso si chiede come previsto dal Sistema sanitario nazionale garantire una prestazione in 72 ore se urgente, entro 10 giorni se c’è il codice «breve», entro 30 giorni per una visita e 60 per un esame se è differenziabile, e ancora entro 120 se sono programmati. Naturalmente queste sono date molte volte non rispettabili per vari motivi organizzativi o di mancanza di personale o altro.

La norma però è intervenuta in tal senso nel porre attenzione con il D. L sulle liste di attesa – G.U. n.132 del 7 giugno 2024 che all’ art.lo 3 comma 1 pone attenzione all’istituzione di un CUP unico Provinciale e Regionale in cui sono presenti erogatori pubblici e privati accreditati ospedalieri e ambulatoriali.

Soluzione già presente presso Asp di Ragusa che potrebbe mitigare i tempi di attesa per una RM con mezzo di contrasto o altro esame necessario per eventuali radioterapie in valutazione della massa oncologica. Il tutto deve prevedere la creazione di un sistema di monitoraggio e controllo per verificare i tempi di attesa, in taluni casi attuare anche visite la sera e nei fine settimana. Un sistema per la Creazione di un sistema utile a garantire al cittadino tempi certi per le prestazioni mediante un ricorso anche all’intramoenia con pagamento a spese Asp come prevede una norma di 20 anni fa.    

Infine, chiediamo nel bisogno di salute collettivo e specificamente per i malati oncologici una azione determinante per un potere di diagnosi e cura nella nostra provincia”.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Il dramma dei dializzati, gli ascensori fuori uso e non c’è dialogo

Pubblicato

il

Da Antonio Ruvio riceviamo e pubblichiamo:

Dopo l’odissea degli spazi ridotti negli ospedali e parcheggi riservati inesistenti, il dramma dei dializzati all’ospedale di Gela: ho incontrato il Direttore Sanitario che dopo aver parlato delle problematiche dei parcheggi,ricordandogli che il cantiere dei lavori è in via Europa quindi l’area parcheggi  di via palazzi potrebbe tornare alla normalita’, mi da un  appuntamento  per vedere di risolvere il problema, ebbene non solo non si è presentato all’appuntamento ma non si fa piu trovare. Tutto questo è vergognoso ed inammissibile ! Ci sentiamo denigrati e  offesi poiché non si ha rispetto delle problematiche e nessuno vuole ascoltare la nostra voce . L’altra vergogna è che da qualche settimana gli ascensori sono fuori servizio, le donne in gravidanza  devono farsi 5 piani per le visite. Le finestre rotte che non puoi aprire perché rischi che pezzi di vetro ti vadano addosso.

Sappiamo che la gestione è politica e non sanitaria. Dunque cari politicanti sarebbe rispettoso nei confronti di tutti noi gelesi prendervi cura di ciò che abbiamo fortunatamente e non di lasciare tutto in rovina. Non siate complici di questo degrado!Perche’ la politica non interviene per mettere fine a questa vergogna? Perche’è complice di questo degrado.

Continua a leggere

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Assunzione proposta da Orsa: Impianti dice no

Pubblicato

il

Alla richiesta di assunzione della moglie dei dipendente del settore Igiene ambientale del sindacato O.R.S.A, risponde con tempestiva sollecitudine l’Amministratore unico di Impianti, ing. Giovanna Picone, con la nota che segue:

“Assumere la moglie dell’operaio sessantaduenne deceduto nei giorni scorsi, sarebbe un gesto di buon senso se non fosse che in una società pubblica certe scelte vanno fatte con determinati presupposti di natura legale.

Se da un punto di vista squisitamente umanitario sarebbe una soluzione che ci riempirebbe di orgoglio, non si può minimamente immaginare che l’azienda possa garantire posizioni di ricambio generazionale o di “eredità”occupazionale soprattutto quando le dolorose perdite dei nostri lavoratori riguardano personale prossimo alla quiescenza .

Il caso a cui si riferisce Caiola, è completamente diverso e ci ha consentito, previo parere legale e concertazione sindacale di assumere la moglie di un operatore di 38 anni al quale è stato riconosciuto l’infortunio in itinere a pochi mesi prima del passaggio con la nostra Società.

