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Cronaca

Sequestrato deposito di vecchie auto

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Vittoria – Nell’ambito di mirati servizi straordinari di controllo del territorio volti ad frenare ogni forma di attività illecite di dannoso impatto ambientale, gli agenti della Polizia del Commissariato di Vittoria , diretto dal Vice Questore dr. Giovanni Arcidiacono, assieme alla Polizia locale, hanno sequestrato, a Vittoria, un’area, di circa 2.400 metri quadrati, adibita a deposito di veicoli, alcune in fase di demolizione altre in discreto stato d’uso. Nel corso dell’attività, 20 veicoli assieme a ingenti quantitativi di parti di veicoli, classificati come rifiuti speciali e pericolosi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.

Il deposito è stato sottoposto a sequestro amministrativo, le forze dell’ordine hanno effettuato immediati controlli sul proprietario, un cittadino tunisino di 37, anni, pregiudicato, al quale è stata contestata una sanzione amministrativa di oltre cinquemila euro e denunciato alla competente Autorità Giudiziaria, perché responsabile della realizzazione e gestione di una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi.

Rimane alta l’attenzione della Questura di Ragusa sul fenomeno “ecomafie” attraverso il costante  monitoraggio e controllo del territorio finalizzato alla individuazione e alla repressione di reati ambientali, sulla base di quanto deciso in sede di tavolo tecnico tenuto dal Questore della Provincia di Ragusa con i Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i Sindaci dei comuni interessati e gli Assessori competenti per materia, i rappresentanti della Polizia Municipale, della Polizia Provinciale, dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa ed i responsabili dell’Anas e della Sarr ATO 7 di Ragusa.

Il tavolo tecnico – proiezione operativa di quanto argomentato nelle linee più generali nella conferenza di servizi in Prefettura e a seguito di tematiche approfondite in sede di comitato provinciale ordine e sicurezza Pubblica riguardanti la tematica – ha avviato un piano strategico basato sulla implementazione di controlli mirati basati sulla sinergica attività di tutte le forze di polizia e delle polizie locali.

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Cronaca

Minaccia la moglie con un’ascia

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Scicli – I militari della Tenenza di Scicli, a seguito di una segnalazione pervenuta al 112, nella quale un uomo riferiva all’operatore di Centrale che avrebbe ucciso la moglie con un’ascia qualora non fossero intervenuti i Carabinieri, hanno tratto in arresto un 59enne sciclitano.

I militari, su disposizione della Centrale Operativa che ha fornito agli operanti il supporto della pattuglia dei colleghi della Stazione di Pozzallo, si sono immediatamente recati nella frazione di Donnalucata, così da accertare la veridicità di tale segnalazione ed eventualmente effettuare l’intervento a tutela dell’incolumità della donna.

L’arrivo dei militari, che hanno trovato la convivente dell’uomo lungo la pubblica via in precarie condizioni di salute e in uno stato di sofferenza psichica, ha scatenato la rabbia dell’uomo che, alla vista degli operanti, visto il suo stato di alterazione psicofisica, è andato in escandescenza e li ha aggrediti.

A seguito della colluttazione, nella quale i militari operanti hanno riportato lesioni giudicate guaribili rispettivamente in 15 e 5 giorni, con non poca fatica l’uomo è stato bloccato. La sua furia è proseguita a bordo dell’autovettura di servizio ma è stata limitata dalla costante vigilanza dei militari intervenuti che hanno anche evitato che l’uomo potesse compiere atti di autolesionismo.

La donna, gravemente scossa dal punto di vista emotivo, è stata soccorsa dal personale sanitario dell’ospedale “Nino Baglieri” di Modica ed ha riportato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni.Informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, l’uomo è stato tratto in arresto per lesioni, minacce, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’arma bianca con cui ha minacciato la convivente è stata sottoposta a sequestro e lui condotto presso la casa circondariale di Ragusa. 

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Cronaca

Lotta al caporalato nel ragusano

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Ragusa – Continuano i controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ragusa, in collaborazione con l’Arma Territoriale, presso le aziende agricole della città e della provincia. L’attività è finalizzata a contrastare lo sfruttamento lavorativo, lotta al caporalato, rispetto delle normative giuslavoristiche e sull’applicazione delle leggi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tra le numerose attività ispettive condotte nel territorio ibleo, sotto la lente d’ingrandimento è finita un’azienda agricola situata nell’agro del Comune di Acate (RG). Durante l’ispezione è stata rilevata la presenza di 12 lavoratori in nero su 12, cioè il 100% della manodopera impiegata. Sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 52.000 euro.

Inoltre, è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto è stata superata la soglia del 10% di lavoratori irregolari presenti sul luogo di lavoro.Il tema dei controlli in ambito lavorativo è particolarmente delicato e rappresenta da oltre un secolo un impegno costante per l’Arma dei Carabinieri, volta a prevenire e reprimere comportamenti che mettono a rischio l’incolumità dei lavoratori. Questo impegno risulta oggi ancora più rilevante, alla luce del crescente numero di morti “bianche” registrate su tutto il territorio nazionale, come spesso ricordato dal Presidente della Repubblica.

I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane, in vista dell’arrivo della stagione estiva, per garantire il pieno rispetto delle norme a tutela del lavoro, degli imprenditori onesti, dei lavoratori e delle loro famiglie. Particolare attenzione sarà rivolta alle condizioni microclimatiche all’interno delle serre, che durante l’estate possono raggiungere temperature estreme, aggravando le condizioni di lavoro degli operai agricoli.

Queste situazioni, se non gestite adeguatamente, possono rappresentare un grave rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, rendendo ancora più urgente e necessario il rispetto delle norme sul benessere nei luoghi di lavoro.

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Cronaca

Arresto dei carabinieri per furto

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Ragusa – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno denunciato per ricettazione due giovani di origini rumene che stavano trasportando materiale risultato essere di provenienza furtiva: un motociclo d’epoca, più svariati materiali e attrezzature utilizzate per l’edilizia.

Nel corso di un servizio di controllo della circolazione stradale nella zona industriale di Ragusa, le gazzelle del Nucleo Operativo e Radiomobile si sono imbattute in un’autovettura che oltre ad avere al suo interno numerosi arnesi edili, aveva assicurata al tetto una moto d’epoca senza targa. Insospettiti dall’autovettura, che si accingeva all’immissione sulla S.P.25, i Carabinieri hanno raggiunto e sottoposto a controllo gli occupanti per procedere a un controllo ed elevare eventualmente le sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada. Durante il controllo emergeva però che i due giovani rumeni, rispettivamente di 19 e 21 anni, erano sprovvisti di documenti e non avevano mai conseguito la patente di guida.

L’atteggiamento e le condizioni dei due hanno subito insospettito i militari che, procedendo ad una perquisizione ed ai necessari accertamenti, constatavano che tutto ciò che veniva trasportato era provento di furto.

Grazie ad alcuni documenti trovati tra gli utensili da lavoro, veniva individuato un magazzino ubicato nella zona industriale e, contattata la proprietaria, si accertava che nel corso della serata erano stati asportati sia i materiali edili che la moto d’epoca. Subito dopo le operazioni di riconoscimento e restituzione della refurtiva alla legittima proprietaria, per i due giovani, è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria iblea per il reato di ricettazione, più un’elevata sanzione per le violazioni amministrative inerenti il Codice della Strada.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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