Sono casi particolari , spero unici, ma questo non può rappresentare un precedente e soprattutto non da alcun margine di manovra per situazioni legate a morti naturali o legate a condizioni di malattia. Pertanto mi scuso con la Sig.ra Nicosia per le false aspettative che l’articolo può avere generato e rinnovo la nostra vicinanza al suo dolore”.

Continua a leggere

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Direttore artistico: il Comitato Tecnico considera il bando opaco e arbitrario

Pubblicato

il

Ha provocato indignazione il bando per la ricerca di un direttore artistico in grado di organizzare i grandi eventi di Gela. Del resto gestire 300 mila euro non è cosa da poco. Inoltre circola insistentemente un nome evidentemente uscito dalle stanze dei bottoni. La solita vecchia storia che nessuno si aspettava da un’amministrazione che si è presentata come portatrice di cambiamento. Il comitato tecnico scientifico, ignorato per l’occasione, la prima peraltro, si esprime con una nota:

“Il sindaco di Terenziano Di Stefanio ha ancora un paio di ore per fare un passo indietro e ritirare la pubblicazione di un avviso per l’individuazione di un direttore artistico che scade oggi a mezzogiorno. La call per una figura che serve per interventi di promozione turistica, sportiva, cultura e marketing territoriale avvenuta lo scorso sabato Santo, da parte dell’amministrazione comunale di Gela ci ha lasciato sbigottiti e sorpresi. 

Sono arrivati 300 mila euro di fondi pubblici da usare fino a dicembre 2025 per organizzare eventi culturali. In casi come questo ci si aspetta un bando chiaro, con regole precise, criteri giusti e possibilità per tutti di partecipare in modo trasparente. Invece, questo bando è tutt’altro. Non ci sono criteri di selezione, non si sa chi valuterà i candidati e non si capisce neppure come avverrà un eventuale colloquio. In pratica, tutto è lasciato alla decisione dell’Amministrazione comunale, senza spiegazioni.

E c’è di più: il Comune si riserva perfino il diritto di non scegliere nessuno, se lo riterrà opportuno, ma senza dire come giudicherà le candidature. Un potere assoluto e incontestabile, in barba a ogni logica di trasparenza amministrativa. Apprendiamo che la Presidente della Commissione Cultura Sara Cavallo, assieme al suo gruppo politico di riferimento, si è già espressa sulla genuinità del bando chiedendo financo il ritiro dello stesso.

Ci saremmo aspettati che il Sindaco già ad inizio anno avesse con atto pubblico formalizzato il Comitato Tecnico Scientifico, convocato dallo stesso, lo scorso agosto al fine di creare una cabina di regia che desse supporto all’amministrazione nelle scelte culturali e promozionali della città. Invece, si prende atto che tale Comitato è stato completamente ignorato ed esautorato. Nessuno lo ha consultato, nessuno lo ha coinvolto. È come se non esistesse. Segnale che avevamo già avvertito a Natale 2024 nel quale gli eventi furono diretti e programmati da società limitrofe con risultati scadenti in termini di partecipazione e coinvolgimento, sia dello stesso cittadino gelese che di eventuali cittadini delle zone limitrofe.

E la storia rischia di ripetersi anche sulla nuova programmazione degli eventi per il 2025, anno di Agrigento Capitale della Cultura. Proprio quest’ultimo motivo aveva spinto il Sindaco alla convocazione e creazione di un Comitato tecnico scientifico, al fine di creare un organo ad hoc per massimizzare al meglio il collegamento tra eventi agrigentini e quelli gelesi, legando tutto alle origini storiche che accomunano le due Città.  Anche il Comitato, come già sottolineato dalla consigliera e Presidente della commissione Cultura Sara Cavallo, solleva il dubbio che questo bando sia una formalità di ciò che informalmente e arbitrariamente è già stato deciso. 

Ci chiediamo: è questa la trasparenza che intende attuare l’Amministrazione? Poche persone a decidere tutto, nessun controllo, nessun rispetto per chi lavora da anni sul territorio? Il Comitato chiede il ritiro di questo bando che scadrà tra poche ore e un incontro urgente con il Sindaco Terenziano Di Stefano. Chiediamo che si rispettino le regole, che si torni alla trasparenza e che si coinvolgano davvero i membri del Comitato tecnico scientifico dando dignità a tutte le realtà culturali della città. Solo così potremo costruire una vera cultura condivisa”.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità